5. Missione oscura

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23:20
Alzai gli occhi, era ora di andare

Uscii velocemente dalla sala comune, i corridoi erano deserti.
I sotterranei erano gelidi, avrei dovuto vestirmi più pesante.

Ecco l'ufficio di Piton, se mi avesse scoperto mi avrebbe annegato nel lago Nero sicuramente.

Aprii la porta.

"Ma cosa ci fai tu qui??" Balzó in piedi l'unico ragazzo che non avrei voluto vedere mai più nella vita.
Malfoy.

"Cosa ci fai tu qui?!" Ribattei io.

Alzó una busta rossa, identica alla mia.
La alzai anche io.

Mi allontanai da lui in modo da stare a debita distanza... non si sa mai.

Lui era comodamente seduto, probabilmente c'era già stato in questo punto.
Un odore di un umido mi perforava il naso, odiavo i sotterranei: sempre gelidi e infelici.

Draco era intento a far roteare una matita quando
improvvisamente un rumore proveniente dal camino fece bloccare entrambi, ci lanciammo un occhiatta confusa e ci avviciniamo di scatto al camino.

"Ciao Victoria" Scandíla voce mio padre.

"Ciao Draco" Continuó la voce di Lucius.

"Non abbiamo molto tempo.... ma volevamo comunicarvi un compito molto importante che è stato affidato a voi due."

Io e Draco ci girammo a guardarci l'un l'altro.

"Come sarebbe a dire noi due?" disse lui con tono profondamente indignato

"Un solo ragazzo non ce la farebbe mai" continuó mio padre

"Cosa dobbiamo fare padre?" Chiesi immediatamente io

"Voi... dovete riportare in vita il Signore Oscuro" pronunció quelle ultime parola con voce tremante: nemmeno lui credeva a quello che diceva.

"Non lo farete subito, dovete prima prepararvi: Draco tu già conosci le maledizioni, dovrai insegnarle a Victoria.
Victoria tu sei brava nei duelli, insegnerai a Draco come si fa"

"Io mi rifiuto di farmi insegnare da lei?" disse nel suo tipico tono spregevole.

"Draco, figlio mio" Intervenne Lucius.

"A voi è stato affidato un compito che tutti speravano di avere, non ne capisci l'importanza. Se porterai in vita l'Oscuro Signore lui ci ricompenserà"

"Victoria per favore insegna al più presto a Draco qualche schiantesimo, ah dimenticavo: dovete stare uniti... vi tengono d'occhio" concluse mio padre.

Fini la frase e le due facce sparirono nel nulla.

"Un compito facile insomma" sbottó Draco

"Io accetto. Gloria eterna mi darà questo compito, sarò ricordato come colui che ha riportato in vita Lord Voldemort" continuó entusiasto lui.

Mi scappó una risata, come poteva essere così felice di compiere un compito così crudele.

"Ridi piccola Harrison eh" disse mentre si avvicinò a me.

"Hai paura di farlo perché sai che se fallisci la tua famiglia ti odierà ancora di più di quanto già non faccia" concluse aspramente lui uscendo dalla stanza lasciandomi da sola in quella stanza viscida e spoglia.

Mi aveva spiazzato, aveva profondamente ragione:

se non lo facevo la mia famiglia mi avrebbe odiato per il resto della vita

se invece lo facevo potrei riprendermi la loro fiducia e tornare "felice" a casa.

Mi incamminai verso il mio dormitorio a tutta velocità, era tardi e non potevo stare a cincischiare.

La mia testa era invasa da troppi pensieri, talmente tanti che sbagliai la strada dove andare.

Oltrepassai molte classi, le scale e i corridoi.
Non c'era anima viva.
In queste situazioni Hogwarts mi mette molta paura, potrebbe spuntare fuori da ovunque una creatura o una persona pronta ad uccidermi.

Pensavo al mio compito, aveva accettato senza indugiare quel biondino, trasmette tanta forza e arroganza ma secondo me è solo un ragazzo che nel profondo é spaventato e obbedisce a ogni ordine del padre.

Entrai nella sala comune con molte difficoltà : la signora grassa si era addormentata e ci misi più del previsto a svegliarla.

"Vic" Sentii una voce provenire dal fondo della sala

"Ciao Harry" dissi io con un tono quasi allegro

"Mi stavi per caso aspettando?" Ruppi il silenzio che si era creato

"Ehm in realtà si..." inizio lui  "È da un po' che provo a dirti una cosa ma non riesco... per vari imprevisti diciamo"

"Cos'è che volevi dirmi?" lo incitai io anche se sapevo benissimo cosa volesse dirmi, era da giorni che giravano voci che Harry avesse una cotta per me e onestamente era ricambiata.

"Tu mi piaci Vic" taglió corto lui

"È da giorni che penso solo a te, volevo dirtelo in altre circostanze ma.."

"Harry, è tutto perfetto non ti preoccupare"
Notai i petali di rosa intorno al camino.
Lo vidi un attimo preoccupato e subito capii che voleva una risposta.

"Anche tu mi piaci Harry" lo dissi con so quale coraggio dato che lui era sempre stata la mia unica cotta e finalmente era ricambiata.

In questo momento di solito ci si bacia, non per noi.
Mi avvicinai a lui, forse sperava in quel momento, e appoggiai la testa al suo petto.
Era tutto perfetto come lo avevo sempre sognato.

Restammo nella sala comune a parlare per molto tempo, era la nostra attività preferita, riuscivamo ad essere noi stessi.
Le nostre vite essendo completamente diverse si assomigliavano molto.

Il fuoco della sala non scaldava ormai più e Harry mi diede il suo maglione di grifondoro: raffigurava ovviamente un leone rosso. Adoravo questi colori, finalmente mi sentivo a casa e per un momento scordai il mio compito che dovevo fare per il Signore Oscuro.
Ma tutto è più bello nelle braccia del ragazzo che si ama.

Si fece velocemente tarda notte, congedai Harry con dolce bacio sulla guancia e mi avviai verso la stanza.

Speravo di non trovare nessuno sveglio invece trovai Hermione intenta a studiare.

"Hermione" sussurrai per non svegliare le altre, e subito si girò verso di me.

"Oh mio dio Vic!" rispose immediatamente lei.
"Mi stavo preoccupando" continuó lei, e accennai un piccolo sorriso mentre mi infilavo il pigiama.

"Cosa ripassi?" chiesi io
"Storia della magia. Domani c'è il compito"  rispose lei.
"Oh mio dio me ne sono completamente dimenticata!"
Con tutti i vari impegni me lo ero scordata, mi era venuta l'idea di studiare ora ma ero esausta e volevo solo dormire.

"Hermione" dissi prima di mettermi a dormire

"Si?" rispose lei con voce assonnata, doveva essere rimasta a studiare tutta la sera

"Mi sono messa con Harry" dissi io

"Vic!" chiuse immediatamente il libro e si avvicinò a me.

"Sono così contenta per voi. Harry è da giorni che voleva dirtelo... ma scappavi sempre e temeva che non ricambiassi" spiegó lei

"oh" rimasi un po' sorpresa, non pensavo che Harry mi cercasse per dirmi questo

"Sono davvero felice" dissi io prima di chiudere gli occhi.

Vidi che Hermione aveva accennato un sorriso.

they're just guysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora