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Avevo ancora gli occhi chiusi, eppure ero sveglia.

Non avevo idea di che ora fosse, ma non avevo la minima voglia di alzarmi.

Ero dannatamente comoda.
Il mio letto era particolarmente accogliente quella mattina.

Quando però sentì qualcosa muoversi, i miei occhi si aprirono di scatto.

E l'armadio che vidi, mi fece capire che non ero nella mia stanza.

Sentì qualcosa abbassarsi e portai subito lo sguardo sul letto.

Le lenzuola mi coprivano le gambe, lasciando scoperta la parte superiore del mio corpo.

Lo sguardo mi cadde sul mio braccio destro.
E <<seguendolo>>, vidi che era poggiato su un petto.

E dire che questo mi fece scattare è dire poco.

Quando mi ci staccai, notai che l'uomo in questione altri non era che Joseph.

Cazzo.
Cazzo.

Mi alzai immediatamente e non appena mi accorsi di non aver nulla addosso, ebbi la conferma di ciò che il mio cervello sperava non fosse successo.

Indossai al volo il mio vestito ed afferrai il resto delle mie cose per poi poter uscire da quella stanza.

Ma quando aprì la porta, lui parlò.

"Kira" quasi sussurrò

Uscì dalla stanza e quando feci per chiudere la porta, incrociai il suo sguardo.

E ne ebbi la conferma.

Non sarebbe assolutamente dovuto succedere.

Chiusi la porta alle mie spalle e corsi in camera mia senza farmi vedere da nessuno.

Non appena fui tra quelle quattro mura, gettai le cose che avevo tra le mani e mi accasciai.

Portai le mani ai capelli e chiusi gli occhi cercando di non far uscire le lacrime.

Ero ben consapevole di aver combinato un grosso ma grosso casino.

- CONNECTION - Joseph Morgan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora