Louis ha sempre amato la vita, ha vissuto ogni giorno come se fosse l'ultimo, è sempre stato eccentrico, impulsivo, un po' egocentrico e irresponsabile, forse troppo. Louis credeva di poter tenere il mondo sul palmo della mano, pensava di essere indistruttibile ma capirà di essersi sbagliato quando si ritroverà ad essere un fantasma e lui odia essere un fantasma, odia essere ignorato. Harry un tempo amava la vita ma ha smesso di farlo a soli diciannove anni e adesso, a ventuno, è convinto di essere solo il fantasma di quel ragazzo sempre allegro, sorridente, responsabile e con una piccola ossessione per i gatti che era un tempo. Harry ha visto tutto il suo mondo sgretolarsi tra le sue mani, non ha più nessuna voglia di lottare crede che in fondo essere un fantasma non sia poi così male perché si sente al sicuro solo quando viene ignorato. Louis è convinto che Harry non possa vederlo o sentirlo mentre lo insulta per la cosa tremendamente sbagliata che sta facendo. Harry però vede Louis, sente ogni parola che pronuncia in tono severo ma per la prima volta in due anni, nonostante si trovi davanti ad uno sconosciuto incazzato, non sente il bisogno di nascondersi e piangere.