- Capitolo 9 - Sea -

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GRAY'S POV

Passarono sei mesi, finalmente la villa era stata messa a posto e pronta all'uso.

Perciò eravamo pronti per trasferirci nella nostra nuova abitazione.

La ferita di Juvia era guarita completamente, lei stava decisamente meglio e questo mi rendeva particolarmente felice.

Ero in camera ancora a letto, avevo molto sonno quella mattina.

- "Gray-samaaa!" - mi richiamò dalla cucina dove stava preparando la colazione.

Così andai da lei.

- "Buongiorno... *yawn* che prepari di bello?" -

- "Dei pancakes. Dobbiamo festeggiare in meglio il nostro trasloco da questo baraccone!" - rise.

- "Non hai tutti i torti! Ok mi vesto, mangiamo e andiamo. Hai già pronta la valigia vero?" -

- "Si, non preoccuparti. Un attimo che tolgo i pancakes dalla padella." -

Prese i pancakes e li mise nel piatto.

Sporse la testa sotto il frigo per trovare lo sciroppo d'acero e i miei occhi caddero sul suo lato B, è stato più forte di me.

Arrossii leggermente ma lei per fortuna non se ne accorse.

Ma avendo la testa altrove mi ritrovai faccia a faccia con lei.

Sentii qualcosa stringermi le guance e invece era lei che mi aveva preso il viso fra le sue mani.

- "Gray-sama, qualcosa non va? Sei tutto rosso e stai sudando... non è che hai un pò di febbre?" - mi disse.

- "EH?! AH!" - avevo la testa completamente altrove e non le stavo prestando attenzione.

- "N-no no sto bene, stavo pensando a... una cosa." - dissi.

Lei in tutta risposta mi guardò maliziosamente, come se sapesse a cosa stavo pensando.

- "E ti sei agitato nello stesso istante in cui io mi sono abbassata per prendere lo sciroppo d'acero, pensa tu che coincidenza." -

E in effetti lo sapeva benissimo. 

Stavo andando a fuoco, era vicinissima a me.

Portava una coda alta che le valorizzava il collo bianco latte, una mia camicia bianca che le andava decisamente troppo larga, e li giù per me era decisamente un campo minato... diventò tutto così stretto all'improvviso.

Dopo quel breve istante mi diede un casto bacio sulle labbra, per poi allontanarsi ridendo.

Si sedette assieme a me al tavolo, per poi riprendere a parlare.

Io nel frattempo ero rimasto allibito.

Io nel frattempo ero rimasto allibito

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- "Beh, non posso biasimarti. Dopo sei mesi senza fare nulla a causa della mia ferita cos'altro potresti pensare?" - mi disse ridendo.

- "E con questo cosa vorresti dire?!" - dissi.

| Gruvia | -Ice and Water- | Fanfiction |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora