Capitolo 1

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-Steve basta lanciare pancakes sul soffitto, non è così che si fanno! -

-Ragazzi smettetela o si sveglierà. -

-Mamma come si fa questa cosa? -

-Per l'amor del cielo Thor non devi appenderlo così in alto! -

Sento delle voci dalla cucina della Stark Tower, devono essere Steve... Nat... Thor... Papà... Zia Ginny... Mamma... E... Ah si e Chase.
-Giorno. Che cosa state facendo? - davanti a me ci sono la Vedova Nera che ferma Capitan America dal lanciare un altro pancake sul soffitto, Thor e mio papà appesi a dei festoni, mio fratello che sta cercando di fare qualcosa con la spatola, Bruce in laboratorio che finisce di creare un altro aggeggio  e infine mamma e zia Ginny che cercano di gestire tutto questo.
Sembra che non mi abbiano mai vista la mattina... Certo sono bruttina, con i miei capelli bruni scompigliati, le occhiaie lunghe fino al pavimento e il pigiama squalcito.
Sono giunta ad una conclusione.
Io non ci dormo nel mio letto: ci faccio gli incontri di boxe tra sonnambuli.

-Joy! - mio padre scende dalla scala e viene verso di me,
- Come mai già sveglia? -
Mi abbraccia con le sue braccia possenti che mi fanno sentire piccola piccola,
- La vera domanda è che ci fate voi svegli a quest'ora! E poi lo sapete che sono mattiniera.-
Thor si gira rimanendo appeso al festone che stava attaccando,
- Ma che vai dicendo! Non capiterà mai più che tu compia 12 anni e volevamo farti una festa a sorpresa! - dice con la sua possente voce tuonante.
-THOR!- i vendicatori sembrano furiosi contro il Dio e in cucina si crea una tensione palpabile che viene interrotta da una mia risata.
Credo che se oggi non fosse il mio compleanno mi avrebbero già ucciso.
-Vado a farmi una doccia, così vi do il tempo di finire la vostra sorpresa.-

L'acqua calda che mi scorre sul corpo mi fa rilassare e per poco non mi riaddormento appena esco dal box doccia, per poco perché poi quel decelebrato di Chase Stark entra in bagno e mi trascina fuori.
-Eh dai su! - mi tiene per un braccio trascinandomi in sala.
-Ironboy rallenta mi stai staccando un braccio! - tira il mio arto superiore con una forza sovrumana; - No no! C'è un regalo speciale per te! Anzi due... Credo, sì proprio due!-.
Incredibile.
17 anni e si comporta come un ragazzino di 10.

Varco la soglia del salone ed eccola lì...
Un'armatura blu con delle rifiniture in oro... Stento a crederci,
-Oh mio dio quella è, cioè è proprio-
Mio padre mi guarda divertito
-A parole tue- prendo un respiro e lo dico
-Ho un armatura tutta mia!?- entro in sala quasi volando dalla gioia e mi avvicino all'armatura, ma Pepper Potts si pone tra me e quel miracolo di ingegneria.
-La userai unicamente in casi di estrema necessità- dice guardandomi con quegli occhi azzurri ghiaccio che a volte mi fanno accapponare la pelle.
-Solo in casi di estrema necessità- ripeto a pappagallo per far intendere che avevo capito, - Avanti aprila- Bruca mi incoraggia e do due colpetti leggeri sul punto luminoso al centro del petto.
Tutti mi guardano eccitati, i loro occhi sembra che seguano una partita di tennis, dall'armatura a me, da me all'armatura.
Finalmente il mio regalo si apre ma dentro non è vuoto.
-Sorpresa! - Peter Parker salta fuori come se nulla fosse e perdo anni di vita.
-Pete!- lo abbraccio con una forza indescrivibile,-Che ci fai qui? Dov'è zia May? - l'ascensore si apre rivelando la zia del mio amico, - Buongiorno mi hanno detto che qui c'è una ragazzina che compie gli anni.- mi viene in contro e io abbraccio anche lei.
-Casa nostra... È stata distrutta da Loki...quindi vivremo qui per un po'. - i miei occhi si spalancano e dalla mia bocca esce un suono acuto: -Ma è bellissimo! No aspetta mi sono espressa male-
-sono contento anche ioJoy-
Scatta l'allarme e mio padre si rivolge a me e Peter: -Robottina non hai un nuovo videogioco da fare vedere a Peter? - corriamo in camera mia e accendo la console.

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