- CONNECTION - Joseph Morgan

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"Zia sei bellissima!" Esclamò Charlotte non appena mi vide.

"Grazie amore mio" le risposi prendendola in braccio e stampando un bacio sulla sua guanciotta.

La bambina mi sorrise e con lei in braccio scesi di sotto.

In occasione della mia laurea, Daniel aveva voluto organizzare una cena con le persone più importanti per me.

"Sorellina, sei bellissima" Disse Daniel sorridendo non appena scesi l'ultimo gradino.

Per quell'occasione avevo scelto di indossare un tubino lungo verde con la scollatura ad U ed un bello spacco.

"Grazie" risposi a mio fratello che non la smetteva di sorridermi

"Papà?"
"Tesoro mio" Disse Daniel prendendo Charlotte dalle mie braccia

"Torni ad essere Elijah?" Domandò la bambina con occhi curiosi.

Daniel ed io scoppiammo a ridere.

"No principessa, ma oggi mi sono affidato a lui in un certo senso per la scelta del mio abbigliamento." Disse mio fratello e la bambina annuì

"Hai fatto bene!
Lui ha tanto gusto!" Esclamò Charlotte sorridendo e facendomi ridere

Era proprio mia nipote.

"Amore, sei proprio bella." Mi disse mia madre commossa
"Grazie mamma" le risposi

"Ecco la mia principessa grande!" Esclamò mio padre sorridendomi

Diceva sempre che aveva due principesse: io ero la sua principessa grande e che Charlotte era la principessa piccola.

"Papà"

L'uomo mi sorrise e poi mi porse il braccio.

L'afferrai ed uscimmo fuori, nel giardino della casa di Daniel.

"Congratulazioni dottoressa!" Esclamarono tutte le persone presenti.

Ed io non potei fare a meno di sorridere.

Tutte le persone che erano importanti per me, erano lì con un sorriso immenso in viso.

Mio padre accanto a me, mio fratello e miei nipoti con mia madre pure.

E poi difronte li avevo tutti.
Nate, Lexie, Phoebe, Claire, Joseph, Persia, le due Danielle, Charles, Candice con quel pancione che la rendeva ancora più bella, Ian, Rylie, Nina e Paul.

Quelle persone che conoscevo grazie a Daniel, e senza le quali non potevo stare.

E poi c'era Rachel.
Rachel che nonostante non stesse più con mio fratello era lì per me.

Avevamo sempre avuto un bel rapporto noi due.

"Ma dottoressa Gillies, avrà ancora tempo per questo povero ragazzo?" Mi domandò ridendo Nate

"Per te sempre!" Esclamai abbracciandolo

"Sono fiero di te Kira, davvero davvero tanto."
"Io non so come ringraziarti.
Sei l'amico più speciale che potessi avere."

Nate mi sorrise e poi mi lasciò.

"Tesoro, ancora le mie più felici congratulazioni." Mi sorrise Candice
"Grazie Candice"

"Sei davvero bellissima." Le dissi e lei mi sorrise.

Si accarezzò il ventre e poi mi abbracciò.

"Ora ti tocca aiutarmi lo sai?
Non hai intenzione di lasciarmi lì a morire tra i libri universitari vero?" Domandò Lexie alzando un sopracciglio

"Assolutamente no Lex" le risposi ridendo

La mia migliore amica mi sorrise e poi mi strinse in un abbraccio trattenendomi un paio di minuti.

"Non ho dubitato un solo istante che questa sera sarebbe arrivata.
Congratulazioni piccola Kira, sono davvero fiero di te." Mi disse Joseph sorridendo e aprendo le braccia.

Mi ci fiondai e mi feci abbracciare.

"Grazie J"

***
"Dan, stai scherzando?
È stata una delle serate più belle della mia vita." Dissi per poi stampare un bacio sulla guancia di mio fratello

"Buonanotte Kira."
"Buonanotte Daniel."

Non appena Daniel entrò, mi lasciai sfuggire un sospiro dalle labbra.

Era stata una serata davvero fantastica e di certo era passata troppo in fretta.

Dopo aver cenato, riso, scherzato e parlato tanto.

Erano andati tutti via.

Charlotte e Theo, erano a letto e Daniel li aveva appena raggiunti.

Ed io ero rimasta in giardino, a bearmi del venticello che c'era.

"Non sei andata a dormire?"

Scossi la testa e vidi Joseph venire verso di me.

"Credevo che tu e Persia foste andati via." Dissi mentre lui si mise accanto a me

"Persia è andata a casa.
Daniel mi ha detto di restare." Mi disse mentre guardava il cielo stellato.

"Oh" mi lasciai sfuggire dalle labbra

Imitai l'uomo accanto a me e mi misi a guardare le stelle.

E nel mentre il vento ci scompigliava i capelli, facendosi sentire anche sulla pelle.

Sentì però, qualcosa di caldo poggiarsi sulle mie spalle e notai che Joseph si era tolto la giacca e l'aveva messa sulle mie spalle.

Mi sorrise ed io istintivamente poggia la testa sulla sua spalla.

Mi baciò la testa ed io chiusi gli occhi, restando in quella posizione per alcuni minuti.

C'era qualcosa di strano.

Quando riaprì gli occhi, levai la testa dalla spalla di Joseph e mi voltai a guardarlo.

In quell'esatto momento si voltò anche lui e mi accennò un sorriso.

Non so dire perché, ma so che persi un bel po' di tempo ad osservare l'uomo che avevo accanto.

Non so dire perché, ma vidi che lo faceva anche lui.

Poi però, si voltò di scatto e chiuse gli occhi.

"J, tutto bene?" Domandai mettendo una mano sulla sua spalla

Lui non mi rispose ma girò leggermente la testa verso la mia direzione.

Solo dopo riaprì gli occhi e non so come né perché ma le nostre labbra si toccarono.

Le mie mani finirono tra i suoi capelli, e le sue sui miei fianchi.

La sua giacca quasi cadde dalle mie spalle, ma il nostro continuo muoversi gli impedì di farlo.

O meglio gli impedì di cadere in giardino, perché poi cadde e non fu sola.