4•Idris

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POV'S MESLINE
Manca solo un giorno e dovrò lasciare l'istituto di Bruxelles,questo mi mette un po' di malinconia.
Oggi andrò finalmente ad Idris,nel frattempo che starò lì al comando lascerò James così si potrà anche 'allenare' nell'essere Capo dell'istituto.
Siccome ho un po' di tempo libero,essendo solo le 9:07 del mattino, vado ad un fioraio qui vicino per prendere dei fiori.
Esco dall'Istituto e mi dirigo verso il negozio,apro la porta di 'Fiorellino'(è il nome del negozio),ma che nome è?Lasciamo stare,entro e ad accogliermi è una signora sulla sessantina,con i capelli argentei scuro legati in una cosa bassa,gli occhiali a mezza luna e un grembiule fiorato. "Buongiorno!Che posso fare per lei"chiede subito la signora,"Salve mi servirebbe un mazzo di rose rosse,uno di rose bianche e un mazzo di gigli" "Certo!" La donna successivamente si avvicina al banco dove sono esposti tutti i fiori e prepara l'ordine che ho chiesto.
Dopo devi minuti buoni si riavvia una al bancone e incarta tutti i fiori,"Ecco a lei" Pago ed esco dal negozio.

Vado verso l'istituto,quando sono abbastanza vicina all'entrata vedo una figura vestita in modo molto stravagante e con due corna? Sarà uno stregone? Mi avvicino all'uomo "Mi scusi ma lei che ci fa qui?" Domado, perché una persona dovrebbe stare qui? Di solito i mondani si tengono alla larga da questo posto perché pensano sia infestato da spettri,"Sono qui per aspettare il capo dell'istituto,che a quanto pare è uscito!Scusa tu che sei uno Shadowhunters a proposito per caso sai che fine ha fatto il capo?"
,Sicuramente avrà notato le rune che si vedono dal collo,"Certo che lo so sono proprio io! Scusi ma lei è lo stregone che mi aprirà il portale per Idris?" "Si proprio io! Ragazza ce ne hai messo di tempo! Sono qui da circa 10 minuti ad aspettarti!" "Scusi ma la fioraia era lenta!" Lo stregone alza gli occhi al cielo e apre il portale.
Appena il varco si apre lo stregone entra,io invece aspetto qualche secondo, «Pensa al luogo in cui devi andare chiaramente Mesline» mi ripeto, entro anch'io pensando ad Idris ad occhi chiusi.
Sento i piedi toccare terra così riapro gli occhi e ammiro la città in tutta la sua bellezza,dalle torri all'edificio del Clave.
Ad aspettarmi,questa volta è una donna con i capelli corvino legati in una perfetta ed elegante coda,vestita con il formale stile del Clave:elegante,ma la mia attenzione va sul bambino che si trova vicino alla donna.
Quando le due persone si accorgono della mia presenza si avvicinano entrambi,"Tu devi essere Madison,io sono Maryse Lightwood e lui-dice indicando il piccolo ragazzo- è Max Lightwood,mio figlio" "Piacere di conoscervi,entrambi" dico facendo l'occhiolino a Max che mi sorride in risposta.
Ora che ci penso... Lightwood...credo di averlo già sentito,ma non ricordo bene dove.
Dopo Maryse riprende il discorso,"Madison-" "Può chiamarmi Mesline" dico interrompendo la donna,so che è maleducazione,ma non sono abituata a farmi chiamare Madison, "Mesline, l'inquisitrice mi ha chiesto di accompagnarti dove devi andare,per conoscerci meglio siccome a New York ci incontriemo spesso" Lei lavora nell'istituto di Brooklyn?" "O no io no,ma i miei figli si Alexander,Isabelle Lightwood e Jonathan Waylamd" "Certo... Aspetti ma è una dei membri della famiglia che incontrerò dopodomani?" "Si!" Rispose quadra volta Max, "Si esatto,ma ora dimmi dove devi andare così ti accompagniamo e poi ti lasceremo la tua privacy" le dico la mia destinazione e ci dirigo lì.
Dopo svariate chiacchiere e passi arrivo al posto per cui mi ero qui: il cimitero.
Si lo so potrebbe sembrare una cosa leggermente inquietante,ma sono qui per i miei genitori e...per lei...Kay.
Entro e mi dirigo verso le lapidi dei miei genitori, Athena e Michael Sanglais,mi avvicino e lascio i due mazzi di rose ,bianche per mamma e rosse per papà,erano i loro fiori preferiti,tolgo i fiori,ormai secchi,che mesi l'ultima volta e mi inginocchio.
"Mamma... papà... Da quanto tempo eh,-dico con amarezza-sapete tra poco mi dovrò trasferirmi,di nuovo,sapete verrò trasferita a Brooklyn, tornerò nella città in cui sono nata!-dico con finto entusiasmo e con gli occhi lucidi sull'orlo di piangere- Sapete mi mancate tantissimo,vi vorrei qui anche solo per un istante,per riabbracciarvi l'ultima volta. Mi mancate..."dissi con la voce inclinata,di solito non piango,perché voglio dimostrare di essere forte,ma fingo. Mi rialzo e mi dirigo verso la tomba della mia parabatai, Katherine Smith,poso i gigli e mi inginocchio anche davanti a lei,"Ciao Kay...scusa se non sono venuta prima...Sai tra poco mi trasferisco a Brooklyn,ma questa volta senza di te...Ti ricordi quando volevamo programmare un viaggio solo io e te in Italia?Per assaggiare la pizza?E ti ricordi che quella sera alla fine ordinammo la pizza perché c'era venuta fame a parlare. Mi mancano quei momenti,-tiro su col naso- anzi mi manchi tu. E tanto perché per me non eri solo la mia migliore amica, tu eri è sei mia sorella, ti giuro che mi vendicheró su chi ti ha fatto questo,la pagherà cara. Ti voglio bene non scordarlo mai".
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Ciao a tutti!
Come va? Io tutto bene! Questo capitolo contiene 911 parole! Wow! Spero che la storia vi piaccia!
Un saluto
Monopoly08

Colei che veniva chiamata shadowhunters||Alec LightwoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora