"Siamo arrivati signorina" Le comunicò l'autista della Bentley, scendendo e aprendole la portiera davanti al commissariato.
Angie legò i capelli, lasciò la giacca di Louis nell'auto, poi scese, per raggiungere l'edificio che aveva visitato soltanto un paio di volte, non di certo di sera.
Salire le scale dell'edificio come avvocato difensore era una nuova esperienza, che la rendeva fin troppo nervosa, ma doveva mantenere la calma, doveva dimostrare di sapere cosa stava facendo.Vagò qualche minuto prima di trovare anima viva. Era venerdì sera, d'accordo, ma Angie si chiese se non fosse nel posto sbagliato, prima di sentire un tintinnio di metallo e, con il cuore in gola, voltarsi per trovare un agente, lo stesso che aveva arrestato Louis.
"Questo non è orario di visite signorina, se vuole vedere Tomlinson le consiglio di tornare domani" Le ordinò, il tono rude a tradire la cortesia delle parole. Angie non parlò, piuttosto lo seguì fino a quando l'agente non si voltò per rimproverarla ancora, interrotto dalla voce sicura della ragazza.
"Non è una questione di orari di visita agente Morris, sono qui per parlare con il mio cliente, il signor Tomlinson" Lo rimproverò Angie, notando il volto dell'ufficiale trasformarsi da stupito a scettico, ma quasi divertito.
"Signorina, posso capire che è dedita al suo lavoro e Tomlinson ha pagato per il suoi servizi, ma deve comprendere che il ragazzo è stato arrestato e..."
"Mi sta prendendo per una squillo agente?" Domandò Angie allibita, offesa e punta nell'orgoglio. Il poliziotto fu preso in contropiede dalla domanda, non rispondendo alla prima possibilità, indignando Angie ancora di più: prese il porta carte dalla borsetta che aveva con sé, mostrando all'uomo la tessera su cui era attestata l'iscrizione all'albo degli avvocati, avvenuta poco più di due mesi prima. Morris spostò lo sguardo dal volto di Angie alla tessera, allungando gli occhi per capire cosa fosse, poi li spalancò, indietreggiando e quasi cadendo per l'imbarazzo della situazione."E ora vorrei vedere il mio cliente, se non le dispiace, da sola" Pretese Angie, senza battere ciglio.
"Ma certo avvocato, da questa parte, chiedo scusa per il fraintendimento, sono desolato. Spero capisca sa, abbiamo davvero avuto episodi simili e sa, è venerdì e l'avevo notata al fianco di Tomlinson e..." Blaterò l'agente, finché non le aprì la porta di una stanza blindata, per poi lasciar entrare Angie e lasciare che lei la richiudesse dietro di sé.
"Spiegami come ha fatto la babysitter ad entrare" Risuonò la voce canzonatoria di Louis non appena si accorse di chi fosse il suo ospite.
"Spiegami com'è che per aver difeso una ragazza sei finito in gattabuia, mentre del tuo grande amico non c'è traccia" Ribatté Angie, ancora scocciata per lo scambio con l'agente.
"Hey hey, non c'è bisogno di tirare fuori gli artigli. Non vale, ho chiesto prima io, è scortese rispondere a una domanda con un'altra domanda" Era incredibile, Louis: dopo essere stato arrestato e con la prospettiva di passare la notte e chissà quanto altro tempo in carcere, aveva ancora così tanta voglia di prenderla in giro."Tu rispondi a me, come ho fatto ad entrare lo scoprirai presto"
"Mmh sei una ladra provetta magari? Hai fatto un corso di fuga da sedi di polizia? Mi eccita una ragazza sprezzante del pericolo - Scherzò ancora Louis, prima che Angie riprendesse la via della porta - aspetta dai era solo per sdrammatizzare. Non è la prima volta che faccio un giretto nelle auto della polizia, e il nuovo commissario a quanto pare non mi ha preso in simpatia"
La spiegazione di Louis, seppure piuttosto sbrigativa, comprendeva i punti salienti della storia, Angie lo sapeva bene, era tutto nel fascicolo.
"E il maniaco?"
"Ci hanno divisi, non volevano che gli spaccassi la faccia, per qualche motivo" Replicò Louis facendo spallucce, come non capisse il motivo di tante precauzioni. Angie si avvicinò nuovamente alla porta, bussando tre volte, in attesa che l'agente le aprisse."Torno tra poco, magari riesco a rimediarti qualcosa di caldo"
"Aspetta, non hai ancora risposto alla mia domanda, che razza di persona sei, che quando ha le informazioni che vuole se ne va?" Le domandò Louis, alzandosi per raggiungerla e toccarle una spalla.
Angie voltò appena il viso, in modo da poterlo guardare negli occhi, poi lapidaria pronunciò la frase che lasciò Louis a bocca aperta ed occhi spalancati.
"Sono il tuo avvocato, Louis"
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Trouble - Louis Tomlinson
FanfictionTutti, nell'area aristocratica di Londra conoscono i Tomlinson. Conoscono il prestigio e la ricchezza di questa famiglia, sanno che le proprietà di East London hanno tutte la stessa firma. Tutti a Londra conoscono l'erede ribelle, la pecora nera di...