Capitolo 15

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Vita o morte

Presi di mira il padre di Akame. Zulema, intanto, ne aveva già fatto fuori parecchi, almeno una trentina, con il fucile d'assalto.
-Cazzo Bionda, ne stanno venendo altri!
-Sono veramente troppi! Usa questo!
-Un fucile anticarro!
Sparammo insieme.
Al 3: fuoco!
1..
2..
Fuoco!!!!
Con due missili, ne avevamo fatti fuori in centinaia.
-Bene così!
-Facciamoli fuori tutti cazzo!
-Usiamo anche le granate, quando si avvicinano troppo!
-Usiamo la mitragliatrice!
-Bell'idea Bionda!

Ci avvicinammo con la mitragliatrice, per far fuori quelli rimasti.
Erano moltissimi, ma avevamo così tanti proiettili da riempire le loro bare di piombo.

Migliaia di cadaveri, ammassati uno sull'altro, che bagnavano la spiaggia con il loro sangue .

Avevo riempito di proiettili l'ultimo rimasto, ma dopo un po' persi i sensi, cadendo per terra.
Un proiettile mi aveva colpito vicino al cuore.

- MACA !!!!

Urlò Zulema, vedendomi piena di sangue.
Dopo un po' mi risvegliai, sul letto.
-Conosco un medico, un mio amico..cazzo che dolore!
-Non ti affaticare Maca!
-Ora lo chiamo.

Il medico, vedendo il mio numero, rispose subito.

-Maca?
-No, sono una sua amica, vieni a casa, ha una ferita d'arma da fuoco!
-Vengo subito.

Era una corsa contro il tempo: se non arrivava subito, sapevo che avevo poco tempo da vivere.

-Hai una brutta ferita Maca!
-Ora soffrirai un po', ti devo operare per levare il proiettile, stai tranquilla!
-Ecco fatto, stai a riposo, mi raccomando.
-Si grazie!
-Domani ripasso per vedere come stai.
-Ok.
A domani.

Zulema, mi guardò, quasi in lacrime.

-Mi hai fatto preoccupare, ti ho vista priva di sensi, non voglio perderti di nuovo!
-ora sto bene, mi fa un po' male la ferita, provo a riposare un po', non ho la forza di stare sveglia.
-Sto accanto a te.
Vedendo che avevo i brividi, mi coprì avvolgendomi col suo corpo.

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