Capitolo 18

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Pov's Marta

Punta la pistola verso di me.
Io chiudo gli occhi dalla paura.
V: aoooo
Sento dire prima che riapra gli occhi e vedo il tizio buttato a terra da un pugno. Mi giro verso di lui, Valerio, che viene verso di me.
V: stai bene?
Io: s-si
V: vieni
Mi prende per mano, lui è completamente bagnato ma non gliene importa niente e sinceramente adesso mia ti vagando anch'io ma vabbè. Vedo l'uomo incappucciato rialzarsi così mi metto davanti a Vale abbracciandolo, non voglio che succede qualcosa. Sento che ricarica la pistola e all'improvviso, tutto per me succede a rallentatore. Vale mi prende in braccio e mi sposta mettendosi davanti a me, io mi giro subito verso di lui mentre cade per terra preso in pieno fianco dal proiettile. Mi butto vicino a lui cominciando a piangere.
Io: no Vale, no, no, no
Lui mi sorride. Qualcuno avrà chiamato la polizia perché dopo essersi sentite le sirene delle macchine i poliziotti scendono dalle macchina prendo l'uomo che ha appena sparato prima che possa caricare un altro colpo.
Io nel frattempo mi tolgo la felpa stringendola alla vita di Vale.
Io: Vale, Rimani sveglio, per favore
Sento prendermi la mano e di scatto mi giro incastrando i mei occhi con i suoi, anche se c'è un casino, tra pioggia, ragazzi e tutto riesco a concentrarmi solo su di lui.
V: calma, tranquilla
Io: come faccio a stare tranquilla?! Spiegamelo?!
V: tu n-non ti devi preoccupare per me
Io: si invece
V: Marta
Io: i-io-
Mi blocca.
V: Marta ascoltami
Annuisco.
V: Marta io ti amo
Mi blocco, sto morendo di felicità, anche se non dovrei, calma Marta, calma, adesso ti devi concentrare sulla sua ferita...non ci riesco.
Ritorno alla realtà.
Io: anch'io ti amo Vale
Lui si avvicina con fatica al mio viso ed io faccio lo stesso con il suo, mi pende da dietro la testa accarezzandomi i capelli con una mano e succede un'altra volta, le sue soffici labbra toccano le mie dando inizio ad un bacio lento, voluto da tutti e due.
Ci stacchiamo e lui mi guarda sorridendo.
Io: Vale, Vale, Rimani sveglio
Gli tengo la testa, la sua mano cade a terra e i suoi occhi si chiudono.
Io: no, no Vale, no
Mi metto a urlare il suo nome invano.
Qualcuno avrà chiamato l'ambulanza perché arriva ed Edo mi stacca da Vale.

...

Dio all'ospedale ed io sono completamente fradicia ma non ne ne frega niente, neanche del freddo, voglio solo vederlo. Come gli altri d'altronde. Edo sta malissimo, anche se non lo vuole fare vedere capisco, è il suo migliore amico.

Appena esce un dottore dalla stanza ci dice le condizioni di Vale e non sono delle migliori.
D: per adesso il ragazzo l'abbiamo addormentato, dovremmo fare un intervento ma non vi prometto niente, neanche di un risveglio, mi dispiace
Dice per poi andarsene con un espressione dispiaciuta in volto. Ma io neanche ci do peso che le mie gambe cedono, non è possibile.
Io: no, non è vero
E: Marta calma
Dice Edo venendomi in contro. Io mi giro così che lo possa guardare in faccia.
E: si risveglierà, ne sono sicuro, è o non è il nostro Vale
Dice sorridendo.
Io di tutta risposta annuisco sorridendo.

*Un mese dopo*

Pov's Marta

Finalmente il suono della campanella, non ce la facevo più. Questo mese non va per niente bene, Vale non si è ancora svegliato, già, io sto malissimo, gli altri cercano di non farlo a vedere ma in fondo abbiamo tutti paura. Ed eccomi, davanti a loro.
Io: Hey ragazzi
R: ciao amo
Sorrido.
Io: Edo...
Mi guarda preoccupato avendo sentito il mio tono di voce abbastanza cupo.
Io: hai presente che un mese fa mi hai detto che Vale si sarebbe risvegliato?
E: si
Io: ecco, credo che non è più così, sto perdendo le speranze
E: e invece non devi, Vale è forte e riuscirà a passarla
Io: si ma l'intervento non è servito
R: invece si, adesso sta molto meglio
Sospiro.
Io: se lo dite voi

Pov's Marta

Ed eccomi, un altro giorno di scuola, manca un'ora e finalmente finirà.

Appena suona mi alzo subito uscendo dalla classe. Accendo il telefono e guardo vari notifiche finché ne vedo una molto inaspettata.
"@valerio.mazzei ha aggiunto qualcosa alla sua storia dopo tanto tempo", chissà ce l'avrà messo Edo, forse ha accesso al suo account, non faccio in tempo ad aprirla che arrivo al mio gruppo.

Comunque Diego ed Eli quando gli ho raccontato tutti sono scesi giù per poi ripartire dopo una settimana.
Tralasciando queste cose.
Io: chi ha messo una storia sull'account di Vale
Alzo lo sguardo e tutti sorridono. Vabbè. Apro la notifica e appena vedo la storia un sorriso a trentadue denti si fa spazio sul mio volto. C'è una foto di una mano con una fascia intorno che copre un tubicino e una scritta "ti aspetto".
Io: l-lui è, s-sveglio
R: fai andiamo
Annuisco sorridendo e ci dirigiamo subito verso l'ospedale.

Appena arriviamo comincio a correre verso la sua stanza, anche se non si potrebbe ma ok.
Arrivo e mi fermo davanti alla porta.
Ce la puoi fare Marta, dai. Faccio un lungo respiro mettendo la mano sulla maniglia gelata e un brivido mi percorre la schiena.
La aprile mi giro verso il letto dove vedo Valerio seduto. Gli corro incontro e lo abbracciò delicatamente per non fargli male mentre lui mi stringe a se.
Io: n-non è possibile
V: hei, hei, tranquilla
Io: t-ty, sei sveglio
V: si eccomi qua
Sorride, quel maledetto sorriso.
Io: non lo fare mai più
V: se non servirà
Dice in una piccola risata
Io: mi hai fatta preoccupare
V: no cucciola
Io: mi sei mancato
Dico affondando la testa nel suo petto, ovviamente non dove c'è la ferita. Lui me lo alza.
Non c'è bisogno di dire che le lacrime sono sempre di più.
V: hei, hei tranquilla amore
Amore, mi ha chiamata amore, sto morendo dalla felicità.
Io: ho avuto paura di non rivederti mai più.
V: ehi guardami, io sono qui e non ti lascerò mai sola
Mi fiondo sulle sue labbra, cominciando un bacio lungo ed intenso.
V: ti amo
Io: anch'io ti amo
Dico tra le lacrime.

Fine

Hei guardami, io sono qui e non ti lascerò mai sola//valartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora