- CONNECTION - Joseph Morgan

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"Zaira vieni qui!" Esclamai chiamando la cucciola, che mi stava beatamente ignorando.

Zaira era piuttosto tranquilla, ma anche giocherellona.

Mi ascoltava sempre, tranne quando vedeva Joseph.

Quando quest'ultimo era in giro, lei abbandonava chiunque o qualsiasi cosa.

L'unica spiegazione che mi ero data era che se ne fosse come innamorata.
Non trovavo altre spiegazioni.

"Ciao Zaira" Disse Joseph abbassandosi all'altezza della cucciola accarezzandola

Lei dal canto suo, si sedette prendendosi tutte le carezze.

"È adorabile." Disse Joseph mentre portava lo sguardo da lei a me

"Lo è con te.
Quando sei in giro mi ignora." Borbottai e lui scoppiò a ridere

"Guarda che sono seria!" Esclamai e lui rise ancora di più, facendo alla fine ridere anche me

E nel mentre Zaira ci guardava curiosa.

Joseph si alzò e Zaira iniziò a girargli intorno

"Scusa, ma credo si sia innamorata di te." Dissi e lui rise divertito

"Non mi da fastidio, anzi." Rispose ed io accennai un sorriso

"Daniel non c'è?" Domandò ed io scossi la testa

"È andato a lasciare i bambini a Rachel." Gli dissi e lui annuì

"Allora lo aspetterò." Disse

"Stavo per farmi una cioccolata calda, ti va una tazza?" Gli chiesi
"Perché no dai." Disse ed io annuì

Mi diressi in cucina e vidi Joseph dirigersi in bagno.

Misi il latte in un pentolino e versai la cioccolata, per poi girare.

Fu così che mi trovò.

Intenta a girare il pentolino.

E dopo qualche minuto, spensi il fornello e misi la cioccolata nelle tazze, per poi porgergliene una.

"Grazie." Mi disse prendendola
"Ma di che." Gli risposi

Lo vidi prendere la tazza fra le mani e guardarla per qualche secondo.

Poi la avvicinò alle labbra, con lo sguardo che sembrava perso.

Era palese che non fosse un periodo facile.

Dal divorzio con Persia, erano passati due mesi e meno di uno da quando la notizia era ufficiale per tutti.

Mi dispiaceva vederlo triste, lui che era sempre allegro e sorridente.

"So di non essere Daniel, ma se posso fare qualcosa non esitare a chiedere." Dissi e lui accennò un sorriso

Si voltò, puntando i suoi occhi su di me.

Un semplicissimo gesto che fece accelerare i battiti del mio cuore.

"Grazie." Disse dolcemente ed io gli accennai un sorriso

Lui riportò la tazza alle labbra per finire la cioccolata ed io lo imitai, togliendo lo sguardo da lui.

"Ah!" Esclamò ed io mi girai di scatto.

Vidi Joseph afferrare un tovagliolo e cercare di pulirsi la maglietta mentre accanto a lui Zaira ci guardava.

E non ci si misi tanto a capire.

"Zaira!" Esclamai e lei corse via

Che coraggio piccola, davvero.

"Non ti arrabbiare con lei, non è successo nulla." Disse Joseph
"Mi dispiace."
"Ma tranquilla non è niente."

"Aspetta, vado a prenderti una maglietta di Daniel.
Questa me la lasci e te lavo.
Non accetto un no." Dissi mentre mi diressi in camera di Daniel, con la risata di Joseph nelle orecchie.

Una volta in camera di mio fratello, aprì il suo armadio e cercai una maglietta che potesse andare.

Ne afferrai una bianca e chiusi le ante, per poi dirigermi in cucina.

"Tieni" Dissi porgendogliela

Lui la prese e mi sorrise lievemente.

Poggiò la maglietta su una sedia e si sfilò la sua, rivelando il torace scolpito.

Io deglutì, e mi morsi il labbro.

Certo che era proprio bello.

Kira sveglia!

Prese poi la maglietta di Daniel e la mise, tranquillizzandomi.

Io afferrai la sua, e mi diressi alla lavatrice mettendola nella cesta dei panni sporchi.

"Non c'era bisogno davvero." Disse Joseph facendomi sussultare

"Zaira è la colpevole, e poi non mi costa nulla.
Davvero." Gli risposi e lo vidi mordersi il labbro per qualche secondo.

Secondi nei quali, il mio cuore stava impazzendo.

Quando alzai lo sguardo, incrociai il suo ed osservai ogni minimo particolare dei suoi occhi.

"Kira sono a casa!" Sentì esclamare da Daniel

Mio fratello senza saperlo, aveva interrotto il contatto visivo.

Joseph scese al piano di sotto ed io sospirai, iniziando a realizzare la presenza di qualcosa che non sarebbe dovuto esserci.