𝘔𝘐 𝘝𝘌𝘋𝘐 ? || Soonhoon

Capitolo 5

-Perché è nudo?!
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Finito il turno mi cambiai velocemente, erano le undici e mezza passate e io ero esausto, non vedevo l'ora di tornare a casa e dormire.

Con passo svelto mi diressi alla fermata del pullman, dalla tasca posteriore dei pantaloni tirai fuori il pacchetto di sigarette e l'accendino, me ne portai una alla bocca e l'accesi, aspirando a pieni polmoni, il sapore della nicotina si posò in bocca e io mi sentì subito meglio, buttai fuori.

-Ci voleva proprio- mi massaggiai le tempie doloranti. Pensai al biglietto di Mingyu e mi sorpresi di non vederlo in giro, sa essere molto insistente certe volte; chissà come abbiamo fatto a stare insieme per tanto tempo. Dopo poco buttai il mozzicone in un cestino lì vicino e vidi l'autobus arrivare, buttai fuori l'ultima boccata e salì, timbrai il settimanale e presi posto, il mezzo nonostante l'ora era pieno di gente che come me tornava da lavoro, una volta seduto chiusi gli occhi, ci sarebbe voluto un po' prima della mia fermata così decisi di dormire un pochino.

-Tu portalo di sopra io penso a pulire sto schifo per ora- 

Mi ritrovai davanti un Hotel dall'aria costosa, mi guardai intono. Ma io quel ragazzo lo conosco...credo. Dietro di me un ragazzo prese di peso questo poveretto, di sicuro sarà ubriaco marcio, senza volere li seguì.

-Voglio togliere i pantaloni Vernon-ah-

Guardai altrove, la mia gote si tinse di rosso senza volere. Ma che dice?

Entrarono dentro una suite. Entrai anche io, una volta dentro iniziai a farmi un giro per tutto l'appartamento, era veramente immenso da non finire più. Sentì la voce dei due ragazzi di prima parlare così mi avvicinai senza farmi vedere.

-Almeno non fa storie come l'ultima volta-

Disteso sul letto c'era lo stesso ragazzo ubriaco completamente nudo davanti a tutti.

-Perché è nudo?!- Quasi urlai ma nessuno mi sentì tranne il ragazzo disteso che mi guardò per un istante prima di buttare la testa sul comodo materasso. Iniziò a ridacchiare.

-Che schifo, vado a mettere in lavatrice sta roba- se ne uscì uno dei due, l'altro lo pulì con delle salviette e lo cambiò subito per evitare imbarazzi.

-Questo vale un extra nella paga- disse a bassa voce il ragazzo che poco fa se lo era caricato sulle spalle senza pensarci due volte. L'altro aveva messo a lavare i vestiti di tutti. Mi avvicinai al ragazzo disteso e mi presi un minuto buono per osservarlo meglio, aveva le guance e il naso completamente rosse e un sorriso stampato in volto mentre dormiva, era dolce.

-Devi scendere ora- disse con gli occhi chiusi, non capì subito finché non sentì il clacson del pullman suonare e mi svegliai di soprassalto. Mi guardai rapidamente intorno e prenotai la prossima fermata dato che sarebbe stata la mia.

-Devo essermi addormentato- mi dissi da solo.  Scesi dall'autobus e mi avviai verso casa mia con passo veloce. Girato l'angolo e aperto il cancello mi si presentò uno scenario che non avrei voluto vedere, eppure era reale.

-Cosa ci fai fuori da casa mia?-
-Non mi hai chiamato-
-Avrei dovuto?- Lo superai, prendendo dalla tasca dei pantaloni il telefono.

-Hai cambiato codice alla porta- notò, non gli risposi e continuai a salire le scale, senza farmi vedere lo inserì e aprì la porta velocemente entrando e chiudendomi la porta alle spalle lasciandolo fuori. Bussò, io iniziai a spogliarmi e andai in bagno per lavarmi.