La mia pallida pelle è dipinta con molti lividi e le mie braccia sono ancora infiammate per i tagli, potrei descrivere il mio corpo come un quadro, un quadro dipinto dalla crudeltà di un'uomo e del propio figlio. Passo delicatamente una mano su ogni ematoma procurandomi lievi dolori, è una sensazione piacevole, la mia mente si focalizza solo sul dolore fisico e dimentica per pochi istanti lo squarcio immateriale che giace in me. Mi focalizzo sulle mie braccia, ogni segno presente su esse è la dimostrazione di quanto io sia inadatto a vivere, vorrei solo andarmene, scappare lontano da tutto. Io che cerco di fare introduzioni avvincenti LOL, coomunque ciao a tutti, questa è una delle mie prime storie quindi siate clementi, cercherò di scrivere in maniera decente e un po' particolare. Buona lettura :) -lattedinoci