mi sono rotta di scrivere i titoli con i font belli- CMQ CAPITOLO

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Ok uh-
Riguardando il mio modo di scrivere-
Fa cagare al catso.
QUINDI LO CAMBIO-

In poche parole i nuovi capitoli saranno strutturati così:

"..." per i discorsi/ T/n sta parlando
<...> per i pensieri/ discorsi fatti nella mente

Semplice ma migliore-
OK ORA VAI CON IL CAPITOLO

P.s.
Ora farò anche dei riassunti ad inizio capitolo giusto per riassumere il capitolo precendente e i momenti importanti in modo che nessuno li dimentichi.
Lo faccio anche per allungare i capitol- COUGH COUGH-
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Riassunto●

La sfida proposta da Kim Taehyung, il proprietario di quella casa/villa maledetta, continua. T/n per i primi minuti se l'è cavata abbastanza benino. Tutti e 2 sono sullo stesso piano dell'edificio. Il piano di T/n è quello di trovare la cucina per poi dirigersi verso il dormitorio per chedere informazioni a Cooky. Dopo di che cercare la camera di Taehyung. Ma c'è qualcosa che la ferma, qualcosa che lei conosce. Una voce, molto familiare a lei. Lei riconoscendola, capisce di chi è. È la voce del suo caro fratello perso da anni, forse sarà stato rapito anche lui? Forse è solo un'allucinazione? Oppure è solo uno degli scherzi della mente di T/n?

●Capitolo●

Devo scoprirlo.
Devo scoprire se lo ha rapito..se è stato tutto questo tempo rinchiuso qua dentro.

-flashback: 15 anni fa-

T/n: "Hey, hey! Mettimi giù!"
Nam: "Nono! Prima dammi un abbraccio e ti lascio~"

Feci un broncio nonostante io fossi sulla spalla di mio fratello.
Lui mi mise a terra e mi tenne per la vita, non lasciandomi andare.
Vide il mio piccolo broncio e lui fece lo stesso.

<Aish...è il mio punto debole..resisti T/n resisti..>

T/n: "Dai s-smettila.."

Lui continuò a stare con il suo broncio e fece gli occhi dolci (COME SE NON LI AVESSE GIÀ QUEL PICCOLETTO), facendomi perdere ogni speranza.
Gli saltai addosso, abbracciandolo e stringendolo a me.

Non mi sono mai piaciuti gli abbracci, tranne, ovviamente, quelli di mio fratello Namjoon.

Non li accettavo da nessuno, nemmeno dai miei genitori.
Sin da bambina ero solare ed amichevole, finchè la gente iniziò a bullizzarmi.
All'inizio ero forte, non mi lasciavo scoraggiare dalle loro critiche.

Ma il tutto continuò, uccidendomi pian piano.

Non volevo, e non avevo il coraggio di parlarne con nessuno..pensavo sempre che nessuno mi avrebbe capito.
Ma poi un giorno lui, il mio gentile fratellone, mi disse una frase che non potrò mai dimenticare.

"..T/n dimmi tutto."

Lo aveva capito.
Aveva capito tutto quello che mi stava succedendo.
Quel -dimmi tutto- detto in modo chiaro e freddo, nel mio cuore sembrarono le parole più dolci che io abbia mai sentito.

È da lì, che gli raccontai tutto, che mostrai la vera me.
Ed è da lì, che lui rimase con me.
Mi aiutò, mi difese, mi abbracciò, mi consolò.
Ed è da lì, che non smisi mai di sorridere.

Finchè..

-flashback: 5 mesi dopo-

Io e lui ormai eravamo andati a vivere da soli.
I miei genitori stavano avendo problemi a sfamare tutti e per aiutarli io e lui (Namjoon 23 anni, T/n 14) andammo a vivere in una nuova casa.

Lui lavorava come insegnante di inglese ad una scuola molto importante della nostra città, il che, essendo una scuola importante, lo pagò molto.

Io invece continuavo i miei studi liberamente, qualche volta chiedendo aiuti al Mister 148 di IQ che mi aiutava facendomi ridere allo stesso momento.

𝑰𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂𝒕𝒊𝒐𝒏 𝑨𝒏𝒅 𝑹𝒆𝒂𝒍𝒊𝒕𝒚 | ᵏⁱᵐ ᵗᵃᵉʰʸᵘⁿᵍ༄ʳᵉᵃᵈᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora