Missione Fallita

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Caro diario,
Si lo so, sono una sciocca e stupida ragazzina.
Mi ero diretta verso la baia, fuori dal campo per cambiarmi con dei vestiti più decenti.
Avevo preso una felpa enorme lilla e dei pantaloncini di jeans, mi lego il capelli con una coda ed aspetto.
Non avevo un arma.
Non avevo una meta.
Non avevo speranze.
Avevo solo una gran voglia di scappare e piangere.
Per il nervosismo diedi un calcio ad un albero.
Scelta sbagliata.

-ohi, il mio piede-

Dico dolorante.

-RUBY-

Sento chiamare da lontano, una parte di me voleva andargli incontro, dirgli che era tutto uno scherzo e che voglio sentirmi al sicuro con loro.
Ma non potevo, loro non mi accettavano, io non mi accettavo.
Era rischioso restare lì, perciò iniziai a correre finché non arrivai sulla strada.
Chiamai un taxi e mi dirigo verso la mia vecchia casa.
Era lì come sempre, bianca e raggiante, bella e sicura.
Vado davanti alla porta e ci rimango per qualche minuto.
Quando sento un rumore dalla finestra e mi avvicino per capire cosa fosse.

-ALYSSA-

Urla Louis

-RAGAZZI! NON DISTRUGGETEMI LA CASA-

Urla mia madre

-vattene, scemo-

Urla Alyssa correndo

-amore, lhai trovata? -

Chiede mia madre venendo incontro a mio padre.

-no, purtroppo... è scomparsa, ufficialmente -

Dice Mio padre

-cosa facciamo? I ragazzi le erano legati -

-lo so, ma tornerà, ne sono sicuro -

Dice mio padre, ero super felice! Loro si ricordavano di me, mi stavano aspettando ed erano disposti a proteggermi.
Stavo andando verso la porta, quando..

-È TORNATA -

Urla Alyssa

-oh cavolo, Ruby -

Urla mio padre correndo verso la porta.
Non cero io, allora chi c'era?

-quante volte ti ho detto che non devi andartene via? -

Dice mia madre prendendo un labrador in braccio.
Aspetta, mi aveva sostituito con un cane? .
Andai arrabbiata verso la porta e suonai.

-oh...buongiorno, no non vogliamo i biscotti -

Dice Alyssa squadrandomi

-non mi conosci? -

Chiedo ferita e mia madre la affianca

-scusa ragazzina, se abbiamo disturbato, ma abbiamo trovato il nostro cucciolo-

Dice lei

-non avete perso nessuno? -

Chiedo e le due si guardano stranite.

-scusate-

Dico entrando, tutti mi guardarono spaventati, ma io corsi verso la mia camera.
Appena mi trovai davanti alla porta notai che all'interno non c'erano le mie cose, era diventata la cuccia del cane

-Hei! Non puoi entrare così in casa di altri-

Dice Louis spingerndomi giù.

-siete... Siete i Red? -

Chiedo spaventata mentre Lou mi buttava fuori dalla porta.

-no, siamo i Willson -

Dice mio padre sbattendomi la porta in faccia.
Willson?perche?

-era tutto un gioco della foschia -

Dice la donna che avevo visto nel bosco

-ecate-

Dico e lei sorride

-ti ho detto di chiamarmi, madre-

Dice lei

-basta segreti! Perché la mia famiglia non sa che io esisto? -

Urlo e lei mi sorride amorevolmente.

-perché loro non ti hanno mai incontrato, loro sono i Willson, la tua ex famiglia non è mai esistita -

Dice Ecate con tutta la calma del mondo

-allora chi sono Red? -

Chiedo

-la tua famiglia biologica -

Dice la dea

-sono morti -

Dico e lei ride

-ma io sono ancora viva -

-Tu non sei mia madre-

- stanne certa piccola, io sono tua madre-

-lasciami in pace-

Dico correndo

-usa le tue abilità, piccola, torna al campo ed allenati, sei una semidea potente -

Dice Ecate ma ormai correvo.

-io non voglio essere potente, voglio solo una famiglia -

Dico piangendo

Rubino Rosso E Gli Eroi Dell'Olimpo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora