Capitolo 17

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È difficile capire quando è il momento di fermarsi, a Megan succedeva, e anche troppe volte. Lei era così, pensava a mille cose insieme e non riusciva a controllarsi. Non parliamo poi dei momenti in cui si trovava a casa da sola dopo il lavoro, era sempre peggio, mentre mangiava o rispondeva ai messaggi si fermava a guardare la parete e non smetteva più. Nicole odiava quel suo aspetto, perché sottraeva l'attenzione al mondo reale per occuparsi di quello che c'era nella sua testa. Quella mattina era stato così, si era alzata dal letto e aveva iniziato a sentire qualcosa che le mancava, dopo qualche minuto aveva capito che era Nicole.

Si era quindi alzata e era andata verso la cucina dove la sua amica stava tirando fuori qualcosa dal frigo

"Ehi" sussurrò

L'altra si girò, posò sul piano della cucina ciò che aveva appena estratto dal figo e si era posta sull'attenti

"Ciao" le rispose, poi deglutì

"Senti, pensavo che la discussione dell'altra sera non sia stata poi così importante. Volevo chiederti scusa. Io e gli altri sappiamo quanto ti impegni per cercare di accettare questa situazione e dare una mano. Lo apprezziamo davvero, e so che non ti meriti tutto questo. O almeno, non ci meritiamo tutto questo" si fermò, Nicole aveva gli occhi lucidi e sembrava quasi sul punto di piangere.

"Grazie" si asciugò una lacrima con il dorso del naso. Era felice per le scuse della sua amica, ma ancora una volta, nelle sue parole aveva sentito un tono diverso. Fino a qualche mese fa, le avrebbe parlato in un altro modo ed era quello che desiderava, ma visto come andavano le cose capì che sarebbe costata tanta fatica per tornare a ciò che avevano avuto da tanti anni. Megan la raggiunse dietro il bancone e la strinse in un abbraccio "mi dispiace un sacco, per tutto".

Nicole si lasciò stringere teneramente tra quelle braccia famigliari e le sorrise, avrebbe ricordato quel momento ancora una volta. Megan sciolse l'abbraccio "credo di dover andare ora"

"Dove?"

"Devo andare a caccia siccome Markus resterà qui"

"Ah, quindi hai fatto progressi"

"Dobbiamo sopravvivere"

"Come sono stati gli allenamenti?"

"Per fortuna mi ha seguito Deanna, spero di essere brava come lei un giorno". Dave la chiamò con un fischio e Megan scappò via "devo andare ora".

Quando si annoiava Nicole diventava terribilmente triste, così sin da bambina si era inventata dei piccoli trucchetti per cercare di ingannare la propria mente. Uno di questi era osservare un oggetto e cercare qualcosa di interessante ogni volta che lo si guardava.

"Vedo che ti piace molto quella collina" esclamò Markus sul divano.

Nicole si girò un tantino imbarazzata "mi piace la natura"

"Cos'ha di speciale? La guardi tutti i giorni e ogni volta è come se la vedessi per la prima volta"

"Questione di abitudine. Quando ero piccola mia madre era al lavoro per la maggior parte del tempo, così mi mettevo a osservare qualsiasi cosa mentre l'aspettavo"

"Wow"

"Che Cosa?"

"Beh, siamo sempre abituati a vedere le cose, non osservarle"

"Devi avere pazienza, e poi riesci a vedere tutto"

Lui annuì "sei molto intelligente, cosa facevi prima?"

"Lavoravo, studiavo...un po' di tutto, diciamo che non mi annoiavo"

"Sicuramente, avevi qualcuno, sai per passare il tempo?"

Apocalisse zombie- L'ombra dietro di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora