CAPITOLO 17

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Jake's Pov
ATTENZIONE: IN QUESTO CAPITOLO CI SARà UNA SCENA CHE CONTERRà VIOLENZA, PERCIò SE SIETE SENSIBILI/ NON RIUSCITE A LEGGERE SALTATE IL PEZZO CHE EVIDENZIERò CON ⚠️
-Due mesi dopo-
Sono passati due mesi da quel fatidico incidente, Mabel si è ripresa mentre Martina e Mattia hanno chiarito.
C'è voluto un pò affinchè chiarissero poichè lo schiaffo di Mattia ha ferito Martina interiormente ma non sembrava il momento adatto per continuare a tenere il muso con Mabel in quelle condizioni, perciò si sono sforzati di chiarire e ora va tutto per il meglio.
Sono sul letto a studiare geografia con il solito sottofondo: urla.
Prendo le cuffiette e decido di mettere un pò di musica, sembrerò strano ma riesco a studiare meglio con della musica in sottofondo.
Ma dopo nemmeno cinque minuti sono costretto a togliere le cuffie e scendere perchè ho sentito un tonfo e se la memoria non mi inganna, dovrebbe essere un piatto.
Ormai riesco a riconoscere l'oggetto che crea il rumore ma che mette fine alle urla di mia madre.
Sono abituato.
⚠️
Scendo le scale e vedo mio padre intento a rompere altre cose, se continua così romperà tutto, perciò mi avvicino.
"Papà, se continui così romperai tutto...ti prego fermati" gli tocco il braccio ma lo ritrae di scatto girandosi verso di me per poi tirarmi un forte schiaffo che mi fa cadere a terra.
"Come ti permetti a dirmi cosa devo fare! Eh!  Forza alzati e pulisci tutto"
Non mi muovo, ho troppa paura.
Mi prende dal colletto e mi alza con forza per poi sbattermi al muro mettendomi una mano sul collo stringendo leggermente.
"Ho. Detto. Di. Pulire. Tutto. E già che ci sei passa dal negozio e prendi altri piatti e poi fa quel cavolo che ti pare ma voglio i piatti entro due ore mi hai capito? Stasera ci sarà una cena di lavoro importante e tu non dovrai esserci. Va dalla tua ragazza, che non so nemmeno come abbia potuto innamorarsi di te" toglie di scatto la mano facendomi cadere violentemente a terra e si avvicina a mia madre.
⚠️
Lei non si è mai messa in mezzo, non lo farebbe mai per due semplici ragioni:
1- ha paura
2- anche lei a volte usa la violenza con me quindi figuriamoci se mi aiuterebbe nonostante io aiuti lei.
Mi alzo piano piano e pulisco tutti i vetri rotti per poi salire di corsa in camera rimettendomi a studiare.
Dopo aver finito di studiare, mi vesto con dei Jeans e una maglietta adidas e esco per comprare i piatti richiesti.

Nel mentre pago noto in lontananza Mabel, seduta su una panchina perciò, dopo aver preso i piatti mi dirigo verso di lei ma a precedermi è un ragazzo che non ho mai visto.
Un ragazzo che sembrerebbe essere  poco più alto di me, con i capelli castani.
Mi avvicino.
"Ciao Mabe" saluto con un bacio a stampo per poi girarmi verso il ragazzo e guardarlo in cagnesco.
"Jake lui è  Luke, un mio amico"
"piacere" mi allunga la mano e la stringo.
"piacere"
"Mabel non sapevo fossi fidanzata"
"Perchè quando ci siamo conosciuti non lo ero, anzi io e lui ci odiavamo poi però è scattata la scintilla" dice guardandomi felice strappandomi un sorriso.
"come vi siete conosciuti?" chiedo curioso
"I miei hanno un negozio e a volte do una mano e per mia fortuna ho incontrato Mabel nel negozio, mi aveva chiesto delle tende e mentre giravamo tra gli scaffali in cerca di esse abbiamo parlato un pò.."
"Ma davvero poco perchè ho sentito i ragazzi che mi chiamavano" continua lei.
"Si, e io se ricordi ti ho dato il mio numero, usalo magari potremmo uscire qualche volta e conoscerci meglio e ovviamente se il tuo ragazzo vuole controllarci può sempre aggiungersi, potremmo fare anche amicizia" dice spostando lo sguardo verso di me.
"Per me è ok" rispondo puntando lo sguardo su Mabel aspettando una sua risposta che non tarda ad arrivare.
"si perchè no, potremmo invitare anche Martina e Mattia, sai Luke, Martina e Mattia sono gemelli e si sono trasferiti qui di recente" aggiunge Mabe accavallando le gambe e distendendo maggiormente la schiena verso lo schienale  per mettersi più comoda.
"Più siamo meglio è, ora però devo andare. è stato bello fare la tua conoscenza...Jake giusto?" annuisco.
"Ed è stato bello rivederti Mabel, chiamami così potremmo metterci d'accordo..Ciao!" Lo guardo allontanarsi per poi sedermi affianco a Mabel.
"Ho visto come lo guardi, é solo un amico non essere geloso"
"Ti credo..."
"Jake?"
"Davvero, io ti credo...perchè so che non ti piace e che non mi tradiresti mai" dico abbastanza insicuro.
"è ovvio, non ti tradirei mai, lo dovresti sapere"
Le do un altro bacio approfondendolo, mentre lei mi accarezza la guancia ma di colpo mi stacco quando preme leggermente sul punto colpito da mio padre.
"Tutto bene?"  non posso dirle quello che mio padre ha fatto e poi non mi fa nemmeno male perciò non capisco perchè ho sentito il bisogno di allontanarmi.
"si è tutto ok...ora però devo andare, mio padre vuole questi piatti tra.." do un'occhiata all'orologio
"mezz'ora, lui e mia madre hanno una cena di lavoro sta sera e si terrà proprio a casa mia"
"ci saranno ragazze?"
"No saranno tutti adulti come sempre e anche se ci fossero non mi importerebbe perchè ho te e poi non mi è permesso stare alle cene di lavoro, i miei non mi vogliono tra i piedi durante il giorno, figurati alle cene di lavoro"
"oh e che farai?"
"non lo so...ora però devo proprio andare" le do un bacio a stampo e dopo esserci salutati corro verso casa.

Mabel's Pov
Dopo essersene andato, anche io sono andata a casa e con il permesso dei miei fratelli ho deciso di fare una sorpresa a Jake, perciò preparo già un cestino, una tovaglia a quadri rossa e bianca, ho messo delle bibite dentro e ho deciso di dare appuntamento a Jake nel parco dove lo incontrai il giorno in cui si beccò la febbre.

-Chat con JJ🤍-
JJ ci vediamo alle 21:30 nel parco qui vicino
                                               Va bene, a dopo
A dopo

Spengo il cellulare e mi metto a studiare matematica, impostando però una sveglia verso le 20:40.
Jake's Pov
Sono le 20:50 così mi vesto mettendomi una maglietta nera e dei jeans e scendo giù in salone.
Prendo le chiavi ed esco dirigendomi al parco.
Appena arrivo cerco Mabel con lo sguardo fino a quando non sento qualcuno posarmi le mani sugli occhi.
"chi sono ?" cerca di cambiare la voce sembrando solo più buffa.
"Uhm....non so, sei tu Sarah" cerco di non  scoppiare a ridere.
"Sarah? Ah ma tu non sei Luke e io che pensavo fossi lui, bhe vado a cercarlo" toglie le mani permettendomi di guardarla e mentre sta per andare via la prendo delicatamente da un polso e la bacio.
"come sei permalosa..." le sorrido.
"aspettavi davvero Sarah? Insomma mancano 3 minuti alle nove..."
"Mabe...ma se dovevo incontrarmi con te e poi sono solo in anticipo di tre minuti....e tu volevi davvero andare da Luke?"
"mhh no.." mi bacia e poi rimette le mani sui miei occhi facendomi prima girare di spalle.
"Perchè mi copri gli occhi?"
"Sorpresa.."
Inizio a camminare facendomi trasportare da lei e dopo nemmeno cinque minuti mi ferma.
"Pronto?"
Annuisco.
"3.....2......1.....Sorpresa!"
Mi toglie le mani dagli occhi e rimango colpito da quello che mi trovo davanti: ha steso una tovaglietta con sopra un cestino aperto dal quale si può intravedere il cibo da lei messo dentro. Notando anche che agli angoli della tovaglia  ci sono dell'acqua e della coca cola.
"Grazie..." mi giro verso di lei e l'abbraccio.
"perchè mi ringrazi? Non volevo che rimanessi solo e ho pensato di fare una cosa carina....ti piace?"
"Tanto" le do un bacio e le prendo la mano portandola sulla tovaglia e le do una mano a sistemare il cibo: tramezzini, focaccia e la Sacher.
Iniziamo a mangiare e tra chiacchiere e divertimento finiamo iniziando a sistemare, per poi sdraiarci a guardare le stelle.
"grazie per la serata" mi giro a guardarla stupito.
"sei tu che hai fatto tutto questo, quindi dovrei essere io a ringraziarti"
"si ma sei tu che hai reso la serata così bella" le sorrido e ci abbracciamo per poi addormentarci sotto le stelle.

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