Capitolo 7

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Fu una notte tremenda, non appena riuscivo ad addormentarmi, mi risvegliavo urlando per la paura, Giulia stette accanto a me tutta la notte.. 

La mattina dopo, guardai Giulia senza dire nulla ma capii perfettamente cosa stava pensando.. era distrutta quanto me, cercava di non dimostrarmelo, cercava di tirarmi su e farmi stare un po' meglio ma ero a pezzi.. mi disse però che avrei dovuto fare dei controlli, uno fra questi sarebbe stato il test di gravidanza.. le dissi che per ora non volevo veder nessuno, volevo stare solo a letto... Daniel non appena si svegliò corse sul nostro lettone, mi abbracciò e mi chiese perchè piangevo, mi disse che se qualcuno mi aveva fatto male lui lo avrebbe sgridato!! Sempre un cucciolo tenero quel bambino.. restai a letto un intero giorno, così anche il giorno dopo.. Giulia dovette andare a scuola perchè aveva delle verifiche importanti quel giorno altrimenti sarebbe stata con me, decisi di farmi forza e andare a comprare il test di gravidanza.. mi misi gli occhiali da sole di Giulia, così i miei occhi rossi e le mie occhiaie si sarebbero notate di meno.. non appena tornai a casa lo feci e c'erano entrambe le liniette colorate.. ero incinta.. quel bastardo aveva creato una vita dentro me, ho pensato che sarebbe stata la fine, non ce la facevo più... 

Mandai un messaggio a Giulia: "Amore ti prego vieni presto..." 

Alle 11.30 Giulia tornò, non ebbi le parole per dirle quella cosa, le mostrai solamente il test, lei mi guardò e mi disse: "Sai Aurelie, spesso il mondo si accanisce contro le persone senza motivo ma ti assicuro che non va sempre male, io ti prometto che da ora in poi sarà tutto diverso, ti è successa la cosa più brutta che ti poteva capitare, una violenza, ed è per questo che ora hai paura del mondo, lo vedo da come ti guardi intorno quando cammini, lo vedo da come ti chiudi dentro i miei abbracci, lo vendo la notte quando tremi e sudi inconsapevolmente.. io e Daniel siamo la tua famiglia, tu ora devi riflettere bene, hai una vita dentro di te e devi pensare che dipende tutto solo da te, se tu decidessi di tenere questo bambino, io sarei felice di fargli da mamma insieme a te, e Daniel sarebbe felice di essere il suo fratello maggiore, se tu invece deciderai di non tenerlo, noi ti staremo affianco comunque, tu fai parte della nostra vita."

Io avrei voluto solo vivere una situazione normale e invece per me non era mai stato niente normale.. per me il mondo girava al contrario.. alle parole di Giulia non seppi rispondere.. a quel bambino avrei saputo dare il giusto amore sapendo che era il frutto di un abuso? Sarei riuscita a mantenerlo a soli 19 anni? Che madre sarei stata? E quando mi avrebbe chiesto di suo padre cosa avrei risposto?

Intanto i giorni passavano e io ero sempre più giù, stavo proprio male ma era arrivato il momento di tornare a scuola per gli esami di maturità...

Non avevo più aperto libro da quel sabato sera nonostante tutto non avevo paura, forse perchè quello che mi era successo in quei giorni, mi aveva fatto capire che la paura di un esame non è niente rispetto alla paura che io ora provavo per la vita.. 

La nostra lunga dolce storiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora