Capitolo 18

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Non apre nessuno. Provo ancora a bussare, ma non succede nulla. A un certo punto passa Archer in corridoio, che mi dice: «Se cerchi Jude l'ho visto uscire poco fa» 

«Ma questa è sfiga allo stato puro!» impreco, in italiano poi. 

Archer mi guarda, ma poi si allontana tranquillamente. Sbuffo, poi decido di tornare in camera mia e fare qualcosa che riempia un po' il tempo. ☢️Spalanco la mia Valigia Con Tutte Le Cose Che Non Sono Vestiti. Ovvero libri, dvd, oggetti personali... a malincuore trovo una foto che ritrae me, Paolo, Michele, Angelo, Gianluca, Thomas, Olly e Gigi, il portiere. Thomas ha riempito di bava la faccia di Michele e Gianluca, che ostentano un'espressione schifata. Paolo ha un pallone da calcio in bilico sulla testa, mentre Angelo gli ronza intorno per cercare di far cadere il pallone. Gigi sta mangiando una fetta di pizza, schizzando pomodoro sui capelli di una disgustata Olly. Io invece sto facendo un tik tok, inquadrando anche Paolo nella sua grande impresa. 

Rimetto la foto nella valigia, chiudendola senza aver preso nulla. Sento qualcuno che bussa. Ma ovviamente non hanno nulla di meglio da fare che tormentare me! Sbuffo, ma mi alzo comunque e apro. Sulla porta vedo Jordan, che si rigira nervosamente i capelli tra le dita. Mi sorprendo a notare quanto paia femminile quel gesto. Jordan tossisce leggermente, per farmi notare che sono lì come un'ebete a fissare le sue dita che attorcigliano i capelli sulla mano. 

Io mi riscuoto, poi, non avendo voglia di restare in camera, propongo: «Ehi... andiamo a fare un giro?» 

Jordan non risponde, ma annuisce con la testa. Prima di uscire dalla mia stanza mi accerto che non ci siano persone indesiderate in giro, come ad esempio Xavier, o Axel e Olly che si baciano da qualche parte. 

Jordan mi precede verso le scale. Noto che il corrimano è perfetto per scivolarci giù. Mi siedo educatamente e poi mi lascio scivolare. I capelli mi finiscono ripetutamente in faccia, e questo mi ricorda una cosa...

Non faccio in tempo a frenare, quindi cado letteralmente giù dal corrimano, cacciando uno strillo spaccatimpani. Jordan, che era ancora a metà gradinata, mi guarda, prima stupito e poi terrorizzato: «Lily! Tutto...» 

«Sto bene, tranquillo» 

«No che non stai bene! Ti sanguina la testa!» 

Mi tocco la fronte, e quando tolgo la mano mi accorgo che effettivamente sto sanguinando, perché le dita sono umide e bagnate di sangue. Jordan mi aiuta ad alzarmi, poi dice: «Dovevi stare attenta! Sai com'è: meglio prevenire che curare» guarda apprensivamente verso la porta, poi aggiunge: «Ti accompagno in ospedale» 

Faccio per ribattere, dicendo che non mi serve andare in ospedale, ma sfortunatamente entrano nella stanza le due persone che non vorrei mai incontrare nello stesso momento: Freezer e Jude. L'albino urla subito: «Lily! Che ti sei fatta alla faccia?» 

Jude aspetta che Freezer finisca di parlare, poi chiede: «Come, piuttosto...» 

Jordan risponde velocemente: «È caduta dalle scale» 

Jude si avvicina per controllare meglio la mia gravissima ferita, mentre Freezer borbotta tra sé e sé qualcosa che suona come "Solo lei può cadere dalle scale". Intanto Jordan spiega a Jude la sua brillante idea sull'ospedale, e sfortunatamente per me, Jude è d'accordo. I due iniziano a parlottare, e io sento parole come "grave" e "ambulanza". Mi dirigo verso la porta, ma Freezer mi prende per il braccio, dicendo: «Dove vai? Se abbiamo detto che ti accompagnamo in ospedale...» 

Jordan e Jude sembrano accorgersi solo in quel momento che non sono lì a seguire i loro discorsi. Dopo qualche secondo di silenzio Jordan dice: «Forza, andiamo» 

Usciamo dall'edificio, Freezer che continua a tenermi il braccio e Jordan e Jude con un'aria preoccupatissima. Dopo un po' che camminiamo il sangue, colando dalla mia ferita, mi finisce sopra l'occhio, impedendomi la visuale dal lato sinistro. 

Finalmente arriviamo in ospedale. Jordan ferma subito un'infermiera, chiedendole: «Mi scusi, la mia amica è caduta dalle scale. Dove deve andare?» 

La donna mi scruta attentamente, poi risponde: «Seguitemi» 

Ci fa salire tutti in ascensore, e quando le porte si chiudono preme il pulsante del terzo piano. Lì troviamo un medico sui quarant'anni, calvo ma con un principio di capelli verdini. L'infermiera gli spiega cos'è successo. Lui mi guarda, mentre gli altri trattengono il fiato, e la sua conclusione è: «Dovrò metterti dei punti» 

Mi fa cenno di entrare in una stanza lì vicino, poi mi fa sedere su un lettino e mi chiede il resoconto dell'accaduto. Io gli spiego che stavo scivolando lungo il corrimano, ma avendo i capelli sciolti questi mi sono finiti in faccia, perciò non ho fatto in tempo a fermarmi e sono caduta, picchiando la testa. Lui ridacchia, poi mi racconta che questa è almeno la decima volta che deve mettere dei punti a qualcuno perché è caduto dal corrimano. Poi mi consiglia: «Guarda verso il basso, e magari canticchia qualcosa, cercando di stare ferma» 

Faccio quello che mi dice, intonando una canzone a caso a bassa voce, ma non riesco a ignorare del tutto il fastidioso ago che mi riattacca i lembi di pelle. Quando ha finito, sorride e mi fa cenno di andare. Io ringrazio, esco e raggiungo gli altri, i quali mi tormentano con domande del tipo: «Allora? Tutto ok?» «Era grave?» 

Li metto tutti a tacere dicendo che non è nulla di grave, che dovrò tenere i punti per un po', ma che ho il 100% di possibilità di sopravvivenza. Jordan e Jude mi scrutano con un'aria da "non si scherza su queste cose", mentre Freezer continua a ridacchiare come un idiota. Jordan propone: «Torniamo alla sede? Non vorrei arrivare in ritardo all'allenamento!» 

Vorrei fargli notare che è solo ora di pranzo, poi però i miei occhi si soffermano su Jude. E solo ora mi ricordo che tutto questo casino della ferita è iniziato a causa sua. Ovviamente lui non ne ha alcuna colpa, come del resto non è colpa sua se io non lo amo. Ma cosa posso fare? Probabilmente mi darebbero tutti della puttana se lo lasciassi dopo nemmeno ventiquattro ore e mi mettessi con Freezer. Poi realizzo una cosa. Sto con Jude da ieri sera. Ho parlato con Gianluca e Jordan stamattina. Non è passato neanche un giorno. Eppure a me è sembrata un'eternità. 



Ciao gente! Tranquilli, non sospendo la storia o cose del genere. Vi informo solo che dato che mi devo riguardare l'episodio della partita farò un paio di capitoli in cui non succede niente (o quasi). Scusate l'interruzione! 

Ciao!! 

Luna❤️

Senso di DubbioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora