Questa storia è ambientata dopo la guerra contro Acnologia, ma non c'è la 100 years quest e Juvia non parla in terza persona (poiché in Fairy Tail lei parla in questo modo per non sentirsi sola ho pensato di non applicare questa sua caratteristica d...
Stavamo passeggiando verso la gilda dopo aver fatto compere e qualche commissione che ci aveva affidato Erza per la festa riguardante il pensionamento di Makarov di quella sera.
Non era neanche passato un giorno da quando c'eravamo messi insieme, ma era come se fosse passata una vita: abbiamo girato tutto il pomeriggio per i negozi della città, abbiamo fatto foto buffe, abbiamo mangiato un gelato e poi siamo tornati alla gilda dopo tutte le spese.
Quello è stato davvero un giorno fantastico, d'altronde era anche il compleanno di Gray e, per una volta, l'ho visto felice per ciò.
Di solito quel giorno lo passava da solo in casa, senza la compagnia di nessuno.
Gli rivenivano in mente fin troppe cose che avrebbe voluto cancellare per sempre.
Quel compleanno fu diverso, lo trascorse assieme a me, la sua ragazza.
Ma non tutto andò bene.
- "Al ladro!" - Sentimmo le guardie della polizia urlare dietro di noi.
Mi girai istintivamente assieme a Gray.
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Eravamo proprio davanti al ladro che, in quel momento, sparò.
Successe tutto così in fretta.
Non abbiamo neanche avuto il tempo per studiare la situazione e colpirlo con la magia che un colpo mi arrivò dritto alla pancia.
- "Juvia!" -
Sentii Gray urlare il mio nome, ma sentivo tutto così... piano.
Sentii un forte bruciore allo stomaco.
Guardai la mia mano che avevo appoggiato nel punto in cui sentivo quel dolore lancinante e vidi il sangue che lentamente scorreva lungo le mie gambe.
Non caddi a terra per un pelo, Gray mi prese in tempo.
- "Gray-sa... ma, mi fa male il petto... e tutto il corpo..." - erano le uniche cose che riuscii a dire.
- "Non parlare! Ti chiedo solo... di resistere! Dobbiamo tornare alla gilda immediatamente così fermeremo l'emorragia!" -
Annuii appena con il capo.
Gray mi prese per la vita e da sotto le ginocchia, mettendomi in braccio a lui prima che svenissi del tutto.
Neanche riuscii a reggermi al suo collo, ero sfinita.
- "Non preoccuparti ok? Siamo quasi arrivati!" -
- "Si..." - gli risposi.
Mi sentivo meglio in braccio a Gray, più sicura ecco.
Fu velocissimo ad arrivare, considerando che aveva in braccio me.
