Capitolo 46

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Io sono depressa perché quei dannati biglietti di Louis per Milano erano pochissimi, voi forse un po' meno perché vi leggete il capitolo con 6 giorni d'anticipo.

Vorrei parlare con Silvia, ma ho già un certo presentimento su cosa sia successo. Evidentemente Erik le ha raccontato tutto. Bene. È una cosa che avrebbe dovuto fare tempo fa. Spero solo che Silvia non sia troppo scioccata.

I giocatori si dirigono in campo. Erik mi lancia uno sguardo triste.
Oh cazzo.
Silvia lo sa.
Poco ma sicuro.

☢️Appoggio una mano alla spalla della manager dai capelli verdi, che sussulta:《Oh, scusa Lily. Non mi ero accorta che fosso qui》
《Tranquilla. Va tutto bene?》
Con una voce spezzata che la tradisce, Silvia risponde:《Sì, non ti preoccupare》
《Ok》
La partita finalmente comincia.
No ragazze, io sono troppo in ansia per Erik.
E io no?
Sì ma se gli succede qualcosa?
Cerca di essere più ottimista, collega. Lo so che non è la cosa migliore del mondo, ma bisogna solo essere positive.
Come Newt Scamander?
Esattamente.
Com'è che era quella citazione? Preoccuparsi fa sentire tristi il doppio?
Una cosa del genere. Il succo è quello, comunque.

Sono perfettamente d'accordo con le due voci. Ma per quanto non voglia preoccuparmi, lo sono. Prendo il telefono alla ricerca di qualcosa per distrarmi, beccandomi un'occhiata gelida dell'allenatore. Per quanto mi sia possibile, lo ignoro. Ed è in quel momento che vedo che questa mattina (all'una e mezzo?!? Ma scherziamo?!?) Erik mi ha scritto un messaggio. Faccio per leggerlo, ma...《Lily, metti via quell'affare》
Il mister ha fatto la sua mossa. So che non posso oppormi, per quanto mi senta in dovere. Perciò mi limito a sbuffare tra me e me.

La partita cominicia. La Unicorno attacca. Non mi era ancora capitato di vedere Erik giocare, non dal vivo almeno. Insomma, non credo che in quell'unica volta che l'ho trovato ad allenarsi stesse giocando al 100%. Dicevo, la Unicorno attacca. E, ragazzi, Erik è un grande. Si muove sul campo come una saetta, schivando i giocatori della Inazuma. I cronisti non fanno che lodare lui, e se devo essere sincera sono sempre più convinta che cerchino di rovinare la reputazione della Inazuma. È come se le squadre fossero le case del Campo Mezzosangue in Percy Jackson. Era, Atena, Ares. E la Inazuma è quella di Ermes. Non franitendetemi, a me piace molto come casa, e anche il dio in sé mi sta molto simpatico, ma il fatto è che lì ci mandano gli sfigati che non sono stati riconosciuti dai loro genitori (e, p.s., i genitori sono dèi). E la Inazuma sembra appunto composta dagli sfigati del Football Frontier International, per quel che posso intendere. O mi sbaglio?

In men che non si dica, Erik si trova davanti a Shawn. Lo supera con una facilità quasi allarmante. E poi supera Jack. E tira. E segna. La sua tecnica era incredibile. Si chiama "Colpo di Pegaso". E, davvero, non ho mai visto nulla di simile. Scommetto dieci euro che se tirasse con quella tecnica al massimo della sua forza, potrebbe distruggere la luna. Tutta la Inazuma sembra un po' depressa, ma Mark con uno dei suoi discorsi d'incoraggiamento risolleva il morale di tutti. Vedo Erik che lo guarda con...ammirazione? Forse. La partita prosegue. Cioè, le cose non cambiano molto. Axel tenta di tirare, ma Bobby rallenta il suo tiro, che viene definitivamente parato da Billy, il portiere. La Unicorno torna di nuovo nella metà offensiva (dal loro punto di vista). La porta viene letteralmente bersagliata di tiri, tutti parati, per fortuna.

Vorrei continuare a seguire la partita, ma proprio non ci riesco. Penso a Shawn, poi penso a Zoolan, poi a Paolo, poi al signor Moran, e con lui alla malattia, poi penso al mio cervello, e poi penso ai testi nonsense. I testi nonsense, come si può intuire dal nome, sono dei testi che non hanno il minimo senso. Perciò, mentre guardo la partita, mi viene in mente di inventarmi un nonsense.
Adesso?
Ma ti sembra il momento?
Pronta collega?
Quando vuoi.
3...
2...
1...
Viva il nonsense!
Facciamo milioni di nonsense!
Tutto è nonsense!
Il nonsenso nonsensono furula sensamente.
Bella. Senti questa: Collegosamente collega digarca a burma, rossobando in modo elaborporoso.
Stra-fantastica.

Chiudo gli occhi, pensando al pallone che vola in aria. E così, ha inzio il nonsense di questa storia:
Rittanzi tutto, il pallone veffa pallonoso, e giù giù nel pozzo vallorava. Ma ecco! Il marcuzzo evastino erassa ossosamente, locobando in modo soggentioso. Paccando fastoce, corre per il cospo riuzzante. Ericetto penneta il rovonbo, allancando verso la sunorta. Evancone usa la acincet, ma carobollo gotta. Sbam! Fa lo parrodotto. Del resto, il parrodotto sbammossa. È corchissimo. Lilalila pensa. E la ativ fa doppasorsa. Urca! Ottuno è molto urcassoso. Uravitella pitecca un quadrivolante. È tutto pomposonante, e atseque è la fine finosa dell' esnesnonnotto.

Questi, che a qualcuno possono sembrare banali, sono degli esercizi mentali molto difficili. Fanno funzionare il cervello in maniera prodigiosa, e non lo dico perché il mio lo fa già. Davvero, gente, dovreste proporre ai vostri professori o maestri di farvi scrivere un nonsense. Io, da bambina, mi divertivo a creare delle parole con le parole che preferivo. Infatti, "pomposonante" deriva da "pomposo" e "altisonante", due sinonimi che io ho sempre adorato come parole. Le parole sono davvero una cosa incredibile. Se ci pensate, tutta l'esistenza dell'essere umano deriva dalle parole. Loro e la curiosità sono quello che ci differenzia dagli altri animali.

Prima che me ne renda conto, la partita è finita. E io me la sono persa, pensando ai miei nonsense. Guardo il risultato sullo schermo. La Inazuma ha vinto. La Inazuma ha vinto! Corro in campo, raggiungendo la squadra, e ci lanciamo tutti in un grande abbraccio collettivo. Vorrei stare qui per sempre. Io, Shawn, la Inazuma. La Orfeo e la Unicorno a due passi di distanza. Ma è impossibile. Che ne sarà di noi? Chi saremo? Tutte le domande che la gente si pone e per le quali non esiste altra risposta se non di dare tempo al tempo.

Ora che la partita è finita, guardo il messaggio di Erik. Il testo è molto breve: "Grazie di tutto. Tu hai capito la gravità dei miei problemi". Ehi ehi ehi, che succede? Cosa intende? Vorrei parlargli, ma è troppo tardi. La Unicorno è già uscita dal campo.

Senso di DubbioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora