𝔻𝕠𝕟'𝕥 𝕝𝕖𝕥 𝕚𝕥 𝕓𝕣𝕖𝕒𝕜 𝕪𝕠𝕦𝕣 𝕙𝕖𝕒𝕣𝕥

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[𝔻𝕠𝕟'𝕥 𝕪𝕠𝕦 𝕝𝕖𝕥 𝕚𝕥 𝕜𝕚𝕝𝕝 𝕪𝕠𝕦

𝔼𝕧𝕖𝕟 𝕨𝕙𝕖𝕟 𝕚𝕥 𝕙𝕦𝕣𝕥𝕤 𝕝𝕚𝕜𝕖 𝕙𝕖𝕝𝕝

𝕆𝕙, 𝕨𝕙𝕒𝕥𝕖𝕧𝕖𝕣 𝕥𝕖𝕒𝕣𝕤 𝕪𝕠𝕦 𝕒𝕡𝕒𝕣𝕥

𝔻𝕠𝕟'𝕥 𝕝𝕖𝕥 𝕚𝕥 𝕓𝕣𝕖𝕒𝕜 𝕪𝕠𝕦𝕣 𝕙𝕖𝕒𝕣𝕥]

-Keiji?-
-Mmhh...-

-Keiji?-

Mi rigirai nel letto, coprendomi la testa con il piumino invernale. Forse così facendo sarei riuscito a dormire beatamente.

La voce di mio padre, però, mi giunse ugualmente alle orecchie: -Keiji, svegliati. Perfavore.-

Brontolai qualcosa di incomprensibile e mi misi a sedere, gli occhi ancora impastati per il sonno: -Che ore sono? Non è suonata la sveglia?-

-No- Sospirò mio padre -Non è suonata perché sono le sei e mezza del mattino.-

Sbadigliai, confuso ma comunque consapevole che mi aspettava un'altra mezz'ora di sonno. -Come...cosa...perché mi hai svegliato, allora?-

Mio padre lanciò una rapida occhiata alla finestra della mia camera: -C'è un tipo, qui fuori.-

Ci misi qualche istante per metabolizzare quell'informazione. E, appena lo feci, fui assalito da un terribile presentimento.

Prima ancora di controllare io stesso o di chiedere altre indicazioni, mi alzai dal letto e afferrai il cellulare.

-Oh, no...- Mormorai, leggendo la notifica sul blocco schermo.

Senza dare ulteriori spiegazioni a mio padre mi precipitai fuori dalla stanza. Superai il soggiorno correndo come un matto e raggiunsi l'ingresso.

Preso dalla fretta mi limitai ad indossare un paio di ciabatte, dimenticando che i vicini mi avrebbero visto in pigiama.

E che la temperatura esterna si aggirava attorno ai dieci gradi.

-CHE DIAMINE- Mi bloccai sull'uscio, sentendo il sangue raggelarsi nelle vene.

Faceva freddo. Faceva TANTO freddo.

Bokuto squadrò il mio pigiama a righe rosse e mostrò un'espressione esterrefatta: -E la divisa?-

Mi avvicinai al ragazzo tremando e sperando con tutto il cuore di non beccarmi una polmonite: -Che diamine ci fai qui a quest'ora?!-

Koutaro spalancò le braccia e sorrise raggiante: -Sorpresa!-

I miei muscoli si erano atrofizzati.

Non avrei saputo dire se per lo shock, per il freddo, o per impedirmi di commettere un omicidio alle sei e mezza di mattina.

-Bokuto-san. Mi sarei svegliato tra mezz'ora.-

-E io come facevo a saperlo? Ieri sera hai smesso di rispondere ai miei messaggi.-

-Perché mi sono addormentato!-

-La volta scorsa sono arrivato troppo tardi. Così ho deciso di prendermi con un po' di anticipo.-

-U-un p-po' di a-anticipo?- Balbettai, i denti che sbattevano tra di loro per il freddo -S-si p-può s-sapere a che ora t-ti sei s-svegliato?!-

Lui fece un vago gesto con la mano: -Un'ora fa, non abito molto distante da qui. Magari, ecco... la prossima volta possiamo darci un orario, però.-

Only the BraveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora