CAPITOLO 30

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La mattina dopo essermi svegliato alle 9:31, è arrivata la mamma e aprendomi la porta della mia camera e mi ha detto : " Nicolas...ci sono Marie-Edwige e altri che conosci ".
" Ah, sì " ho risposto io.
Sono sceso di sotto con la vestaglia, e ho sentito Isabelle che ha detto il mio nome; loro erano seduti nel divano. Mi sono seduto anch'io.
" Dobbiamo farlo questa notte ". mi ha risposto Isabelle.
" Liberiamoli tutti insieme " ha consigliato Fructueux.
" Sì ma quando ? ". ha domandato in modo stupido Crépin. 
" Ma se lo ho appena detto piagnucolone ". si lamenta Isabelle.
" Avanti, non ricominciate; o finiremo nei pasticci " risponde severamente Marie-Edwige.
" Bhè, adesso che faremo ? intendo; volete fare qualcosa in proposito ? " ho chiesto io.
" No, penso " ha risposto in modo indeciso Djodjo.
" Perchè ( penso ) ? " risponde perplesso Côme.
" Forse perchè...penso " ha risposto con aria confusa l'inglese Djodjo.
" Com'è che chiameremo il nostro gruppo ? " Ha domandato Mari-Edwige.
" Gli Rinvicibli " ho risposto io.
" Gli Rinvicibili ? " Ha chiesto lei per essere più precisa.
" Sì " ho risposto rendendomi conto
" Tu che ne pensi Fructueux mangia tutto ". chiede incuriosito Côme.
" Mmh...io sono...indeciso ". ha sorriso spiritosamente Fructueux.
" Siete propio scemi come delle capre voi tre ! " ha gridato Côme a Fructueux, Djodjo e Crépin.
" Prendi questo ! " urla Fructueux e afferra un vaso di vetro e lo lancia verso Côme, ma mi sono accorto che lo ha lanciato troppo lontano, è arrivata mia madre a vedere che succede; e il vaso gli è arrivato in faccia e si frantumò in mille pezzi; mia madre cadde a terra. Marie-Edwige e Isabelle hanno coperto la bocca con le loro mani, si erano sconvolte; e ho detto a mia madre se stava bene, e lei si è alzata con le palpebre mezze chiuse, stava per svenire; e ha risposto che stava bene ed è tornata in cucina dicendo : " Ecco perchè la nostra famiglia non è mai andata avanti ".
" Ma che cosa da poppanti ". ho detto io " comunque adesso facciamo il lavoro di squadra ".
Tutti noi si sono alzati e hanno messo le mani inotorno come segno di " uno per uno e uno per tutti "; e per questo ho gridato appoggiando la mia mano sulle loro dicendo : " Uno per uno..." e tutti gridano : " E uno per tutti ! ".
Siamo andati sul nostro camion, dove mi hanno portato lontano dalla città, e siamo andati a quell'hotel sul mare; dove abbiamo incontrato Blaise; per far tornare i nostri ricordi.

Il Piccolo Nicolas e i suoi Amici Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora