CAPITOLO 5

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CAPITOLO 5
Jake’s Pov
Dopo essere andato a casa di Mabel decido di fare un aperitivo al bar, non voglio tornare a casa perché di sicuro i miei staranno ancora litigando.
Dopo essere entrato nel bar ordino una lattina di coca e delle patatine, per poi andarmi a sedere ad un tavolino.
Perché ho detto quelle cose a Mabe… sono un mostro io, io non voglio farla soffrire…
Già non volevo far del male a Mabel ne in passato ne oggi…. Sapete da quando sono piccolo i miei genitori non sono stati mai molto presenti, mi preparavo tutto da solo e soprattutto provavo ad insonorizzare la stanza ricoprendola con carta da imballaggi per non sentire le loro urla, lo so cosa abbastanza inutile ma avevo 5 anni e l’unica cosa che desideravo era che smettessero, che mi prendessero e che andassimo tutti insieme al parco o a prendere un gelato ma l’unica cosa che ho ricevuto sono state altre gride con piatti rotti per aver ricoperto la stanza con la carta.
Ho iniziato a chiudermi e a fare scusate davvero per il termine: lo stronzo.
Prendevo in giro le persone, ridevo di loro e poi me ne pentivo, ogni cosa sbagliata che facevano io la usavo contro di loro.
Lo so che sembra una scusa ma giuro che non lo è, ah e comunque si mi piaceva ridere degli altri ma mai e poi mai avrei superato il limite, come lo scherzo a cui si riferiva Mabel, non l’ho fatto io ma il mio ‘’migliore amico’’ quando ho scoperto cosa aveva fatto mi ero un po' arrabbiato, soprattutto vedendo poi Mabel il giorno dopo con qualche livido, avrei voluto confessarle tutto dicendole che non c’entrava nulla ma Ethan ( il mio migliore amico) mi aveva detto che non mi avrebbe mai creduto ed era vero perché alla fine dissi a Mabe che non c’entravo nulla senza spiegare chi fosse davvero il colpevole ma lei non mi credette.
I miei genitori continuavano a litigare e qualche volta ci finivo di mezzo io ma mentivo dicendo che avevo fatto una rissa, avevo paura a dire la verità insomma i miei avrebbero smentito tutto e i miei “amici’’ mi avrebbero di sicuro preso in giro, escludendomi.
Avevo bisogno di qualcuno al mio fianco ma chi? Scelsi i popolari e dire che ho fatto la scelta peggiore è poco, iniziarono a prendere in giro le persone ma io non potevo tirarmi in dietro, mi avrebbero preso in giro e non lo volevo.
Dopo un’eternità arrivò la mia coca cola con le mie patatine, le mangiai in fretta e dopo aver pagato e ringraziato tornai a casa, ma vorrei non averlo fatto.
Appena apro la porta trovo mia madre seduta sul divano con una fascia al braccio e mio padre che la medicava, ma appena mio padre mi vede mi viene in contro e prendendomi in modo violento dal braccio mi trascina in cucina spingendomi a terra
‘’finalmente sei tornato, forza pulisci questo casino e prepara la cena’’ urla per poi tornare in salotto.
Inizio a raccogliere i cocci di vetro che sembrano essere 2 piatti e 3 bicchieri per poi preparare la cena.
Preparo la carbonara, il piatto preferito della mamma e apparecchio.

‘’è-è p-p-ronto’’ dico, per poi avviarmi in cucina seguito dai miei, mi siedo al mio solito posto vicino a mia madre.
Iniziamo a mangiare ma mio padre si alza di scatto
‘’che schifo è??’’ prende il piatto suo e della mamma e li butta per poi lanciare i piatti nel lavandino.
‘’tesoro ci prenderemo una pizza noi’’ dice baciando la mamma per poi portarla in salotto, mentre io finisco di mangiare per poi pulire.
Salgo in camera e mi stendo nel letto senza mai chiudere gli occhi.
1:00
Sono ancora sveglio, poiché i miei hanno di nuovo iniziato a litigare.
Sono stanco di tutto e di tutti, così decido di uscire.
Mi avvio in un parco sprofondando in una panchina e piango.
Saranno più o meno le 2 quando
‘’Jake??’’ alzo lo sguardo e la vedo: Mabel.
‘’c-ciao’’ dico ancora scosso dai singhiozzi
‘’cosa succede’’ dice sedendosi al mio fianco
‘’perché t’importa, io sono stato uno stronzo nei tuoi confronti e lo so. Ma ti giuro che mai e poi mai ti avrei fatto uno scherzo che riguardasse la direttrice, è stato Ethan ma io non ne sapevo nulla.’’ Dico
‘’è vero ti sei comportato male con me ma non so nemmeno il perché io ti voglio bene’’
Mabel’s Pov
Già io gli voglio bene, è stato cattivo nei miei confronti ma nonostante tutto tengo a lui.
‘’c-cosa’’
‘’già tengo a te nonostante tutto e per quanto riguarda quello scherzo…’’
‘’credimi ti prego, lo sai anche tu che io ridevo solo ma che alla fine non partecipavo ai loro scherzi’’ mi dice interrompendomi
‘’lo so e t-ti credo’’
‘’ma adesso vuoi dirmi perché piangi?’’ continuo
‘’i miei, sai non si sono mai preoccupati per me, mi hanno sempre lasciato da solo, continuano a litigare e mentivo quando dicevo che partecipavo a delle risse, in realtà cercavo di proteggere mia madre dall’ira di mio padre o mi mettevo in mezzo per calmare le acque…’’
‘’i-io non lo potevo sapere, mi dispiace molto i-io’’ cerco di dire un po' scossa dal suo breve racconto
‘’no a me dispiace per tutto quello che io ti ho fatto, me ne vergogno molto, so che adesso sarai tu a ridermi in faccia poiché ho il coraggio di chiederti scusa ma volevo fartelo sapere’’ dice
‘’già hai il coraggio di chiedermi scusa ed è questo che mi fa capire che sei sincero’’ gli sorrido
‘’tranquillo ti ho già perdonato’’ lo abbraccio ma lo allontano subito sentendo che è caldo
‘’secondo me hai la febbre, ti accompagno a casa’’ dico
‘’no a casa no ti prego’’
‘’non posso lasciarti solo, vieni ti porto a casa mia e cercherò di farti abbassare la febbre’’
‘’da quando sei un medico?’’ ridacchia
‘’ bhé è vero ero l’unica che veniva trattata male dalla direttrice poiché gli altri li trattava come suoi figli ma in ambito alimentare e medico ero io che mi occupavo di loro a meno che non fossero cose gravi, ma per fortuna erano sempre mal di testa, pancia, febbre normle ecc.. quindi posso definirmi in grado di farti guarire’’ dico.

3:00
Siamo appena arrivati a casa, così apro la porta ma appena entriamo trovo tutti i miei fratelli guardarmi in modo severo.
Ok ora sono nei guai….
‘’ciao, ora dovrei proprio andare uhm… sapete noi abbiamo sonno… quindi’’ faccio un falso sbadiglio ma appena faccio un passo avanti
‘’dove credi di andare signorina??’’ mi chiede Nash
‘’cavolo Mabe rientrare alle 3 del mattino, senza un biglietto per avvisarci. Ti rendi conto!’’ dice con tono arrabbiato James
‘’non la sgridate è colpa mia, forse è meglio che vada a casa’’ interviene Jake
‘’non ci provare, non stai bene e non voglio che ti senta male per strada, per favore me lo devi’’ dico con tono supplichevole
‘’cosa succede? E perché sei con il venditore insistente?’’ mi chiede Jonathan
‘’sentite, vi spiegherò tutto domani vi prego fidatevi di me non penso di aver fatto qualcosa che possa avervi fatto dubitare di me nonostante tutto ciò sia abbastanza strano, vi prego…’’
‘’ok…noi ci fidiamo di te ma domani non avrai scuse’’ dice Harry con l’approvazione degli altri
‘’grazie, adesso scusatemi ma Jake non si sente bene e vorrei fargli scendere la febbre’’ dico per poi dare a tutti un bacio sulla guancia
‘’aspetta vuoi portare uno sconosciuto nella tua stanza no-‘’ incomincia Nash ma lo interrompo
‘’non è uno sconosciuto fidatevi di me’’ dico per poi portare Jake nella mia stanza.
Lo faccio sdraiare sotto le coperte per poi andare a prendere dell’acqua e una ciotola con acqua e un panno imbevuto da mettergli in fronte.
‘’grazie per avermi ospitato e mi dispiace per quello che ho combinato’’ mi dice dispiaciuto e in modo riconoscente allo stesso tempo
‘’tranquillo è acqua passata e per quanto riguarda qualche minuto fa tranquillo sarebbe stato lo stesso anche se non ti avessi portato qui’’ dico mettendo il panno sulla sua fronte sudata
‘’perché sei uscita di nascosto?’’ mi chiede
‘’uno perché non mi avrebbero fatto uscire di notte e due perché volevo staccare un po’ ‘’
‘’è per quello che ti ho detto vero? Non lo pensavo davvero, scusami sul serio non sei una pecora nera, sono io che sono un cretino, sei stata una loro scelta e se la direttrice non ti voleva è perché è una stupida insomma chi non ti vorrebbe’’ dice in modo dolce e ciò devo dire che mi ha colpito..
‘’ehi, ti sei già scusato ora basta tanto domani devo dare delle spiegazioni e basta bugie ah e comunque forse mi rivedrai in classe quindi se è un problema i-‘’
‘’non ci provare, ti rivoglio in classe con me, ti giuro che se qualcuno proverà a farti qualcosa lo uccido, tu basta bugie e io basta amicizie false’’mi sorride
E che sorriso…aspetta cosa, nono forse mi sto ammalando pure io hahaha.
Dopo qualche minuto ci addormentiamo

6:00
Mi sveglio di scatto, altro incubo..
‘’ehi ehi tutto bene’’ mi dice Jake
Scuoto la testa in segno di negazione e lui in tutta risposta mi abbraccia.
Non so cosa mi abbia fatto quell’abbraccio ma so solo che mi sento…al sicuro
‘’perché piangi, vuoi raccontare?’’
Non mi ero nemmeno accorta di star piangendo
‘’se non vuoi..’’
‘’n-no t-tranquillo’’ gli racconto tutto.
‘’mi dispiace ma ora tranquilla ci sono io’’ mi bacia la guancia e la fronte per poi farmi sdraiare e appoggiare la mia testa sul suo petto e mi addormento grazie alle sue parole dolci e alle sue rassicurazioni.
Non lo so ma sento mille farfalle nel mio stomaco…….

𝔸𝕟𝕘𝕠𝕝𝕠 𝔸𝕦𝕥𝕣𝕚𝕔𝕖
ℂ𝕚𝕒𝕠 𝕘𝕦𝕪𝕤𝕤, 𝕤𝕔𝕦𝕤𝕒𝕥𝕖 𝕡𝕖𝕣 𝕝𝕒 𝕞𝕚𝕒 𝕝𝕦𝕟𝕘𝕒 𝕒𝕤𝕤𝕖𝕟𝕫𝕒.
𝕊𝕠 𝕔𝕙𝕖 𝕢𝕦𝕖𝕤𝕥𝕠 𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕟𝕠𝕟 𝕖́ 𝕓𝕖𝕝𝕝𝕚𝕤𝕤𝕚𝕞𝕠 𝕞𝕒 𝕤𝕡𝕖𝕣𝕠 𝕧𝕚 𝕡𝕚𝕒𝕔𝕔𝕚𝕒 𝕝𝕠 𝕤𝕥𝕖𝕤𝕤𝕠.
𝕊𝕡𝕖𝕣𝕠 𝕒𝕓𝕓𝕚𝕒𝕥𝕖 𝕡𝕒𝕤𝕤𝕒𝕥𝕠 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕖 𝕓𝕖𝕝𝕝𝕚𝕤𝕤𝕚𝕞𝕖 𝕗𝕖𝕤𝕥𝕖 𝕖 𝕟𝕦𝕝𝕝𝕒....
𝕊𝕡𝕖𝕣𝕠 𝕔𝕙𝕖 𝕝𝕒 𝕤𝕥𝕠𝕣𝕚𝕒 𝕧𝕚 𝕡𝕚𝕒𝕔𝕔𝕒, 𝕔𝕚 𝕧𝕖𝕕𝕚𝕒𝕞𝕠 𝕡𝕖𝕣 𝕦𝕟 𝕟𝕦𝕠𝕧𝕠 𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠.

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