CAPITOLO 29

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Sono stato a casa, quando era notte, i miei genitori sono andati a dormire, io no, sembra quasi che quando tutti vanno a dormire, io non nè ho voglia, ma sono stato fuori nel mio giardino a pensare ai bei ricordi; avevo preso un audio, perchè volevo registrare il mio periodo difficile; e spero che un giorno...qualcuno lo ascolti.
Ho comimciato a registrare dicendo : " Ragazzi, io sono Nicolas, oggi è il giorno 24, senza i miei amici, che hanno rischiato la vita per causa mia, e ho perso uno per colpa mia, Euds è stato un bravo amico e non lo dimenticherò mai, io ho visitato solo la scuola dove andavo e pure al campo abbandonato dove io e miei amici, continuavamo a fare dei piani, per i nostri pensieri, almeno spero di liberare al più presto i miei amici, essere isolati è troppo stressante, fa rendere depressi e tristi le persone, e cominciano a fare cose che non dovrebbero fare, come suicidarsi; ma cerco ancora di resistere e fare qualcosa per gli altri. Anche se...ho deciso da nove anni cosa volevo fare da grande, ho capito che le risate...sono difficili in periodi come questi, spero che tutto quanto vada per il meglio, la vita è difficile lo so, piena di problemi, pieni di sacrifici e piene di scelte difficili; ma niente dura per sempre. E sai, cari amici miei, io so che quando comincierò ad dormentarmi...è come se vi sto sognando, ci sarete sempre voi; sempre tu Euds e sempre io ". Io ho cominciato a sdraiarmi sul prato con una coperta, e dopo essermi sdraiato, ho tenuto un pò aperti gli occhi tristi con la bocca spalancata, e mi sono addormentato; chiudendo gli occhi. Ma non mi ero addormentato del tutto, ho sentito dei passi leggeri sul prato, ed era Marie-Edwige, che mi coprì per bene la coperta, e mi guardò molto dispiacuta, arrivò una soffiata di vento che mosse i nostri capelli, lei mi girò al centro con quella postura che avevo io, dopo che mi ha guardato con l'aria triste, lei abbassò la testa e si girò verso casa sua; sono sicuro che mi aveva visto dalla finestra. Io dormivo con la bocca ancora aperta, e sognavo come io dissi nell'audio; tutto il tempo nella tristezza.
Poi ho sentito, altri passi ho aperto gli occhi molto poco, e ho visto dei passi di quattro ragazzi della mia età; mi hanno afferrato e mi hanno portato sopra ad un camion.
Mi sono risvegliato poco dopo, e ho visto che il camion; c'erano addirittura seduti nel cofano ( dove c'ero anch'io ) non solo Marie-Edwige ma anche, gli amici che ho conosciuto all'Hotel del mare; c'era Isabelle che l'ho finalmente rivista.
" Dove mi trovo ? " ho domandato con agitazione a Marie-Edwige.
" Sei in un camion di trasporto, ho sentito la tua audio dalla finestra; in poche parole ho visto tutto ". mi ha risposto.
" Ecco, lo sapevo; Isabelle ? ragazzi ? noi...sono più di nove anni che non ci vediamo ".
" undic'anni, due anni in più; è bello rivederti " mi ha risposto gentilmente Isabelle.
" Avete ancora le vostre abitudini ? " ho chiesto in modo ironico.
" Cosa ? " ha domandato con aspetto brontolo Côme, lui guidava il volante.
" Tipo, il pagnucolone, il mangiatutto; il brontole e l'altro è incoprensibile ".
E tutti mi hanno guidato perplessi, e ho detto : " che c'è ? "; e Marie-Edwige ha cominciato a discutere con Isabelle :
" Dovresti dire tu a Nicolas che ci hai chiamato ". ha risposto sarcasticamente Isabelle.
" Dillo tu, tanto non vorrei neanche ricordarmi di chi ha scritto quella lettera ".
" Quale lettera ? ".
" Quella lettera ! Quella dove hai detto a Nicolas che volevi sposarlo ".
" Che te nè importa ?! Nicolas sembra avere moglie e fidanzata confuse; una follia ! ".
" Ma tu sei propio strana e...".
" Ragazze ! Ragazze ! a me basta che faccio qualcosa da grande, sposarsi ci pensiamo dopo; e comunque voglio sapere se avete ancora quelle abitudini " le ho interrotte io.
" Nicolas..." mi ha chiamato Isabelle.
" Isabelle, ti prego; dobbiamo trovare i miei amici e che cavolo ! ". e lei mi ha fatto un segno con la faccia tosta.
" Sai, Nicolas; l'unico qui che è cambiato...è Crépin che non piange più ". mi ha risposto Côme.
" E tu che ne sai ?! " ha domandato lamentandosi  Crépin.
" Ho sempre ragione ! " ha gridato Côme brontolo.
" Ehy ragazzi ! " ci dice Marie-Edwige " Adesso, cerchiamo con Nicolas i suoi amici; e risolviamo tutti ok ? ".
" Devi tornare a casa prima che si faccia mattina Nicolas, così nessuno ci scopre " mi ha avvertito  Djodjo.
" L'avete trovati ? ". ho domandato io.
" Sì, sono in una prigione non lontano dalla città; è quella stessa prigione dove volevi prendere un gangstar ". mi ha fatto ricordare Marie-Edwige.
" Un che ? " ha domandato brontolo Côme.
" Un Gangstar, è una specie di criminale credo " ha risposto Isabelle.
" Ma che ci volevate fare ? " si è lamentato Côme.
" Per essere criminali ". ipotizza Fructueux.
" No, l'avevamo preso solo per affari nostri; per uccidere il fratellino che mi stava arrivando ". ho raccontato io.
" Come ?! Ma che gruppo eravate ?! Di assassini !? " ha risposto sconvolto brontolando Côme, si gira per tre secondi.
" Sì, ma a me non arrivava un fratellino "  ho raccontato, poi lo scoperto, ma la cosa bella; è che ho avuto una sorellina ". ho raccontato ancora io.
Tutti si sono discustati e invece Isabelle e Marie-Edwige si sono compiacute.
" Femmina ? Sul serio ? " ha domandato disgustato Djodjo.
" Se ha detto così è così " ha ragionato Fructueux.
" È una lunga storia ragazzi " ho detto io scegliendo di lasciar stare l'argomento.
" Ecco, siamo arrivati; ma si vedono i prigionieri dalle finestre in gabbia ". ha detto Côme.
" Ma quello è Geoffroy " ho risposto io guardandolo " povero, ha perso i genitori, il suo maggiordomo che è insieme a loro; e anche tutta la sua ricchezza ".
" Aspetta...ma non è quello che ha avuto i genitori morti perchè si erano suicidati, che avevano detto alla radio un mese fa ". si è ricordato Côme.
E ho pensato, a quando quella notizia con Euds l'avevo ascoltata, e poi l'auto si è ribaltata; e ho risposto a tutti : " Sì...propio così ". 
" Ok, noi, andiamo verso quella prigione e gli liberiamo; ma prima dobbiamo invertarci una soluzione ". ha organizzato Côme.
" Va bene, ma domani forse è meglio; ma ora riportatemi a casa mia per favore ". ho chiesto io.
Mi hanno riportato con il camion di merci a casa, io ho conservato la registrazione lì; e Marie-Edwige mi ha risposto : " Quello che hai detto nella radio è tutto vero ".
Ma lei è scesa con me, ed è andata velocemente a casa sua; io ho dormito dentro la mia camera.

Il Piccolo Nicolas e i suoi Amici Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora