Capitolo 13

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Il suono di una gola schiarirsi si fece sentire alle spalle della ragazza dai lunghi capelli rossi. Livia si voltò di scatto restando sorpresa davanti al viso dell'angelo. Quasi sentendosi in colpa.


Nicholas ruotò gli occhi nel vedere la figura del moro.

Julian, senza troppe moine, guardò fermamente Livia negli occhi e la ragazza si sentì quasi soggiogata dallo sguardo magnetico di lui. Si sentì leggera e in un certo senso in pace. Tutto lo spazio circostante iniziò lentamente a rallentare. Le voci delle persone gradualmente si attenuarono e allo stesso modo i loro movimenti iniziarono ad arrestarsi. Tutto eccetto i due interlocutori.

‹‹Oh, ma guarda un po' chi si vede, ambasciatornon porta pena›› si decise a parlare Nicholas non appena Livia finì in quella specie di trance. Osservò il viso della ragazza ‒ che immobile guardava davanti a sé assente ‒ con un classico sorriso arrogante. Portò l'indice ad accarezzarle appena la guancia ‹‹Vedo che i tuoi poteri sono come al solito molto... persuasivi›› aggiunse con voce bassa e divertita ‹‹Anche se sappiamo entrambi che in fatto di persuasione nessuno›› e calcò l'ultima parola ‹‹Può battermi››.

L'angelo si portò alle labbra la stecca che teneva tra le dita guardando di sottecchi il biondo che aveva appoggiato i propri avambracci al bancone dietro di sé, assumendo una posa rilassata. Non aveva molto tempo a disposizione, perciò avrebbe dovuto portare Livia a casa mentre era ancora sotto l'effetto dei propri poteri.

‹‹Nicholas...›› disse quasi con tono di scherno e buttando fuori il fumo dalle labbra, al contrario di Raphael aveva un ottimo controllo di sé stesso ‹‹Se pensi di provocarmi con così poco, beh dovrai fare di meglio, ma sinceramente questa sera non ho voglia di giocare con te. Sai devo riportare la ragazza a casa››.

‹‹Non metterti in mezzo a cose che non ti riguardano›› disse Nicholas avvicinandosi al moro.

‹‹Togliti dalla testa qualsiasi cosa tu abbia o...›› e portò lo sguardo serio agli occhi chiari del ragazzo ‹‹Abbiate architettato››.

‹‹Beh, come mi aspettavo da un ex Cherubino, non sei tanto facile da ingannare›› sorrise sfacciato Nicholas e mettendosi dritto si avvicinò sovrastando di qualche centimetro il ragazzo ‹‹Ti sorprenderò››.

‹‹Ho solo un avvertimento da darti Nicholas...›› si avvicinò anch'esso facendo fuoriuscire del fumo dalle labbra ‹‹Per il tuo bene, ti consiglio di starle lontano›› aggiunse per poi aprire in una frazione di secondi le grandi ali e scomparire portando con sé Livia.

Non appena Livia sbatté le palpebre si svegliò da quella specie di trance ritrovandosi davanti al vialetto di casa. Frastornata si guardò intorno per poi rivolgersi bruscamente al ragazzo.

‹‹Julian, che diavolo? Cosa ci facciamo a... casa mia!›› disse la ragazza dopo aver riconosciuto subito l'abitazione.

‹‹Ti ho fatto un favore, era ora che tornassi a casa›› disse mentre si accingeva ad accendere una nuova sigaretta con un tono stranamente serio, per il ragazzo. Al che la rossa scoppiò a ridere scuotendo la testa incredula.

‹‹Ti senti? Sono abbastanza adulta da sapere quando è l'ora di tornare a casa e... Elaine! Elaine è rimasta lì... e Nicholas!››.

Il moro portò due dita ai lati del setto nasale facendo un sospiro ‹‹Ci ho pensato io ad Elaine e per quanto riguarda lui, non dovresti preoccuparti›› e apri nuovamente gli occhi osservandola ‹‹Anzi a dire la verità non dovrebbe proprio importarti niente, mi sembrava avessi capito›› e inspirò nuovamente dalla stecca.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 06, 2022 ⏰

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