Erano le 7:30 e ancora russavo come un ghiro. Non amo svegliarmi presto la mattina.
Fortuna che mia mamma l'ha capito: ogni giorno posso godere di un sonno più a lungo dei miei fratelli, e non vengo mai svegliato. Beh, più o meno.
In realtà vengo svegliato sempre o da Milluki, che la mattina non fa che strillare come uno scalmanato senza motivo per il solo gusto di dar fastidio, o da Alluka, che dall'1 dicembre salta addosso a Killua urlando; lo prende come un calendario dell'avvento alternativo.
Ma c'è anche un altro modo per farmi svegliare: facendomi cadere giù dal letto, anche se la maggior parte delle volte è colpa mia; mi rotolo sul letto fino a ruzzolare sul pavimento, com'è successo quella mattina.
Mi sono svegliato di soprassalto per terra, udendo la mamma e killua che litigavano. Non era una novità, ma neanche una cosa da tutti i giorni.
Ad un certo punto la mamma ha perso le staffe: "Ora basta!! Milluki, pensaci tu." Disse indirizzando il figlio da suo fratello.
"C-cosa? Io? Lui? Ora?? Ma mamma—"
"Niente ma! Quel ragazzino mi ha proprio stufato!!."
"Io mi rifiuto categoricamente di sprecare colpi di frusta per questo deficiente, soprattutto quando manca meno di una settimana a Natale!!"
Mia madre stava per ricominciare a gridare, quando Alluka cercò di fermarla... beh... a modo suo: "Mamma... mi dai il tuo orecchio destro...?"
Mia madre fece un passo indietro. Silva la prese dalla schiena: "Alluka... è tua madre..."
"Ho detto: dammi il tuo orecchio destro."
Nella stanza calò un silenzio tombale.
La mamma deglutì, accostò la mano tenente un coltello tra le dita all'orecchio destro e con un colpo secco lo strisciò velocemente per il tratto della base di esso, staccandolo completamente in un attimo. Fiumi di sangue invasero il pavimento della stanza, ma vennero interrotti da lei stessa che li bloccò con un po' di cotone e nastro adesivo.
Erano tutti sconvolti.
"Tieni, tesoro..." disse con un falso sorriso. Alluka lo prese sorridente, quindi Killua le chiese gentilmente di chiamare Nanika così da guarire la madre, e, dopo vari tentativi per convincerla, acconsentì e si mise all'opera.
A quel punto ancora stordito, mi alzai in piedi: "B-buongiorno..."
"Oh eccolo," disse Killua sghignazzando, "il principe sul pisello si è risvegliato..."
"Killua, ti prego. La mamma è già..." Milluki si girò a guardare la madre, che continuava a fissarlo con fare sinistro, "... incavolata di suo. Evita di peggiorare le cose."
"Ma sono sempre io il problema?!"
Ad interrompere la rabbiosa atmosfera fu il nonno, che entrò in camera con un cappello in testa: "Buongiorno, famiglia!!"
"Giorno..."
"Come state oggi?"
"Bene..."
"Cos'è questo atteggiamento? Mancano pochi giorni a Natale e voi avete tutta questa energia? Coraggio!"
"Non è il caso, padre..."
Il nonno si rese conto della situazione, e silenziosamente si diresse verso il corridoio: "E va bene. Milluki, Killua, Alluka, Kalluto: vi aspetto in cucina."
Ad un tratto Alluka notò un particolare: "Ma Illumi dov'è?"
Tutti si girarono a guardarla. Non aveva tutti i torti, il fratellone d'altronde si svegliava sempre prima di tutti e non era mai capitato il contrario.
Poi dalla porta spuntò una sagoma alta, dal cui capo partiva una chioma lunga e liscissima, nera come la pece; aveva gli occhi socchiusi, ed era particolarmente pallida.
Mia madre quasi si prese un infarto a vedere il suo figlio maggiore in quello stato.
Con un filo di voce, Illumi trovò la forza di balbettare parole incomplete: "B-b-buong-gior..." non ebbe il tempo di finire la frase che la sua vista si annebbiò e si lasciò cadere come corpo morto. Mio padre da dietro lo prese, impaurito, e lo portò velocemente a letto.
"Illumi, tutto bene?"
"S-sì, credo..."
"Tesoro resta a letto per oggi, non alzarti per nessunissima ragione, capito amore di mamma?" disse mia madre con un tono quasi amorevole; parlava così solo con Milluki, me e Illumi, ma non l'ho mai sentita con Alluka e Killua. Cos'hanno fatto di male?
Decisi di andare in camera mia, ignorando l'accaduto. Appena dentro, notai qualcuno picchiettare la finestra: alzai lo sguardo: Phinks, Feitan e Machi mi facevano cenno di uscire.
La riuniona straordinaria. È vero, me n'ero quasi dimenticato.
Dalla porta di casa non potevo proprio farlo, sennò mi avrebbero visto tutti; decisi di farlo dalla finestra stessa.
Mi accovacciai facendo gesto di silenzio, la aprii e mi gettai fuori casa.
"Buon Natale, ragazzina!" disse Phinks ridendo, accarezzandomi la testa.
"Davvero niente male... mi stupisci ogni giorno, carina..." continuò Machi con un mezzo sorriso
"Ora basta pensare a lei, andiamo da Chrollo che ci aspetta." terminò Feitan.
"Ha ragione, andiamo" conclusi io allora, poi mi rigirai e continuai:"Ah, per la cronaca: sono un ragazzo."
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Natale a casa Zoldyck
FanfictionAvete mai pensato alla più grande famiglia di assassini alle prese con il periodo natalizio? Beh, ecco a voi la mia idea ;D CONTIENE SPOILER > HUNTER X HUNTER P.S. i crediti della fanart in copertina all'autore