Capitolo 8

19 3 0
                                    

ATTENZIONE: Per motivi affini alla trama abbiamo utilizzato parte della spiegazione sugli angeli caduti nel film Fallen, abbiamo scritto la spiegazione così com'era ma abbiamo aggiunto anche qualcosa del nostro.


Quel bacio lasciò la ragazza completamente disorientata. Fu un bacio caldo e lento. Le labbra del ragazzo erano esattamente come se l'era immaginate, dolci e dal tocco morbido. Livia abbassò lentamente lo sguardo lasciando sulle labbra un sorriso lì dove poco prima si erano posate quelle del tenebroso ragazzo. Passarono alcuni secondi ‹‹Forse è meglio... se vai›› disse Livia e Raphael avvicinò la sua mano al di lei portando una ciocca di capelli dietro al suo orecchio

‹‹Perché? Ti ho turbata così tanto?›› ed eccolo lì, era tornato ad essere esattamente lo stesso arrogante di sempre.

Livia lo fissò negli occhi e poco dopo uscì dalla posizione in cui il ragazzo l'aveva bloccata poco prima vicino al muro camminando verso il centro della stanza ‹‹Non è questo... è che non rispondo di me stessa ed è meglio se vai via...›› fece una pausa osservando il moro di fronte a lei che la scrutava cercando di carpire qualcosa dalle sue emozioni.

‹‹A dire la verità non mi sento neanche bene, ho mal di testa e...›› ricominciò lei ma il ragazzo la interruppe freddamente ‹‹Come vuoi, ma non parlare più con lui›› disse dirigendosi verso la porta.

‹‹Cosa intendi? Perché?›› chiese lei sbattendo più volte le palpebre. La testa le faceva ancora male a causa dell'alcool, e pensò tra sé e sé, se fosse opportuno prendere qualche medicina per alleviare i dolori o fare alla vecchia maniera e farci su una dormita. Nel frattempo, gli corse dietro per bloccarlo.

Raphael alle parole di lei si fermò davanti alla porta, avvicinandosi a Livia nuovamente ‹‹Perché... lui non è come... lui è diverso da me.›› espirò con voce tesa e puntò il proprio sguardo in quello della ragazza dagli occhi chiari che lo fissavano ‹‹Lui è...›› strinse i pugni lungo i propri fianchi ‹‹Non importa›› disse guardandola senza emozioni.

‹‹Sì invece! Diamine. Non puoi sempre sviare il discorso...›› disse lei ormai esasperata dal suo comportamento così criptico ed enigmatico.

Raphael la osservò nuovamente pensando che forse avrebbe fatto bene a dirle in parte la verità, magari l'avrebbe fatta calmare e visto il suo stato forse la mattina seguente non avrebbe neppure ricordato questa loro conversazione ‹‹Bene se sei così determinata a voler sapere... Ti racconterò una storia... ma prima è meglio se ti prepari una tazza di tè›› disse per poi, quasi come se fosse a casa sua, avviarsi verso la stanza della ragazza. Non appena Oliver lo vide si nascose velocemente sotto il letto intimorito dalla figura di Raphael, mentre quest'ultimo si sedette sulla poltrona posizionata vicino alla finestra. Dopo una decina di minuti con la tazza calda piena dello scuro liquido, Livia si sedette sul suo letto osservando l'angelo aspettando che iniziasse a parlare.

‹‹Noi angeli caduti viviamo in una specie di Limbo›› iniziò e subito bloccò la ragazza prima che possa aprire bocca intuendo la sua domanda e senza neanche sentirla la anticipò ‹‹in caso tu te lo stia chiedendo, no, il limbo non fa parte né dell'Inferno e né del Paradiso, è un'altra dimensione collegata al Paradiso, alla Terra e all'Inferno... e no, non siamo nella Divina Commedia›› disse interrompendo di nuovo la ragazza prima che potesse fare un'altra domanda sciocca, mentre lei metteva su un broncio indispettita ‹‹Hai un minimo studiato religione, suppongo?›› chiese il moro.

‹‹Beh, si›› annuì le prendendo un sorso dalla bevanda calda sentendo la sua mente farsi un po' più sveglia.

‹‹Bene, non dovrebbe essere troppo difficile allora... cercherò di essere il più breve possibile... Penso tu sappia della ribellione di Lucifero verso Dio.›› chiese aspettando un cenno della rossa per poi continuare ‹‹Ogni angelo indipendentemente dal grado d'importanza prese parte a quella battaglia. Fu una battaglia molto cruenta e da entrambe le fazioni ci furono diversi caduti in battaglia...›› fece una breve pausa rivivendo in un certo senso quello che stava raccontando. I suoi occhi erano come fissi sulle sue mani unite, ma la sua mente era come oltre quella dimensione concreta. Nella sua testa diverse immagini della battaglia si sovrapposero ‹‹Ma alla fine a scacciare Lucifero dal paradiso fu l'Arcangelo Michele, che lo fece precipitare insieme ai suoi seguaci e vennero relegati all'inferno.›› il proprio sguardo perso nel vuoto mentre pronunciava quelle parole ‹‹Coloro rimasti fedeli, rimasero in paradiso-››

Write Me What You Truly Desire...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora