Cap8 : gli amici e davide..

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Nuova settimana nuove avventure , domani è la giornata dello studente ! Un'intera giornata dedicata a noi ci voleva proprio. Mi svegliai dopo una bella dormita, indossai la divisa, ormai la mia seconda pelle, e scesi con le ragazze per il primo posto della giornata nonché il mio preferito : la colazione. Oggi stranamente eravamo tutti allegri e io avevo una voglia matta di vedere Davide il quale non sembrò ricambiare , era confuso , mi guardava come se non stesse capendo che cosa volessi da lui e in effetti aveva anche ragione ... prima mi avvicino a lui poi mi allontano  e poi di nuovo mi avvicino, forse è meglio parlargli per fargli capire che non sto giocando con lui. Dovetti aspettare due ore di matematica e una di storia prima di potergli parlare , ore durante le quali decisi di scrivergli un bigliettino. Mentre eravamo in fila per prendere il panino mi misi dietro a Davide, gli presi la mano, gli lasciai il bigliettino che avevo scritto precedentemente e tornai dalle ragazze . Dall'agitazione non smettevo di far ballare il piede sinistro su e giù , volevo una risposta possibilmente positiva ma non arrivò o almeno non prima della fine della ricreazione. Pensai di aspettare il termine delle lezioni così mi misi sul mio banco a fianco a Giordano a giocare a "caccia di errori" mentre il prof Maggi interrogava. Finita l'interrogazione di prezioso A. conclusasi con un discreto 6+ il prof decise di distributore a tutti i ragazzi un cioccolatino,uno di quelli con un messaggio dentro, e di scegliere una ragazza a cui darlo per poi leggere il messaggio ad alta voce . Inaspettatamente uno dei due gemelli tamarri , definiti così da esa, diete il suo cioccolatino a linda e lei tutta rossa lèsse il bigliettino il quale citava " ognuno è artefice del proprio destino , Faber est suae quisque fortunae" e il prof chiese a me il senso della frase ovvero che il proprio futuro lo si costruisce da soli e le scelte che si fanno influenzeranno il divenire per cui se una persona vuole diventare qualcuno deve impegnarsi perché la strada la costruisce piano piano e ogni pezzo è importante. Dopo la mia esauriente spiegazione Davide prese un cioccolatino ma prima di darlo a qualcuna lèsse il bigliettino e decise di sostituirlo con un altro(chissà perché). Fece lo stesso gesto di leggere il messaggio custodito all'interno e questa volta soddisfatto si sedette e conservo il cioccolatino ... speravo lo regalasse a me ma evidentemente non fu così . Ci rimasi malissimo e confessai tale delusione a Luna , l'unica che sapeva della  "relazione" tra me e Davide la quale rimase scioccata da tale gesto. Finita la lezione andai in bagno a sciacquarmi il viso e poi subito decisi di andare da Giordano per studiare. Grazie a lui non pensai a Davide per un po' , due ore di studio con tanto di interrogazione ti fanno passare qualsiasi pensiero. Terminata la giornata di studio confessai a Giordano quello che avevo fatto ovvero la storia del bigliettino e lui sconvolto dal fatto che Davide non mi avesse detto nulla mi consolò dicendomi che gli avrebbe parlato. Lasciai la stanza dei ragazzi , nella quale Davide non si fece vedere, per andare nella camerata femminile a distrarmi un po' con le chiacchiere delle mie compagne . Alcune ragazze non c'erano e così chiesi dove fossero e la risposta è stata "in cortile" , ma cosa ci facevano in cortile ? decisi di scendere e andare a vedere ma mi ritirai quando vidi davide . non ero sicura che lui mi avesse visto ma anche se fosse il suo comportamento era inaccettabile a prescindere , come fai a non parlare alla ragazzi che ti piace dopo quello che ti ha scritto nella lettera?! Per me non è facile aprirmi e lui lo sa benissimo e allora perché fa così , e il cioccolatino? un altro interrogativo...
Durante la giornata è impossibile stare da soli e per una come me che ha bisogno di almeno 5 minuti di pausa dagli altri la sera è il momento migliore . Aspettai la buonissima (scherzo) cena per poi andare in camerata e sedermi qualche minuto sul mio letto a pensare . Passarono circa due tre minuti quando improvvisamente Davide si palesò davanti ai miei occhi , e adesso cosa voleva dirmi? che era tutto uno scherzo o che voleva
un'amica in più ? si avvicinò  e si sedette a fianco a me , eravamo a due centimetri d distanza e io sentivo il suo cuore battere forte o forse era il mio ma fa niente volevo solo sentire cosa aveva da dirmi e finalmente aprì la bocca e uscirono le prima parole .

Il collegio: vavalà sei mioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora