Capitolo 25

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Evidentemente Erik intuisce che non ho il minimo sbattimento di tornare ai miei alloggi, così mi chiede:《Vuoi restare qui?》

Allontano il telefono dall'orecchio e chiedo:《Posso?》

《Certo. Non è un problema per noi》

Dico a Axel:《Ehi, Axel? Sei ancora lì?》

《Sì, perché?》

《Penso che andrò a dormire dalla Orfeo, ok? Domattina torno prima così il mister non si accorge di niente》

Axel assentisce:《Va bene. Ma svegliati presto, ok?》

《Certo. Ci vediamo domani》

Quando chiudo la chiamata, Erik mi chiede:《Ma che scusa hai usato?》

Lo guardo, stupita:《Capisci il giapponese?》

Lui mi spiega:《Sì. Vedi, io ero in squadra con Axel, Mark e gli altri nella Raimon. Se te ne hanno parlato》

Improvvisamente mi ricordo del torneo di obbligo o verità:《Ah, ma tu allora sei quell'Erik di cui Silvia... 》

☢️Mi blocco, consapevole di non poter rivelare l'amore di Silvia per Erik. Lui mi chiede, noncurante del fatto che non ho finito la frase:《Silvia? Silvia Woods?》

《Esattamente. Mi ha parlato di te》

Erik si illumina:《E cosa ti dice?》

《Beh, ti ho visto in una foto della Raimon e Silvia mi ha spiegato che eri un giocatore bravissimo》

In realtà Silvia mi ha spiegato ben altro, ma mi tengo i miei pensieri per me. Erik sorride, poi dice:《Vieni. Abbiamo una stanza libera》

Mi alzo, prendo la giacca e lo seguo. Il corridoio è pieno di foto e quadri di importanti persone americane, come Abram Lincoln e Michelle Obama. Io la stimo molto, perché è l'immagine stessa di quello che potrebbero fare le donne se solo si ribellassero. E si può arrivare ancora più in alto. Erik si accorge che sto fissando la foto di quella donna incredibile da almeno mezz'ora. Sorride, poi osserva:《Chissà perché, ma quasi tutte le ragazze che conosco adorano Michelle Obama. E in effetti, è una persona fantastica》

Lo correggo:《È una donna fantastica. La maggior parte delle donne lo sono, ma lei ancora di più》

Erik ride. Quando arriviamo davanti alla stanza libera, lui si ferma:《Se hai bisogno di qualcosa, chiedi pure》

Lo ringrazio, e lui torna nella sua camera. Ma non faccio in tempo a richiudere la porta che qualcuno ha già bussato. Ridacchio, pensando che qui non è per niente diverso dalla Inazuma. Solo giocatori di nazionalità diversa, con un modo di giocare diverso.

Dietro la porta ci sono Mark e Dylan. Di male in peggio. I due ragazzi mi chiedono se possono entrare. Non mi sembra il caso di rispondergli di no nella loro sede, quindi acconsento. Quando la porta è chiusa, Mark mi chiede:《Ti senti bene? Ci hai fatto venire un infarto quando sei svenuta!》

Svenire. Argomento interessante. Mi ero sempre chiesta come ci si sentisse a svenire, e non è molto piacevole. Nei film, le signorine svengono sempre su un morbido divano, o tra le braccia di qualche uomo stupendo. Altro che sull'asfalto dell'isola di Liocott. Rispondo a Mark:《Si, sto benissimo, non preoccuparti》

Senso di DubbioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora