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Il sudore colava dalla sua faccia finendo silenziosamente per terra, mentre innervosito guardava le lancette dell'orologio che al giusto momento avrebbe salvato tutti o quasi dalla rovina che si sarebbe ritrovata da lì a poco.

Il piede continuava a battere per terra, gli occhi grandi e neri si guardavano intorno per poi tornare a fissare costantemente le lancette dell'orgoglio, tutti i suoi gesti si ripetevano cosciente che tra poco il piano avrebbe funzionato.

-flashback -

"mh che bravo babyboy obbediente mi sono trovato" disse compiaciuto con la sua voce roca, quasi eccitata, che sentendola involontariamente Jungkook sobbalzó.

"non guardarti attorno, con quei occhi innocenti. ti sbatterei, peccato che io non possa farlo, o almeno, non ora" disse continuando a vedere davanti a se il monitor dove un Jungkook leggermente spaventato smetteva di guardarsi attorno dando le spalle alla telecamera che come aveva capito era quella che lo filmava.

"cosa devo fare?" chiese Jungkook sussurrando per non farsi sentire aprendo sempre di più gli occhi per cercare di vedere qualcosa che non fosse la luce che usciva da sotto la porta.

"siamo frettolosi vedo,bene meglio così.
In cucina ci deve essere una porta piccola, penso dietro una mensola.
Se non è lì, in quel caso sarà in una delle enormi piastrelle del pavimento.
Appena la trovi, non devi aprirla o scatta l'allarme e sei fottuto.

Quindi devi per forza andare dietro il bancone all'entrata e vedere quale è la stanza che è fuori uso in uno dei piani superiori, quella è la stanza dove mettono le chiavi che apriranno le porte che dovrai trovare, io non posso aiutarti o mi riconoscerebbero.

Appena trovata la stanza chiamami,
m i r a c c o m a n d o io ti guardo sempre ricordatelo. " disse riattaccando senza lasciare a Jungkook il tempo di dire la sua,come se potesse.

Così senza esitare, furtivo si avvicinava al bancone trovandosi davanti il computer accesso con una tabella di stanze occupate e di risultato i soldi ottenuti.

La stanza 180 pareva quella vuota, l'unica in rosso, disoccupata da molto riguardo ciò che dicevano i dati della tabella.

E sempre riguardo ai dati, la stanzia n°180 era l'unica al piano superiore dopo una serie di stanze usate come dei piccoli garage.

Più deciso di prima,spende la luce della torcia e si avviò nell'ascensore che con un "drin" rieccheggiato leggermente nei corridoi lo impaurí.








Cosciente che la sicurezza non lo stesse guardando attraverso le telecamere, anche se angosciato di saper di essere osservato soprattutto da qualcuno al quanto peggiore, ingoió la saliva cercando di non andare a sbattere sui muri del corridoio lungo e buio.

Testó con mano i muri, con passi insicuri e occhi aperti che provavano a focalizzarsi cercava di trovare la stanza in questione abbassando le maniglie di ogni porta li capitasse a tiro.

Dopo continui suoni di porte bloccate da lucchetti, il rumore di una vecchia porta, che solo dopo aver spinto la maniglia si aprí del tutto, rieccheggiava per il corridoi.

Subito strinse i denti e chiuse gli occhi sperando che non lo avessero scoperto,a punta di piedi ancora nudi e abituati al freddo si inoltró nella stanza chiudendola piu silenziosamente possibile alle sue spalle.

Camminava senza sapere dove andare, fino a quando non sentì il cambiamento di temperatura sotto i suoi piedi diventare come ruvido e meno freddo.

Sussultó accendendo nell'immediato la torcia del telefono,strizzando gli occhi per il cambiamento di luci sussurrò un "wow" sorpreso di aver trovato un mazzo di soldi sparso a terra e un'infinità di chiavi di diverse dimensioni a terra.

Senza sapere dove mettere mano, decise di chiamare la mente di chissà quale piano malsano.

Il secondo squillo veniva prodotto dal telefono facendone partire un terzo prima che la persona dall'altro lato rispondesse.

"sono arrivato nel posto, solo non so quale sia la chiave da prendere. Sai, qui il tappeto è fatto di chiavi più che di materiale apposito che lo componga¡" sussurrò quasi volendo urlarli addosso.

"Ehy calmino babyboy, ad educarti ti insegnerò la prossima volta. ora voglio che trovi quella chiave, anche perché non è difficile. Se ti guardi bene attorno dovresti trovare una cattedra e nei cassetti la chiave, se non c'è il mio piano sarà inutile." disse con voce tranquilla, quasi faceva saltare i nervi a Jungkook che al contrario era imbottito di ansia.

" e se dovesse andare tutto bene, dietro quella porta cosa ci sarebbe? "

" documenti, soldi

e benzina.. "

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