capitolo 32

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Rimasi lì fino al calar del sole, il tramonto che pian piano si mostrava era meraviglioso, ma i suoi colori caldi non mi trasmisero tranquillità, anzi quella troppa 'tranquillità' mi devastò, mi sentivo indifesa e odiata solo perché ero una persona completamente diversa da ciò che si aspettavano.

<<Hey>> disse una voce squillante dietro di me, mi voltai leggermente per intravedere Harry sedersi vicino a me

<<sono stanca Harry...>> cominciai a dire io <<Io sono una Riddle, una serpeverde...bramo potere, fama, gloria e si...farò di tutto per averlo, non importa chi ferirò nel mio cammino>> continuai a dire io mentre guardavo il sole calare

<<è quello che ti aspettavi che dicessi vero?>> domandai io per poi continuare <<Lascia che ti racconti un segreto, siamo tutti danneggiati, dietro ad un commento cattivo, una dura occhiata o commenti sprezzanti siamo terrorizzati di essere i 'cattivi', o come ci definite voi>>

<<Vorremmo essere buoni, ma come possiamo quando tutto quello che vedete in noi è un serpente>> sentivo le lacrime calde che scorrevano nel mio viso ma non le asciugai perché mi volevo sfogare <<Capirci è difficile lo so, essere uno di noi è peggio, ci giudicate prima di conoscerci però essere uno di noi fa male Harry>> continuai, lui mi ascoltava in silenzio e con molto interesse cercando di capire il mio dolore

<<Tutto quello che possiamo fare è imparare ad amare il dolore...sono una Riddle, e non posso dire di non andarci fiera, so che non posso essere il tuo eroe Harry, ma non voglio essere il 'cattivo' con cui devi combattere>> mi asciugai una lacrima vagante con la manica del maglione

<<perché mi dici queste cose?>> domandò Harry rivolgendo il suo sguardo su di me

<<non fare finta di niente con me Harry>> ribattei accennando un sorrisetto forzato <<so che mi stai vicino solo perché non vuoi litigare con Hermione o con i gemelli>> continuai io abbassando lo sguardo <<anche Ron cerca di nasconderlo ma sotto sotto è spaventato da me">>

<<non puoi darci torto, tuo padre...>> disse ma non continuò per paura di ferirmi

<<hai detto bene, mio padre, non io>> ribattei io mentre giocavo con i miei anelli <<anche se è doloroso dirlo, mio padre ha ucciso i tuoi genitori, non io>> non osavo più alzare lo sguardo, i miei occhi erano incollati sulle mie mani mentre esse giocavano

<<sai Harry sei buffo>> commentai io facendolo girare, notai il suo sguardo interrogativo su di me <<tu non giudichi dal carattere ma dal cognome e da qualcos'altro, tu e Malfoy siete proprio uguali>> ribattei io con un sorrisetto

<<non è vero>> ribatté lui mentre gesticolava con le mani

<<allora perché mi reputavi una persona dolce quando il mio cognome era Granger, e ora che il mio cognome è Riddle mi reputi una persona spregevole>> dissi io a denti stretti, lui non approfondì e se ne andò indignato, scoppiai in un pianto e se cercavo di calmarmi continuavo peggio di prima, mentre cercavo in tutti i modi di non piangere mi arrivò una lettera, la aprì a fatica poiché le mie mani tremavano e la lessi

Mia cara Emma,

credo di non poter esaudire il tuo desiderio, non per paura, quello non mi importa più. ma per la delusione che avrei su di te, credimi se ti dico che dietro a queste belle parole c'è una persona rude e meschina con un passato altrettanto spaventoso, non ti nego che ci conosciamo ma tu conosci la parte peggiore di me, mentre la parte migliore resta anonima e si presenta solo in queste lettere.

Con affetto, il tuo ammiratore segreto

Harry mi odiava, Ron aveva paura di me, tutti stanno per scoprire il mio segreto, il mio ammiratore segreto in realtà non è quello che pensassi e la ciliegina sulla torta...Draco non mi voleva parlare o non mi voleva nel suo raggio visivo.
Le uniche che mi erano rimaste erano Clara ed Hermione, ma mentre io ero in piena crisi, Clara poteva essere con Blaise ed Hermione come al suo solito studiava.

You're my obsession ~[DRACO MALFOY] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora