2. Hogwarts

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il tempo passó in fretta e in men che non si dica ero già sul treno per Hogwarts.

Il primo vagone era pieno ragazzi vestiti di verde, quelle acce le conoscevo, sono figli di mangiamorte che venivano sempre a casa mia per le "riunioni".

"Che fai Harrison non ti unisci a noi?" sbottó Malfoy.
Ci mancava solo questo.
"No vado a vedere se c'è posto più avanti" Risposi con prontezza... non mi farò mica prendere in giro da questi.
"Ti rifiuti di far parte dei Serpeverde? Rifiuti di conoscere i tuoi futuri colleghi?"
So benissimo cosa intenda con colleghi, ma non ci feci  caso e proseguí per la mia strada.

Era solo il primo giorno, non potevo già farmi riconoscere e decisi di non ribattere.
Non ne avevo veramente voglia di litigare con uno come lui.

Mi siedi un uno scompartimento vuoto, in sottofondo si sentivano le voci dei nuovi ragazzi felici di tornare a scuola.
Vorrei avere anche io degli amici con cui condividere questi momenti.

Il viaggio finí presto,scesi dal treno... faceva parecchio freddo e mi avvolsi meglio nella sciarpa.
Sentivo le voci alle mie spalle degli aspiranti Serpeverde parlare male di me.
Per quelli del primo anno era tradizione che arrivassero  al castello con le barche, e seguí il guardiacccia Hagrid lungo la strada.

Io e gli altri studenti del primo anno entrammo eccitati nel maestoso castello.
Un fitto vociferare si disperse nell'aria e venne stoppato dal professoressa Mcgrannit che presentó le 4 case di Hogwarts.

Ci fece strada lungo tutta la sala grande e sentii gli
occhi puntati degli studenti più grandi incuriositi.

Uno dopo l'altro i ragazzi vennero chiamati per essere smistati, all'appello si contavano già due corvonero, un tassorosso e un grifondoro.

"Victoria Harrison" la Professoressa McGrannit urló il mio nome.

Feci un profondissimo respiro e andai a sedermi sullo sgabello. Mi venne subito poggiato delicatamente il cappello sulla testa.

"Grande intelligenza... tipica di una corvonero, astuzia come una serpeverde , ma dove ti colloco?
coraggio da vendere vedo, ottima grifondoro , protesti essere una eccellente serpeverde ...
ma sarà meglio Grifondoro !!"

Tutto il tavolo dei grifondoro  si dilungó in un applauso, accennai un lieve sorriso e mi andai a sedere accanto a loro.

Come era possibile che fossi Grifondoro?
Mi passarono per le mante tutti scandali che avrebbe dovuto subire la mia famiglia, secoli e secoli di serpeverde e io che avevo rovinato la dinastia.

Questa giornata non poteva andare peggio.

Finita la cena ci dirigemmo verso la sala comune e i dormitori.
Filai subito in camera mia, la condividevo con altre 4 ragazze che sicuro avrò modo di conoscere, ma non ora.

Aprí il mio baule e velocemente mi infilai il pigiama... ovviamente con dettagli in verde.
La cosa mi face sentire sempre di più in colpa e decisi allora di andare a dormire per mettere a freno tutti i miei pensieri.

Non sapevo di preciso che ore fossero, ma sentii una compagna russare e presummi fosse notte fonda.
Decisi di rimettermi a dormire siccome non avevo niente di meglio da fare, ma il pesante rumore mi irritava particolarmente così scesi nella sala comune.

Giusto per cambiare un po' aria e portai con me il mio libro preferito "Kings and Queens"

Scesi velocemente le scale a chiocciola ed essendo ancora molto assonnata caddi miseramente facendo fare un rumore assordante al libro.

Ecco, mi facevo già riconoscere.

Una voce maschile proveniente da dietro al divano mi chiese se andasse tutto bene.

"Si si grazie..."

"Che ci fai sveglia a quest'ora?" mi chiese, anche lui con voce parecchio assonnata

"Oh bhe non riesco a dormire" risposi velocemente.

"Ah- ok" rispose subito lui, prima di un lungo sbadiglio, il quale gli sollevó leggermente i capelli dalla fronte.

"Oddio ma tu sei Potter!" dissi entusiasta.

"Si..." con tono un po' scocciato disse lui, di sicuro deve essere abituato ad essere riconosciuto in questo modo.

"Scusa, anche io sono abituata ad essere spesso riconosciuta come la figlia dei cattivi... so bene cosa significa essere etichettati" aggiunsi poi come scusa.

"Tranquilla non è un problema, mi dispiace... Ma
non mi sembri come gli altri "

"Altri chi?" domandai incuriosita

"Bhe tutti gli altri Serpeverde"

" Ah no in effetti no, mi sento proprio diversa da loro... Anche se la mia famiglia avrebbe preferito ovviamente che diventassi una di loro" conclusi io.

Finimmo a parlare delle nostre vite, io della mia crudele famiglia e lui della famiglia che non ha mai avuto.

Avevamo molto in comune io e lui.
Non l'avrei mai pensato.
Era ormai quasi mattina e io ed Harry addormentammo sui divani della sala comune.

they're just guysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora