Hazel?

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Stavamo tranquillamente parlando in attesa di un caso, scherzavamo e ridevamo come se niente fosse. Ad interromperci furono Emily e Rossi che si presentarono davanti a noi con una faccia triste <Che succede ragazzi?> chiesi <È Reid> risposero <Si è andato a fare una commissione, mi ha lasciato un biglietto e delle rose stamattina> dissi confusa <T/n hanno chiamato dal Messico...Reid è finito dentro> mi bloccai cercando di dire parole che non uscivano <Cosa?> sussurrai <Stamattina lo hanno fermato per possesso di droga> disse Emily. Mi si appannò la vista mentre mi portai la mano alla bocca singhiozzando. Fu un duro colpo per tutti, Spencer era il cucciolo della squadra e fosse per noi non servivano prove per dire che era innocente. <Io, Alvez Rossi e T/c prenderemo un volo per il Messico, voi rimanete qui per eventuali casi> disse Emily <Torno subito Emily vado un attimo a parlare con Garcia, aspettatemi sull'aereo> dissi. Mi avviai verso l'ufficio di Penelope ed entrai piano <Hey Penny> <O, tesoro vieni qui> disse stringendomi in un abbraccio <Lo tireremo fuori da questo casino, ok?> disse rassicurandomi <Sono venuta per salutare Hazel, noi andiamo da Spencer, lì ti ho lasciato del latte> dissi. Hazel era nostra figlia, aveva un anno e io la portavo sempre a lavoro con me, Garcia si era offerta di guardarla mentre io e Spencer partivamo per i casi. <Hey piccola, la mamma torna appena può...devo andare da papà> sussurrai prendendola in braccio. Una fitta al cuore invase il mio petto quando aprì gli occhi, erano uguali a quelli del padre, quando li apriva vedevo Spencer. In quel momento non era molto di aiuto, perchè Spencer non c'era. <P-pappà> e come se non bastasse in quell' istante disse la sua prima parola. La strinsi a me tenendola per la testa mentre piangevo <Si papà> sussurrai.

Il viaggio fu uno strazio, la mia mente no si era ancora abituata all' idea di Spencer in una prigione. Quando arrivammo camminai a passo svelto verso la centrale <Salve sono l'agente T/c dell'FBI questi sono i miei colleghi, Prentiss, Alvez e Rossi> dissi <Ok sapete se il Dr. Reid ha una moglie, una fidanzata? Così possiamo contattarla e metterla al corrente della situazione> chiese <Sono io la fidanzata> dissi velocemente <Dov' è Spencer adesso?> chiesi <Oh, si seguitemi> disse lo sceriffo. Arrivati davanti alla cella gli altri stavano ancora parlando con lo sceriffo, a quanto pare era stato drogato. Io invece mi avvicinai piano alle sbarre <Spencer> lo chiamai, lui alzò lo sguardo verso di me. Mi scrutò a lungo <Sono T/n, amore> dissi <T/n> sussurrò mentre gli occhi si fecero lucidi <Grazie di essere qui> sussurrò appoggiando le mani alle sbarre. Misi le mie sopra alle sue accarezzando le sue nocche con i pollici <Andrà tutto bene, ok?> dissi mentre si avvicinarono gli altri <Reid, sei abbastanza lucido per un intervista cognitiva?> disse Emily <Non-non lo so, possiamo provare> disse Spencer strofinandosi le mani sugli occhi. Mi squillò il telefono <Pronto> <Ciao tesoruccio come sta ragazzo meraviglia?> chiese Garcia <Un po' confuso> risposi <Puoi mettermi in vivavoce devo parlare con tutti> disse <Ok sei in vivavoce, parla piano che Reid può sentirti> dissi sussurrando <Ragazzi noi abbiamo un caso, teneteci aggiornati sulla situazione di Reid, ho chiamato per aggiornarvi> la voce di Garcia fu sovrastata da mia figlia che iniziò a piangere, era ben udibile nella stanza <Hazel?> mi voltai a guardare Spencer <Ehm, Garcia puoi cantarle una canzone perfavore, così si calma. Baci> dissi. Ricambiò il saluto prima che attaccassi, rivolsi di nuovo l'attenzione verso Spencer <Era Hazel vero?> chiese, annuii piano causando la caduta di qualche lacrima sul suo volto <Sono un pessimo padre> disse abbassando lo sguardo <No Spence, non è vero> constatai.

