No, Non Sono Una Maga

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Caro diario,
Benvenuto in un altro pezzo della mia storia difficile.
Ormai era passato più di un mese e mi ero ambientata, anche se ogni volta che gli altri si accorgevano di me si allontanavano perché credevano che fossi una strega o una maga.
Sono una lettrice ragazzi, solo questo.
Che è già tanto che io sia riuscita a leggere quei libri visto che qualsiasi altro libro non sarei riuscita a leggere nemmeno il titolo.
Beh, lasciando perdere i miei problemi, Avevo fatto l'abitudine all'esistenza di questo mondo che per anni era presente solo nella mia testa, i miei genitori non sapevo che fine avevano fatto ma stando al libro, d'inverno dovrei riuscire a ricongiungemi con loro.

Mi svegliai con un baccano.
Ero ancora una semidea non riconosciuta quindi stavo nella capanna di Ermes.
Alloggiavo in un letto a castello, sotto di me c'era Cecil che continuava a far tremare il letto.

-cosa diamine fai? -

Chiedo sporgendomi dal letto e lui mi guarda spaventato, aveva addosso due magliette e i capelli ancora arruffati dalla notte.

-pulizie! Oggi è il giorno di pulizia-

Dice lui indaffarato.
Il mio spazio era poco quindi riuscí a mettere tutto apposto quasi subito.
Scesi a cambiarmi.
Mi misi la maglietta del campo che mi avevano dato e la gonna nera (purtroppo avevo pochi vestiti) e quei diavolo di stivaletti, una volta che faccio felice mia madre mettendo dei vestiti presi da lei, ed ecco che mi trovo a scappare da Tom la Nuvola.
Scendo a far colazione.
In quel momento vidi un viso famigliare, ma non capivo chi fosse perciò continuai a mangiare la mia colazione.

-sono arrivati-

Dice Travis e i gemelli si siedono di fianco a me.

-chi di preciso? -

Chiedo bevendo il mio succo all'ananas

-penso che parli di noi-

Dice un ragazzo davanti a noi, ti prego uccidimi per quello che sto per fare.
Vidi un ragazzo con i capelli neri e gli occhi blu, come se l'oceano fosse nei suoi occhi.
Indossava la maglietta arancione del campo e una collanina piena di perle dipinte, mi guardava sorridente.
Ovviamente, gli sputai il succo in faccia.
Sisi, potete applaudirmi.

-oddei, Rubino-

Dice Travis facendomi spostare visto che continuavo a tossire come una scema.
Intanto Percy mi guardava sorpreso.

-PERCY! -

Urla una biondina, riccia.
Annebeth Chase
La cosa che non mi sorprese affatto è che Percy non era bagnato, per niente.
Poteri di Poseidone.

-non morire, sei ancora giovane-

Dice Connor dandomi leggeri colpetti sulla schiena.

-sto.. Bene-

Dico riprendendomi

-hei, ragazzina-

Dice Annabeth venendomi incontro

-calmati -

Dice Percy prendendo il polso della sua ragazza.

-sono proprio sfigata-

Dico colpendomi sulla fonte

-si, sei sfortunata-

Dice Travis ridendo

-hei Annabeth, calmina-

Dice Connor ridendo e la biondina mi scocca un ultimo sguardo irritato per poi sorriderci.

-chi sei? -

Chiede Percy guardandomi

-la maga-

Rubino Rosso E Gli Eroi Dell'Olimpo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora