klalolsl

13 1 0
                                    

"Senza titolo" ciò che fa parte della nostra scialuppa di salvataggio. Una barchetta stracolma di secchi pieni d'acqua e di ricordi, che cercano di superare un altro oceano, un altro grande fulmine d'acqua elettrico che affonda ogni bocca. E sul fondo dell'oceano riposano solo spie di bollicine d'aria velenosa e spenta, carcasse di vertebrati e invertebrati smembrate e inanimate, con gli occhi bianchi striscianti sulla sabbia nera.

Così mi sento io, effimera coscienza. Ho fatto di tutto per non abbandonarmi alla deriva del mio fondo, del mio mondo sottomarino ma è troppo tardi e la forza della corrente è opprimente, soffocante. 

Non è una sensazione bandita dal corpo, come quella del collo spezzato o dei polmoni pieni d'acqua o dei polsi spezzati, tagliati. E' una sensazione- non sensazione, qualcosa di più forte e mostruosa di un dolore fisico, inconscio e psicofisico. Ha prelevato tutte le mie bollicine d'aria dentro gli organi, rimaste intatte, protette dalle unghia, dai capelli, dai tessuti ancora in vita e circoscritti al mio gregge di carne.

Gregge che si rincorre come serpi dentro al vento, spente e iraconde, interessate solo a ricercare una vittima per il loro battesimo di sangue.

Non avevo più un corpo. Non avevo più una bocca, una mascella, una mandibola, per poter mangiare, persino i denti erano scomparsi sotto accumuli di muscoli. Le braccia comandavano da sole, un busto troppo stretto e mal nutrito per coesistere su di un terreno fatto di passi altrui: poiché i miei piedi, non marciavano più. Le gambe non tremavano sotto scossoni di assestamento della mia testa. Mi sentivo per certo rinvigorita, respinta.


"E tu, come farai quando le stelle si spegneranno?"

Le stelle sono spente da un pezzo. Prima che tu venissi al mondo. Quella lampadine di luce bianca, piazzate in cielo erano solo satelliti. Il nostro cielo è vuoto da anni, ormai, da decenni.

"Come hai fatto a sopravvivere senza le stelle? "

Non servono a niente, ciò che serve al mondo, al cielo è un pò di pace. Cosa riesci a vedere in questo mondo, oltre a noi due?

"Non riesco a vedere più niente, il mio mondo si è chiuso. "

Io, continuo a vedere le strade vuote,  rumori storditi che piombano su una neve di silenzio finta. Niente ipocrisia, nessun sorriso, nessuno sguardo sfranto. Niente corpi in strada, niente scarpe inadatte, niente abbracci smielati. Nessuno più si innamora, nessuno si prende cura della propria coscienza. Questo è  il caos. Nessuno in strada, ma tutti dentro un negozio di alimentari, a riempirsi l'ego con il carrello più pesante. Nessuno in strada che conteggia le ferite, ma tutti in casa a costruire muri di cartone dentro la propria testa.

Non ci sono più profumi, passioni. Il mondo è fermo.

" Ascolto i miei battiti per tenere il tempo. Per sentirmi fissato dentro il caos. "

Guarda i nostri occhi, guarda il nostro caos. Osservalo e stringiti le braccia che, domani diverrà più aspro e pungente. Ti porterà via il respiro e smetterai di mangiare, ma continuerai a nutrire il tuo ardore di niente come se non avessi altri obiettivi. E farai parte di questo mondo o, almeno, di questa fine.



Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 13, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

SpaghettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora