KageHina; Noi

Perse di nuovo i sensi.

 "Dimmi dove nasconde tua madre i soldi" urlò il padre, Hinata sempre per terra indietreggiò non aprendo bocca, il padre preso dall'ira prese un vaso lanciandolo vicino al figlio graffiandolo in faccia e sulle braccia.

 Il padre ormai impaziente prima di uscire dalla porta vide Hinata in piedi che gli stava urlando di tutto, il padre gli diede un calcio in pancia facendolo cadere per terra bruscamente e se ne andò sbattendo la porta bruscamente dietro di sè.

 Hinata si rialzò tutto dolorante e prese il telefono per chiamare aiuto. Kageiama stava per ritornare a casa assieme a Suga che gli aveva tenuto compagnia per tutto il tragitto, ad un tratto il telefono di Kageiama squillò "E' Hinata" disse Kageiama mettendo in vivavoce per far sentire anche a Suga

 "K-kageiama aiut..." Hinata non riuscì a finire la frase, la linea cadde subito. "Che gli sarà successo!? Aveva una voce strana" disse Suga preoccupato "Veloce corri, andiamo da lui" urlò Kageiama iniziando a correre con dietro Suga.

 Dopo dieci minuti arrivarono a casa, Kageiama e Suga entrarono alla svelta e appena aprirono la porta rimasero scioccati, la casa era tutta all'aria e c'era Hinata privo di sensi per terra. "Hinata! Hinata!" urlava Kageiama con l'intento di svegliarlo, ad un tratto Hinata aprì leggermente gli occhi e Kageiama lo prese in braccio delicatamente mettendolo sul divano "Hinata stai bene?!" chiese Suga preoccupatissimo, Hinata con un filo di voce disse "N-non mi ha fatto nulla di grave...n-non preoccupatevi, sto bene"

 perse di nuovo i sensi.

 Presero in braccio Hinata "Andiamo a casa mia ho molti farmaci e garze, non è lontana da qui" disse Kageiama.

 Appena arrivarono lo misero in un letto e lo medicarono, gli disinfettarono le varie ferite che aveva sparse sul corpo, dopo aver fatto tutto dovevano solo aspettare che si svegliasse, Suga restò a dormire da Kageiama aspettando la mattina seguente.