Avevamo deciso di portare Spencer a Quantico con noi, ci saremmo occupati di lui gli avremmo procurato un avvocato. In quel momento infatti stavamo aspettando la amica di Emily che avrebbe aiutato Spencer con il tribunale. Io ero seduta di fronte a lui nella camera dove avrebbe discusso con lei. <T/n> richiamò la mia attenzione <Quando tornerai a casa, puoi dire ad Hazel che le voglio tanto bene?> disse <Si amore, ma ti prometto che ti tireremo fuori da questa situazione e glie lo potrai dire di persona> dissi sorridendo. L'espressione che assunse in quel momento mi spezzo il cuore sorrideva ma alcune lacrime scendevano sul suo volto <Io...amo lei e amo te che mi hai fatto un regalo così bello> disse. Gli presi le mani e lo guardai amorevolmente, cercavo di essere forte ma non potevo trattenerne le lacrime <Ti amiamo anche noi Spence>. Il momento fu interrotto dall'avvocato che entrò nella stanza facendomi uscire.

Quel giorno c'era il processo in tribunale, l'avvocato a parer mio stava andando bene ma <Avvocato, questo non è quello che voglio sentire. Io voglio sapere i fatti non la vita dell'imputato, la vostra richiesta è respinta> mi bloccai sul posto, l'espressione di Spencer era indimenticabile, era terrorizzato. Vidi come lo ammanettarono iniziando a portalo via <Noooo, non potete portarlo via,è innocente è innocente> gridai, volevo correre da lui, davvero, ma Alvez e Emily mi tenevano ferma <È innocente> sussurrai quando chiusero la porta. Caddi a terra guardando la porta da cui era uscito, iniziai a piangere per la millessima volta. I singhiozzi scuotevano il mio corpo mentre pensavo a quanto tempo sarebbe stato in carcere.
Quando tornai a casa quella sera, con Hazel in braccio e la testa che mi scoppiava, mi guardai attorno notando quantto fosse silenziosa la casa senza di lui. Poggiai Hazel nella culla, poi mi cambiai per andare a dormire. Quella notte dormii con Hazel nel letto, la strinsi a me, non troppo forte, il giusto per avere un pezzo di Spencer accanto.

Era il mio turno di andare a trovarlo, portai anche Hazel con me, non la vedeva da più di tre giorni. Entrai nel carcere aspettando seduta che entrassero i detenuti. Appena li fecero entrare sorrisi, osservando come Spencer sorpassò tutti con un leggero sorriso sul volto. Mi alzai in piedi con l'intenzione di abbracciarlo <Niente contatto> ci richiamò una guardia facendoci sedere. <Ho portato Haze> dissi <Hey amore> disse Spencer sorridendogli, il sorriso però si spense poco dopo, sostituito da un'espressione triste. <Come va con lei a casa> chiese <Non è lo stesso Spence, gli manchi> dissi <Anche a me manca> rispose <Ha detto la sua prima parola> dissi, i miei occhi si fecero lucidi. Spencer alzò il capo guardandomi stupefatto <Cosa ha detto> chiese, un lieve sorriso si stava riformando sul suo volto. Presi un respiro profondo <Ha detto...ha detto papà> dissi cercando di contenere le emozioni. Spencer rise debolmente abbassando lo sguardo e lasciando cadere qualche lacrima <Oh> riuscì a dire solamente. Sorrisi guardandomi per un momento attorno. Anche Spencer lo fece, guardandosi dietro attentamente <Hey> lo chiamai, si voltò a guardarmi <È tutto ok> dissi <Non mi piace che i detenuti ti guardino> disse <Spence, non è la prima volta che entro in un carcere e se questo è il prezzo da pagare pur di vederti sono disposta a pagarlo> dissi lasciando capire <Insomma, farei di tutto per vederti> aggiunsi. <Detenuti, il tempo è scaduto> urló la guardia. Spencer mi guardò e si alzò <Vi amo> disse mandanoci un bacio <Ti amiamo> risposi. Lo guardai mentre andava via, finalmente mi lasciai andare al pianto.
...
Questo era il capitolo. Ho visto proprio ieri la puntata in cui Spencer va in prigione ed ero tipo tristissima. E poi l'espressione che fa quando devono portarlo via dal tribunale è qualcosa di tristissimo.

Spencer Reid-immaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora