Capitolo 7

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C'è fermento, in casa, dall'inizio della settimana.

Si muovono tutti come se stessero camminando su cocci di vetro, nessuno sembra sapere realmente il perché, ma Draco scopre presto che se Potter è nervoso, lo sono più o meno tutti, inconsapevolmente.

Non sa cosa sta succedendo, ma è sua intenzione scoprire perché la Granger se ne sta rinchiusa in una stanza, ogni giorno, per ore, con Potter, la Piattola, Paciock e George Weasley.

Riesce a incrociarla da sola una sera, dopo cena.

Se ne sta seduta in un piccolo salotto azzurro quasi sempre vuoto e i suoi occhi fissano un punto impreciso, Draco potrebbe giurare di sentire gli ingranaggi del suo cervello.

Si schiarisce la voce per attirare la sua attenzione e lei gli sorride, un sorriso talmente tirato da renderla meno carina.

-Che succede?- le domanda schietto

Lei inspira bruscamente, per poi ridere nervosamente.

-Di che parli?-

-Non trattarmi come un idiota, Granger- sputa velenoso sedendosi sulla poltrona davanti a lei -voglio sapere cosa sta succedendo-

Sembra pensarci su, il fuoco scoppietta accanto a loro.

-Circa tre mesi fa, nell'ultimo scontro che abbiamo avuto con i Mangiamorte sono scomparsi alcuni di noi. Dapprima li abbiamo creduti morti, ma un informatore di George ha giurato di averli visti nelle segrete del Ministero- si passa, stanca, una mano sugli occhi

-Quindi state andando a salvarli- ipotizza ridendo istericamente -è un suicidio, siete dannatamente fuori di testa-

-Non possiamo lasciarli lì- replica lei con fervore

-Probabilmente è una trappola, lo sai meglio di me-

Lei annuisce, come chi sa già a cosa andrà incontro.

-Chi andrà?- lei scuote il capo -chi andrà, Granger?-

-Io, Harry, George e Neville-

Scoppia in una risata incontrollabile.

-L'Eroina del Mondo Magico, chi altro potrebbe rischiare la propria vita in una missione così idiota?-

Lei non risponde, mentre nella mente di Draco passano mille informazioni.

-Hai una figlia, Granger, vuoi lasciarla completamente orfana?-

Si infervora, il viso le diventa rossa e si alza in piedi, risultando minacciosa nonostante la sua scarsa altezza.

-Non lascerò mia figlia da sola! E' l'ultima cosa che voglio! Ma sicuramente per lei voglio un mondo migliore, dove non sia schiava di nessuno e non rischi la vita in ogni angolo!- fa una pausa, un singhiozzo disperato -Ci penso ogni giorno, mi tremano le ginocchia quando la vedo avvicinarsi alle mura o quando non sento la sua voce per troppo tempo. Penso alle peggior ipotesi. Sai cosa succederebbe se la catturassero, Draco, lo sai?-

Lo guarda con gli occhi lucidi.

-Abusano di bambini di ogni età, li fanno schiavi, li picchiano e nelle migliori ipotesi li uccidono, altrimenti li soggiogano trasformandoli in oggetti sessuali su cui scaricare la rabbia che hanno in corpo. Non posso permetterlo...non posso.

E' una bambina e si merita un futuro, anche se sua madre non dovesse farne parte.-

Draco ha un macigno sullo stomaco e un nodo alla gola che gli impedisce anche di respirare. Pensa a quella bambina, così felice e spensierata e la immagina schiava di un uomo schifoso che fa di lei ciò che vuole, la immagina mentre piange perché vuole la mamma.

Gli viene da vomitare.

E' costretto a respirare profondamente più volte mentre la testa gli gira dolorosamente.

Ha davvero pensato di far parte di tutto ciò?

-Potreste andarvene, partire, in qualche località lontana, sareste al sicuro- mormora

Lei si siede e Draco si avvicina, si china davanti a lei, come se il suo corpo fosse comandato da qualcun altro.

Lei lo guarda e lui si avvicina fino a sentire il suo respiro sul viso.

-Sii egoista Granger- le sussurra

-Non posso- dice lei di rimando

Allunga una mano fino a sfiorarle il viso con i polpastrelli.

La pelle è liscia al tatto, umida, per le lacrime, e calda.

La fronte di Hermione è poggiata sulla sua, ormai, e le labbra si sfiorano appena.

L'attrazione è palpabile.

-Sii egoista, Hermione- ripete

Un leggero lamento e le mani di lei intorno al suo viso.

-Non posso Draco, non posso-

Si scosta, con la mente annebbiata dalla rabbia e dal profumo dei suoi capelli.

-Quando partirete?-

-Domani mattina all'alba- risponde mentre si stringe il maglione intorno al corpo e si avvia alla porta

Torna indietro, come scottata e si blocca davanti a lui

-Mabèl ti vuole bene, se non dovessi tornare...- tentenna

-Sappiamo entrambi che lo farai, sei o non sei la Strega più intelligente della nostra generazione?-

Il suo sorriso lo gratifica per la stupida battuta.

-Ma se non dovessi...-

Lo sa, lui, dove vuole andare a parare e lo sa anche lei, quale sarà la risposta di lui.

-Farò del mio meglio-

Si alza sulle punte e gli lascia un bacio sulla guancia, leggero come un battito d'ali di una farfalla.

Draco sente bruciare il corpo mentre ogni tipo di emozione si agita dentro di lui.

La vede scomparire su per le scale e smette di respirare.


La mattina seguente Draco è svegliato dall'urlo straziante di Molly Weasley.

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