CAPITOLO 17 : ESERCITO DI SILENTE

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Hermione aveva informato Anna che quel sabato pomeriggio avrebbero fatto un incontro alla Testa di Porco per organizzare un gruppo di difesa contro le arti oscure. Anna accettò di partecipare, voleva riscattare Cedric e il suo dolore. Così quel sabato fu la prima ad arrivare, seguita poi da una ventina di persone tra cui Cho Chang, Lee e i gemelli.
Cho Chang quando vide Anna corse ad abbracciarla senza dire una parola e le tenne la mano per tutto il discorso di Hermione e Harry su Colui-che-non-deve-essere-nominato e la morte di Cedric.
"Io ci sto, tutto per Cedric" disse Anna "Io ti credo Harry e se questo è l'unica maniera per essere pronti, puoi contare su di me".
Harry la ringraziò. Così a fine incontro firmarono tutti una pergamena e uscirono dal locale.

"Anna aspetta" era George. Gli mancava così tanto ma l'aveva fatta soffrire troppo. Solitamente avrebbe perdonato subito ma si sentiva tradita in un certo senso.
Anna non rispose e continuò a camminare, George la raggiunse e le prese il polso. Tirò però immediatamente la mano indietro sentendo il polso così magro della ragazza, non aveva idea di cosa le aveva causato e adesso dopo averla sentita il suo cuore si frantumò in mille pezzi.
La lasciò andare.

"Lydia devi farmi un favore" disse George quando raggiunse Lee, Lydia e Fred.
"Certo dimmi tutto."
Dopo aver organizzato tutto i due si separarono.
Da quel momento in poi Anna trovò ogni mattina ai piedi del suo letto una margherita bianca, di quelle grandi, anche se non era stagione. E la cosa andò avanti per circa due settimane, fino al giorno del primo incontro con il gruppo di difesa contro le arti oscure.

Quando arrivò davanti alla stanza delle necessità, fu l'ultima ad arrivare all'incontro.
"Bene ora che ci siamo tutti iniziamo dagli incantesimi di disarmo". Così iniziò il loro allenamento a coppie.
Anna era soddisfatta dei suoi incantesimi, si era ripromessa di dare il massimo a quegli incontri ma qualche volta si distraeva a causa dello sguardo di George fisso su di lei.

George si avvicinò quando finì l'incontro.
"Ciao"
"Ciao" rispose Anna con tono piatto.
"Come stai?"
"Bene."
"Sei stata brava oggi."
"Grazie."
"Io vado mi ha fatto piacere parlarti dopo tanto" disse con tono dolce il ragazzo. Anna voleva fermarlo.
"George aspetta"
Lui si girò immediatamente.
"Tu come stai?"
"Adesso meglio" rispose guardandola negli occhi e sorridendo.
Anna lo affiancò e uscirono insieme dalla stanza, senza neanche toccarsi ma a George andava più che bene.
George la accompagnò fino all'entrata della sala comune dei Tassorosso.
"Ci vediamo in giro allora"
"Buonanotte George."
"Buonanotte Anna."

Dopo quell'episodio, George aveva fatto di tutto per di incontrarla per i corridoi anche solo per un minuto, cambiava strada, sbagliava aula a posta solo per vederla e Fred, rideva ogni volta che lo faceva, diceva che fosse un pazzo a fare così.

"Ancora non mangia" disse Lydia triste mentre abbracciava Lee. I due stavano ancora insieme e non potevano essere più felici.
"Ci sarà un modo no?" chiese Fred "L'ho vista ed è davvero tanto magra, fa quasi impressione".
"Lo so ma non ne vuole sapere" continuò Lydia.
"Se organizzassimo una cena? Tutti noi insieme intendo" chiese Lee.
"Possiamo provare".
I quattro iniziarono ad organizzare la cena per la sera stessa. Presero coperte, piatti, bicchieri e tutto il cibo possibile e allestirono il campo da Quidditch senza farsi scoprire dalla professoressa Umbridge.

Quando Lydia andò a chiamare Anna si finse preoccupata per qualcosa e la obbligò a correre verso il campo. Quando vide ciò che i suoi amici le aveva preparato si mise a piangere.
George si avvicinò e per la prima volta dopo tanto tempo la abbracciò.
"Non volevamo farti piangere" disse lui.
Fred si avvicinò e la abbracciò pure lui "Adesso sediamoci e mangiamo perché io ho una fame da lupi".
Passarono la cena in tutta tranquillità, ridendo e scherzando come se niente fosse. Quando arrivò l'ora di tornare al castello George si propose per accompagnare Anna al dormitorio dato che Lydia doveva fare il turno di ronda insieme all'altro prefetto Tassorosso.
Arrivati davanti all'entrata Anna fu sincera e schietta con il ragazzo davanti a lei.
"Solo perché stasera abbiamo riso e scherzato non significa che io ti abbia perdonato completamente."
"Dammi l'opportunità di spiegarti, ma non qua. Vieni da me a natale e capirai tutto."
Anna ci pensò su, mancano ancora diverse settimane alle vacanze di natale così gli disse che gli avrebbe fatto sapere da lì a breve, avrebbe detto di sì, subito, ma voleva tenerlo sulle spine.
George non riusciva a togliersi il sorrido dalla faccia, era felice, aveva passato del tempo con la sua Anna in tutta tranquillità e probabilmente avrebbero passato il natale insieme.

Qualcosa però andò storto nei piani della famiglia Weasley che invece di passare le vacanze alla Tana le passarono a Grimmuld Place numero 12 poiché il signor Weasley venne ricoverato all'Ospedale dei maghi a causa di un incidente al Ministero.
Tutti i Weasley partirono qualche giorno prima dell'inizio delle vacanze, Anna però non sapeva come trovarli, e fortunatamente George le mandò una lettera.

Anna,
So che siamo spariti così dal niente, ma ti spiegherò tutto quando arriverai qua. Mamma ha già parlato con il preside, vai da lui alla fine delle lezioni con tutte le tue cose.
A presto, George.

Così si presentò nello studio di Silente e con la metropolvere arrivò in una sala a lei sconosciuta. Ad accoglierla fu proprio Molly, con il suo dolce sorriso e l'aria stanca.
"Cara, da quanto tempo" la abbracciò "I ragazzi sono di sopra. Vai pure"
Anna salì le scale, osservando l'aria tetra della casa immersa nello sporco e nella polvere. Arrivata al piano superiore George la accolse con un sorriso seguito da Fred che la abbracciò forte.
"Cos'è questo posto?"
"Il quartier generale dell'Ordine della Fenice. Ho chiesto a mamma il permesso di raccontarti tutto, o meglio, quello che sappiamo. Non vogliono raccontarci granché." rispose Fred
"è un gruppo di persone che cerca di combattere contro Tu-Sai-Chi e questa è la nostra base. È la casa della famiglia Black"
"Black? Quella famiglia Black?"
"Oh, sì... beh, c'è un particolare, non spaventarti. È di Sirius Black questa casa, è un amico di Silente ma stai tranquilla, non è come tutti dicono" la tranquillizzò George.
Anna rimase un po' sconvolta ma fece finta di niente.
"Vado giù" inventò Fred per lasciare i due da soli.
"Questo è il motivo per cui non ti ho scritto quest'estate. Il Ministero crede che Silente stia confabulando qualcosa contro di loro e quelli dell'Ordine hanno paura che le nostre lettere vengano lette. Mi dispiace così tanto, davvero."
Anna gli sorrise, le sembrava davvero dispiaciuto e sincero, così lo perdonò stringendolo a sé più forte che mai.
"Mi sei mancato".

Questione di scelte - George WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora