Capitolo 2

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12 Settembre... inizio del secondo anno da liceale. Alla fine dell'anno ero stata promossa, avevo 6 in tutte le materie, 9 in fisica e solo 8 in comportamento perché pensavano che non fossi abbastanza partecipativa in classe. Avevo passato una bellissima estate, mi ero fatta coccolare per bene dalla mia migliore amica che poi era ripartira per l'Austria, dove ormai viveva da diversi anni, ero stata al mare, avevo fatto anche un piccolo viaggio da sola, sempre con la mia migliore amica e altre tre ragazze.. avevo tinto tutti i capelli di azzurro e mi ero fatta anche un tatuaggio, mi ero tatuata un bracciale di fiori al polso che racchiudeva in ogni fiore un significato importante per me, la grande rosa al centro del bracciale ad esempio rappresentava l'amore, quello vero, quello che io provavo per Giulia. Quell'estate avevo cercato di capire cosa provavo per quella donna e l'ultima conclusione fu quella che io mi ero innamorata.. Ricominciò la scuola, ad accoglierci fu proprio la Louis, era bellissima, aveva un vestito beige che le arrivava sopra al ginocchio, una scollatura non troppo eccessiva, scarpe con il tacco 12 cm nere e tante collane, bracciali e anelli... mi piaceva guardarle le mani, ogni mese faceva la ricostruzione alle unghia, quel mese erano argentate brillantinate e nell'anulare aveva dei piccoli cuoricini, portava sempre tanti anelli fra cui la fede.. spesso, in classe parlava di suo figlio, il piccolo Daniel, ma mai parlava di suo marito ed io ero davvero curiosa di sapere chi era l'uomo che stava con la donna che amavo io.. chissà se la amava, se la trattava come una principessa o se la disprezzava o se la ignorava, nella mia testa si creavano tanti pensieri e non sapevo se mai sarebbero stati chiariti!

In quei giorni mi accorsi che la mia Giulia, non era più come prima, si affaticava spesso ed era sempre pallida, faceva fatica in tutto nonostante la sua giovane età, aveva solo 32 anni. All'inizio pensai che magari poteva essere incinta, sarebbe stata la fine per me.. Un giorno decisi di aiutarla, non potevo vederla mentre faceva quell'immensa fatica e le chiesi se aveva bisogno di un aiuto, lei mi guardò e con un sorriso annuì. I miei compagni sembra non vedessero ciò che vedevo io, non si accorgevano dei suoi cambiamenti, delle sue preoccupazioni, dei suoi problemi.. la aiutai a portare i libri in sala professori e poi a malincuore la salutai, non feci in tempo neanche a richiudere la porta che la Louis mi chiamò, si sedette, e mi chiese con affanno se potevo correre e prendere la sua borsa che aveva lasciato in macchina, stava male, lo vedevo, ma non sapevo cosa fare, le portai subito la borsa e così prese delle pillole che le fecero calmare il dolore. Ero davvero spaventata e vederla in quelle condizioni, mi aveva fatto cadere qualche lacrima allora, Giulia mi abbracciò e lì mi sciolsi del tutto, credo che il mio cuore non avesse mai battuto così forte!! Le chiesi cosa avesse e mi raccontò che le era venuta un'ernia, e che doveva operarsi presto, aveva paura però, in quei giorni, il suo piccolo Daniel, di soli 3 anni, sarebbe dovuto stare solo, o comunque con una Tata che non conosceva, io in quel momento le dissi senza neanche pensarci che se avesse avuto bisogno di qualunque cosa io ci sarei stata. Le raccontai che avevo 4 cuginetti e due fratelli più piccoli, quindi con i bambini me la cavavo abbastanza bene, le dissi che in quei giorni Daniel sarebbe potuto stare a casa mia, con me, mia madre e i miei fratelli...

Sembrò rasserenarsi, nel frattempo pensavo a suo marito.. perché non teneva lui il piccolo? forse era morto o magari lavorava fuori pensai.

Mi misi d'accordo con la Louis, un pomeriggio di quella settimana mi avrebbe chiamata e mi avrebbe spiegato meglio la situazione di Daniel.. 

Per fortuna quel pomeriggio arrivò presto, non vedevo l'ora, ero davvero felice... andai a casa sua, Daniel era un bambino davvero bello e somigliava tanto alla sua mamma, era un bambino un po' timido, forse si sentiva solo.. 

La mia prof, mi raccontò che suo figlio era poco legato a suo padre perchè essendo un comandante di nave, stava fuori casa per diversi mesi, era cresciuto solo con sua mamma e la mattina all'asilo. Mi presentai, devo dire che gli feci particolarmente simpatia e iniziai a giocare con lui, le macchine in fondo erano sempre state il mio forte!! Giulia era incredula a ciò che vedeva, Daniel non si era mai rapportato così con una persona che non conosceva!!   

Avevamo tanta sintonia e così ci misimo d'accordo, due pomeriggi a settimana, sarei andata a casa loro e avrei passato del tempo con Daniel così quando avrebbero operato Giulia, lui sarebbe stato con me tranquillamente. Un giorno mi arrivo un messaggio: "Scusa, oggi non venire. Poi ti spiego" risposi con un semplice ok ma in realtà ero un po' preoccupata.. Giulia era molto fredda e quel messaggio mi spaventava un po'.

Il giorno dopo, la vidi a scuola e le chiesi se andava tutto bene, lei mi rispose che doveva parlarmi ma non era il momento giusto.. così aspettai e sperai che non fosse successo nua di grave.

Nel pomeriggio ricevetti un sms, Giulia mi chiedeva di vederci in un posto per parlare, mi raccontò che era tornato suo marito e per questo anche Daniel era molto agitato.. io cercai di tranquillizzarla e le dissi che avrei potuto conoscere suo marito così anche lui si sarebbe fidato di me. Giulia mi ascoltò, mi prese per mano e mi disse che prendere le decisioni insieme era sempre bello.. passavano i giorni e io ero sempre più innamorata, ogni volta che la vedevo avrei voluto baciarla, accarezzarla, abbracciarla e dirle che era la donna migliore del mondo. Un pomeriggio, andai a casa della mia prof per conoscere suo marito, era un uomo che non vedevo proprio con la mia Giulia..  mi stava anche abbastanza antipatico, sembrava il classico uomo che pensa solo al lavoro e abbandona la famiglia quando capita, per fortura sarebbe rimasto solo altri 2 giorni!! 

Da quel giorno passarono due settimane, e arrivò il momento dell'operazione! Giulia venne ricoverata e io portai Daniel con me a casa. La mattina, lo portavo a scuola,

andavo a scuola anche io, alle tredici passavo a prenderlo, mangiavamo insieme e mentre io facevo i compiti, lui faceva il riposino pomeridiano e poi lo accompagnavo dalla sua mamma. Il giorno dell'operazione non andai a scuola, decisi di andare in ospedale ad aspettare che Giulia uscisse dalla sala operatoria.. purtroppo, dopo diverse ore, il medico uscì e mi disse che l'intervento era andato perfettamente ma ora Giulia era in coma farmacologico e dovevamo aspettare il suo risveglio per capire se c'erano stati altri danni.

Le parole del medico mi avevano messo una paura incredibile, la donna che amavo era in coma, io avevo suo figlio e non sapevo neanche cosa dirgli.. 

Andai a prendere Daniel all'asilo, e subito mi disse: "e mamma?", gli chiesi di aspettare e lo portai all'ospedale. Decisi di seguire il mio cuore perchè non avrei saputo fare altrimenti. Feci vedere al piccoletto sua mamma da dietro il vetro e gli dissi che ora stava dormendo, e avrebbe continuato a dormire fin quando non sarebbe guarita del tutto. Il dottore disse che solo i parenti potevano entrare. Giulia aveva solo Daniel e.... me! Ogni giorno entravo in camera e mi sedevo di fianco al letto di Giulia, prendevo in braccio Daniel e stringendo le mani della sua mamma, le cantavamo le canzoni e le raccontavamo le giornate. Poi, finito l'orario di visita, tornavamo a casa, Daniel la notte spesso si svegliava e piangeva e l'unico modo per farlo calmare era farlo dormire con me e raccontargli di Giulia. Un giorno arrivai in ospedale e il medico, che ormai mi conosceva bene, mi fece un sorriso bellissimo, capii che era successo qualcosa e nonostante avessi il mio zaino in spalla, la mia borsa e lo zainetto di Daniel in mano e lui in braccio iniziai a correre verso la stanza di Giulia, aprii la porta e la vidi sorridere. Non riesco a spiegare cosa sia successo dentro di me, per 5 minuti non riuscii a parlare. Dopo un po', la guardai e le dissi: "Scusa, ma mi sono innamorata di te".

Dissi quelle parole, ma forse avevo sbagliato, quello non era il momento giusto, Giulia era la mia prof, aveva 16 anni piu di me, non dovevo dirlo, dovevo stare zitta, volevo tornare indietro di qualche minuto per non dire quella cosa ma era la verità, ero innamorata di Giulia.. lei mi guardò e mi disse "ti va se ne parliamo dopo da sole?" Annuii ed uscii dalla stanza. Lasciai Daniel lì con lei. Poi, finito l'orario di visita, presi Daniel, lo portai a casa e tornai da Giulia, dovevo parlarle, ero nervosa, sapevo che avrei perso anche la sua fiducia, non mi avrebbe più fatto vedere Daniel.. Entrai nella sua stanza nonostante fosse vietato entrare alle 7 di sera e chiusi la porta, le chiesi scusa per prima, lei mi disse di sedermi accanto a lei e di ridire cosa avevo detto. Inutile dire che ero più confusa di prima..

La nostra lunga dolce storiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora