capitolo 16

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<<Si tratta di Malfoy ed Harry, stanno litigando di brutto>> disse Herm molto preoccupata ed io, solo a sentire il suo cognome, mi alzai immediatamente e andammo insieme nella foresta oscura, lì almeno venti o più studenti erano in cerchio e nel mezzo c'erano Harry e Draco faccia a faccia

<<Draco Lucius Malfoy!!>> gli urlai affaticata per la corsa, lui si voltò e il suo viso si illuminò con un sorriso <<lascia stare Potter>> ribattei io

<<Principessa ti vedo stanca>> puntualizzò con un velo di preoccupazione ma il suo sorrisetto compiaciuto non svaniva

<<Principessa?>> ribatte Harry confuso, io lo guardai e gli feci segno di lasciare stare, ma quando Draco scagliò un Flipendo, invece di colpire Harry colpì me facendomi cadere a terra

<<Oh scusa, ho colpito la cosa sbagliata>> disse ridendo e battendo il cinque a Tiger e a Goyle, io mi rialzai, non ci vedevo più dalla rabbia, non sarà di certo DRACO STRONZO MALFOY a rovinarmi la giornata

<<No! 14 anni fa tua madre ha fatto nascere la cosa sbagliata!! > gli dissi urlando per poi estrarre la mia bacchetta e gettargli un crucio, Draco cadde a terra dolorante e io non potei fare a meno che pensare a cosa mi abbia spinto ieri sera ad andare quasi a letto con lui.

<<Studenti, non siamo in uno zoo>> si intromise la McGonagall ma appena vide la scena gridò un Expelliarmus e la mia bacchetta volò dalle mie mani e cadde a terra <<Signorina Granger con me, ora!>> mi urlò composta scandendo la parole <<e signori portate il signor Malfoy in infermeria>>disse infine.
Draco alzò la testa per guardarmi

<<Te lo sei meritato>> dico a denti stretti e lui sorrise e mimò un "mi vendicherò" ma non feci un tempo a rispondergli per seguire la McGonagall nell'ufficio del preside.

<<Signorina Granger ormai il mio ufficio è come una seconda casa per lei>> disse quest'ultimo con un sorrisetto

<<Malfoy se lo meritava>> ribattei con decisione mentre procedevo a sedermi davanti alla sua cattedra con la professoressa McGonagall a guardarmi.

<<Il signor Malfoy può essere a volte difficile ma anche lui è un essere umano>> affermò fissandomi

<<Non credo che ci sia un briciolo di umanità in quell'essere>> replicai io disprezzate

<<Sei così simile a tuo padre ma allo stesso tempo così diversa>> fece notare Silente con un sorrisetto ma si vedeva che era preoccupato per quello che aveva detto

<<Come dicevo, ha iniziato Malfoy lanciandomi la fattura stendente di sua spontanea volontà>> continuai incrociando le braccia al petto

<<Per ora non possiamo interrogare Malfoy visto che momentaneamente è in infermeria>> si intromise la professoressa parlando con Silente

<<Senta mi dispiace ma non provo rancore per quello che ho fatto>> ammisi più alla professoressa che a Silente

<<Ok signorina può andare>> annunciò all'improvviso Silente guardando a terra, sembrava strano, nessuna punizione, nessun richiamo, era stranamente pensieroso.
Io frustata uscì dal suo ufficio e mi recai nella sala comune dei Serpeverde per cambiarmi visto che avevo gli stessi vestiti di ieri, presi dei vestiti e mi chiusi in bagno, mi soffermai a guardarmi allo specchio, da quando ero arrivata ad Hogwarts qualcosa era cambiato in me, ero più cattiva, tutto solo per quel Malfoy che si sentiva tanto potente...ma dovevo ammetterlo, si era presuntuoso, arrogante e uno snob a tutti gli effetti ma era bello, maledettamente bello, e questa immagine di lui non usciva dalla mia testa.

Non riuscivo a non pensare a quei capelli biondini che gli ricadevano aggressivamente sulla fronte mentre mi guardava, dalla sua bocca uscivano solo gemiti di dolore dal crucio che gli avevo lanciato, si lo ammetto ero stata cattiva ma ho avuto questo impulso di fargli male come se fosse una cosa normale, ma mi faceva male sapere che gli avevo provocato dolore solo perché la sua arroganza si è mostrata più del dovuto.

Dopo questa lunga riflessione finalmente mi faccio una doccia e mi metto una gonna nera con le calze, delle stesso medesimo colore, che mi arrivavano al ginocchio e un maglione verde col simbolo dei serpeverde.
Ovviamente misi anche degli stivali neri e una sacca con i libri per le lezioni successive, mi pettino poi i capelli lasciandoli sciolti, mi trucco leggermente ed esco di nuovo.
Salto la colazione nella sala grande e vado direttamente in infermeria per controllare Draco e lo vidi lì, disteso quasi morente nel letto.

<<Malfoy>> lo chiamai sedendomi sulla sedia vicino al suo letto, lui si limitò a guardarmi senza parlare <<Oh andiamo Malfoy, sai che non mi piace il gioco del silenzio>> continuai ma niente, neanche un suono, passarono dei secondi di terribile e straziante silenzio da parte sua <<Senti..>> ricominciai a dire sospirando <<non posso dirti che mi dispiace perché ti mentirei>>

<<Ma se sono venuta qui è perché so che cosa ho fatto e volevo vedere se stessi bene>> sentivo il suo sguardo su di me, mi stava fissando ma io guardavo davanti a me dove c'era una finestra <<Ultimamente non sono più me stessa e non mi piace cosa sto diventando>> finalmente i miei occhi incontrarono i suoi che mi scrutavano in silenzio <<ci sono cose che non riusciamo a confessare neppure a noi stessi>> continuai io con un sorriso un po' rammaricato

<< ma Basta dire smancerie, voglio ricominciare da capo, e stavolta col piede giusto>> annunciai porgendogli la mano <<piacere Emma Granger, sorella di Hermione Granger>> dissi aspettando una sua mossa, lui esitò ma poi strinse forte la mia mano e io rabbrividì al suo tocco

<<Draco Malfoy>> disse con il suo solito sorrisetto alla Malfoy

You're my obsession ~[DRACO MALFOY] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora