Capitolo 17

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Pov's Marta

Io: ma-
D: era tutto già organizzato
E: sorpresina
Io: vi voglio bene, troppo!
E; dai adesso mangiamo
Andiamo a tavola e cominciamo a mangiare
D: allora Martuz, come va qui?
Abbasso la testa.
E: amo?
Io: non molto bene
Mi vengono gli occhi lucidi.
D: vuoi raccontarci?
Faccio segni di si con la testa.
Io: allora...
Racconto tutto e loro rimangono paralizzati.
D: Valerio...
Dice appena finisco di parlare.
Io: cosa?
Dico alzando la testa.
D: non penso sia lui, ma come fa di cognome?
Io: Mazzei
D: io lo uccido quel bastardo!
Di alza dalla sedia sbattendo le mani sul tavolo.
E: invece tu non uccisi proprio nessuno
Suonano al campanello.
Io: vado io
Mi alzo e vado verso la porta, appena apro mi ritrovo davanti le ultime tre persone che volevo vedere.
R: ehm ciao Marta
Io: che cosa ci fate qui?
V: volevamo parlare
Io: abbiamo già parlato abbastanza l'altra volta
E: noi vogliamo solo aiutarti
Io: aiutarmi?! AIUTARMI?! Aiutarmi in cosa?!
R: beh sappiamo che i tuoi amici sono partiti e volevamo riallacciare i rapporti
Io: potevate farlo prima
V: Marta dai
Io: dai un cazzo Valerio! Sei l'ultimo a dover parlare qua
E: amo che succede?
Mi giro e vedo Eli.
Io: niente tranqui, non far venire Di-
D: che succ-
Dice sbucando dalla cucina ma appena vede Valerio si fionda verso di noi.
D: stalle lontano
V/e/r: Diego?!
Io: è mio fratello, mi divenuto a prendere oggi a scuola non l'avete visto?
V: no, stavamo ancora dentro mi sa
D: bene che volete?
V: volevamo solo parlare
Io: è troppo tardi
Dico per poi chiudere la porta.
...
È sera e Staino tutti seduti sul divano.
D: Marta...
Io: mh?
Dico guardandolo.
D: tra due giorni dobbiamo ripartire
Io: cosa?!
E: dobbiamo tornare al college
Io: ma perché mi abbandonare tutti
D: no piccola
Mi abbraccia forte.

...

Ebbene sì, anche loro sono ripartiti ed io sono di nuovo da sola. Adesso sto a scuola sui gradini e i miei pensieri vengono interrotti da una voce che mi chiama.
V: Marta
Io: che vuoi?
Dico vedendo che è Valerio.
V: possiamo parlare un attimo?
Suona la campanella.
Io: devo entrare
Dico prendendo il mio zaino ed entrando subito a scuola.

Pov's Marta

Ormai sono passati giorni da quando Eli e Diego se ne sono andati, adesso io sto andando verso scuola e sta letteralmente piovendo a dirotto quindi sono grafica anche se ho l'ombrello, bene. Appena arrivo mi metto appoggiata al muro vicino all'entrata dove è riparato. Ad un certo punto alzo lo sguardo dal telefono e intravedo un figura in nero entrare a scuola. Tutti si azzittiscono appena si avvicina di più vedo che tiene una pistola attaccata alla cintura. Arriva vicino all'entrata, e mentre se ne va dentro gira lo sguardo verso di me e rimango paralizzata quando vedo bene i suoi occhi. Non può, essere, è impossibile, mi starò sicuramente sbagliando. Ma io conosco quello sguardo, io conosco quegli occhi. Lo sguardo di chi ha ucciso i mei genitori. Possibile che sia lui? Quindi è scappato alla polizia. Ma no, mi starò sbagliando, è impossibile, e poi perché dovrebbe venire qua, pure coincidenze? Non può essere.
R: Marta!
Vedo Ros venirmi incontro con Edo e Vale.
Io: che volete?
E: stai bene?
Io: si perché?
R: beh quello che è appena successo non è da tutti i giorni
Perosa un battito, comincio a tremare.
Io: e se fosse veramente lui?
E: chi?
Io: quello che ha ucciso i mei genitori
R: Marta ma che dici?
Io: si sono sicura, è lui! I-io riconosco quello sguardo.
R: Marta calmati
Io: come faccio a calmarmi!? I-io...ho paura...
Dico guardandola negli occhi e lei di scatto mia braccia rassicurandomi.
Io: scusami per tutto
R: sono io a dovermi scusare, ti voglio bene
Io: anch'io
Dico e questa volta sono io ad abbracciarla(cringe)
E: Marta
Io: tranquillo
Mi abbraccia.
Intanto Valerio non aveva detto una parola.
V: io vado
Dice girandosi e scendendo le scale.
R: Valerio aspetta
E: Bro fermo
Io rimango lì. Vedo che il tizio esce dalla scuola. Si gira vero di me venendomi in contro.
Comincio a tremare.indietreggio fino al muro e lui si mette davanti a me. Prende la pistola e spara un colpo in aria. Io chiudo gli occhi per la paura e in un attimo mi divengono in mente tutti i momenti di quel giorno, quando i mei genitori sono stati uccisi.
Punta la pistola verso di me...

Hei guardami, io sono qui e non ti lascerò mai sola//valartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora