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Il ragazzo furioso, a quelle parole, fece per sferrare un altro colpo più forte ma fu fermato dalla voce di Livia. Più in là, si sentirono i passi della ragazza che percorreva il corridoio seguiti da altrettanti passi, più pesanti, segno che non era da sola.
Prima dell'arrivo della rossa i due ragazzi e Nicholas sparirono. Raphael si appoggiò con la schiena al muro vicino piegandosi su sé stesso riprendendo fiato.
‹‹Oh, mio dio Raphael›› Livia corse nella sua direzione non appena vide la figura del ragazzo ‹‹Cosa... che ti è successo? Chi è stato?›› disse portando le mani sul viso del moro guardandolo da vicino, osservando con stupore e orrore le pessime condizioni di lui. Julian arrivò poco dopo, avvicinandosi ai due offrendo una mano all'angelo senza dire nulla. Quest'ultimo si alzò cercando di tenersi in piedi, recuperando lentamente le forze. Con la manica della propria maglia iniziò a pulire il volto sporco del suo stesso sangue.
‹‹Mi dici cosa è successo? Chi è stato?›› disse Livia osservando la figura del ragazzo, la maglia bianca con il logo degli Yankees era macchiata del suo stesso sangue sul colletto.
‹‹Se avessi saputo che le avresti prese, ti avrei dato una mano amico›› aggiunse Julian.
‹‹Che vuol dire? Mi volete dire cosa diavolo succede›› ripeté la rossa alzando la voce guardando entrambi come per rimproverarli attendendo una risposta, ma Julian portò il suo sguardo altrove e Raphael portò la sua mano ad asciugare il sangue poco sotto la sua bocca, segno che entrambi non avevano intenzione di parlare.
‹‹Non mi crederesti neppure se te lo dicessi dolcezza›› disse Julian, rompendo il silenzio, quasi divertito dalla situazione.
‹‹Julian›› commentò l'altra figura maschile come per rimproverarlo.
Ma l'angelo continuò ‹‹Diciamo che il tuo amico non è stato poi così gentile›› Livia guardò Julian in un primo momento non capendo a chi si riferisse.
La voce alta di Raphael lo riprese nuovamente ‹‹Julian›› più ferma e decisa, questa volta quasi per zittirlo.
Seguì qualche istante di silenzio e gli occhi della rossa osservarono i visi di entrambi i ragazzi lì in piedi realizzando in quel momento di chi stavano parlando ‹‹Vuoi dire... che è stato Nicholas?›› disse lei con voce bassa per poi corrugare la fronte confusa ‹‹Ma... perché avrebbe dovuto farlo e poi non mi è sembrato il tipo, lui è... gentile non vedo perché...›› prima di terminare le continue parole che aveva tirato fuori a favore del ragazzo biondo, Livia fu interrotta dalla voce di Raphael.
‹‹Maledizione Livia›› disse facendo seguire una breve pausa per riprendere fiato ‹‹Ti avevo detto di stargli lontano e adesso-›› continuò interrompendosi dal dire altro, in un primo momento, guardandola sprezzante alla delusione che stava ricevendo ‹‹Mi spieghi cosa hai che non va? Perché diamine devi essere così testarda›› sentenziò tutto d'un fiato. Questa volta la sua voce si fece molto più dura del solito e iniziò a parlare senza fermarsi neppure di fronte al viso di lei che apparentemente restò impassibile, ma pian piano iniziò a intristirsi sempre più.
‹‹Pensavo potessi comprendere quello che ti ho detto questa mattina, che fossi più matura ma evidentemente ciò ho visto in te è stato solo un abbaglio››.
Le labbra della ragazza si schiusero leggermente a quelle frasi buttate lì, una dietro l'altra, senza darle il tempo neppure di replicare. Ma forse quel tempo sarebbe stato inutile, perché in quel momento Livia restò in silenzio facendo parlare solamente lo sguardo inerme.
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Write Me What You Truly Desire...
FantasyIniziare è sempre la parte più difficile, andare avanti, cercare di dimenticare... Tutti, o forse quasi tutti hanno dovuto ricominciare in qualche modo. Magari a causa di una storia finita male o anche dover ricominciare dopo la perdita di qualcuno...