capitolo 6

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A rovinare quel momento di gioia fu la voce di Harry che mi chiedeva di scendere, allora scesi insieme ad Hermione e ascoltammo Harry

<<Silente vuole vederti Emma>> disse lui guardandomi con un velo di preoccupazione

<<Tranquillo non succederà nulla>> dissi rassicurandolo nascondendo il terrore che stavo provando mentre uscivo dalla sala comune di Grifondoro.
Mi diressi verso l'ufficio di Silente, bussai alla porta e dopo aver sentito un acuto "avanti" entrai, mi sedetti di nuovo su una delle sedie poste davanti alla cattedra.

<<ed eccoci di nuovo qui Emma>> disse lui guardandomi negli occhi

<l'ho fatto di mia spontanea volontà>> volevo dire la verità e non mentire per una volta, non con lui per lo meno

<<Sai sei più serpeverde di quanto non sembri>> disse divertito <<Sai la tua storia Emma?>> continuò.

<<so soltanto che la famiglia Granger mi trovò davanti alla soglia di casa loro>> dissi io tremolante

<<Mhh scommetto che è ancora presto per sapere le tue vere origini>> disse lui per poi alzarsi dalla sedia <<in ogni caso Emma la violenza non è tollerata ad Hogwarts quindi la prego di trovare la professoressa McGonagall e farle dire la sua punizione>> continuò lui

Lui sa qualcosa su di me.

<<si signore>> mi limitai a dire prima di lasciare il suo studio in cerca della McGonagall, la trovai però quasi subito e insieme a lei andammo in un'aula vuota.

<<Dovrete pulire tutta l'aula e non uscirete da qui fin quando non sarà del tutto pulita>> disse lei <<e senza l'uso della magia>> continuò

<<Scusi professoressa ma perché parla al plurale?>> dissi io preoccupata

<<Tu e Malfoy siete parecchio uguali signorina Granger, anche lui si è cacciato nei guai>> rispose lei

Oh no, oh no, oh no dovevo stare chiusa in una stanza con Malfoy? La giornata non poteva andare peggio, Malfoy spuntò subito dopo dalla porta, portava i vestiti del Quidditch e aveva i capelli bagnati, segno che aveva appena finito i suoi allenamenti

<<Scusi professoressa ma ero agli allenamenti>> disse lui affaticato

<<Bene signori ora vi lascio>> disse lei per poi lanciare un incantesimo alla porta per chiuderla a chiave

<<Bene bene bene la sanguemarcio qui?>> disse lui scherzando <<scommetto che ti hanno punito per Pansy>> continuò lui

<<Oh sta zitto Malfoy>> mi limitai a dire mentre prendevo uno straccio per pulire e ne passai uno a lui <<anzi piuttosto fatti una doccia, puzzi terribilmente>> continuai io ridendo

<<Per tua informazione la doccia l'ho fatta>> rispose lui mentre puliva

<<Lo so, l'odore della tua acqua di colonia si sente fin qui>> dissi io con gli occhi verso il banco che stavo pulendo, non ci feci neanche caso che lui non stava facendo niente, e appena alzai lo sguardo me lo ritrovai accanto

<<Cosa vuoi Malfoy>> dissi io frustata cercando la mia bacchetta ma senza trovarla

<<Cercavi questa?>> disse sfoggiando la mia bacchetta con un sorrisetto

<<Come hai- anzi, ridammela e basta>> dissi io avvicinandomi a lui

<<Questa la tengo io>> disse per poi posare la mia bacchetta vicino alla sua <<ora non c'è la tua cara sorellina a proteggerti>> continuò lui avvicinandosi pericolosamente

<<Non ti avvicinare>> dissi io mentre indietreggiavo, ma, sfortuna vuole che arrivai al muro e da lì speravo solo che lui mi lasciasse in pace

<<Sai dovrei fartela pagare per molte cose>> affermò ormai vicino a me

<<Perché non mi lasci in pace Malfoy?>> gli chiesi pronta a picchiarlo se serviva, lui ormai era arrivato vicino a me, mise una mano sul mio collo e potevo sentire il suo respiro caldo sul mio orecchio

<<ti ho già detto cosa voglio>> mi sussurrò mentre segnava dei movimenti circolari con il suo naso sulla mia guancia

<<Non sarò uno dei tuoi tanti giocattoli Draco, te l'ho già spiegato>> gli risposi mentre cercavo di liberarmi dalla sua presa ma senza successo

<<Non chiamarmi per nome>> mi ordinò lui mentre faceva una smorfia e io la presi a scherzare

<<Perché Draco?>> lo tentai anche se non dovevo

<<sai il mio nome non sta bene tra le tu labbra>> ammise ma si vedeva perfettamente che stava mentendo

<<oh davvero Draco?>> gli sussurrai nell'orecchio.

<<fanculo>> rispose lui di rimando, levò la mano che aveva sul mio collo e la spostò sui miei fianchi, i suoi occhi si incontravano con i miei e sempre i suoi occhi non sapevano che guardare fra i miei occhi e la mia bocca, inchiodò le nostre fronti e fece scontrare le punte dei nostri nasi, il suo respiro si faceva strada sul mio viso mentre io mi mordevo il labbro inferiore e, senza esitare, azzerò tutte le distanze tra di noi posando le sue labbra sulle mie, all'inizio era un bacio semplice ma poi diventò passionale e pieno di emozione.

Lo so, sono una cogliona, lo dovevo respingere ma non ce la facevo, sia a livello fisico perché lui era più forte di me e sia a livello mentale, volevo vedere a cosa mi avrebbe portato questa scelta.

Spazio autrice
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Sono un infame a finire così lo so
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