6. Il ragazzo senza nome

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Il cielo era grigio, ma non erano nuvole quelle che impedivano al cielo di guardare il mondo. Lo dimostravano tutte quelle persone che si affrettavano a raggiungere luoghi riparati, che portavano mascherine e sciarpe per coprirsi il viso, il naso e la bocca in particolare. La cenere cadeva come neve in tutta la città e la visione di quei piccoli frammenti grigi sembrava rimarcare una lenta, ma inevitabile implosione dell'umanità. Scendevano lentamente, danzando a destra e a sinistra e parevano indecisi sul punto in cui posarsi. Si affidavano alla leggera brezza inquinata e arrivavano a terra, compattandosi con i loro fratelli già ancorati al terreno morto.

Diversi bilici si preparavano a partire verso un deposito segreto, in cui sarebbero state conservate le scorte: grandi scatoloni da cui sarebbe dipesa la sopravvivenza dell'intera razza umana. C'erano barili d'acqua, frutta e carne secca e qualche animale che sarebbe stato allevato in qualche stalla sotterranea, nella speranza che le provviste sarebbero state sufficienti per uomini e bestie. Di cosa si sarebbero cibati se il terreno non nutriva più le piante? Erano ben visibili: ammassi inermi di rami come artigli nella notte, così secchi da poter essere spezzati in un soffio. Foglie scricchiolanti coperte dal fumante colore della cenere, scostate da qualche cane che, invano, scavava nel terreno per trovare qualsiasi cosa da mangiare, da bere.

Lui aveva assistito a tutto questo lento decadimento. Aveva visto persone credere di essere invincibili perdere, Lui era stato testimone della tanto vociferata rivoluzione, quella che davvero aveva rivoluzionato tutto, perché li aveva riportati alle origini. Avevano scelto di tornare ai tempi in cui la debolezza umana non aveva posto per regnare e adesso ne stavano pagando tutte le crudeli conseguenze. E Lui, non era sicuro di volerlo impedire. Era l'unico che non aveva niente da perdere, l'unico a non avere memoria del passato, il solo a non avere aspettative per il futuro né legami che potevano rompersi.

Aveva vissuto per anni senza nome, ignorato dalle persone, considerato pazzo. Nessuno aveva tempo per dare un'identità a uno straniero, così se lo diede da solo: lesse il suo nuovo nome su un vecchio libro appoggiato su un davanzale, prima che una grassa signora coi capelli unti glielo schiacciasse sulle dita, spronandolo a scappare da quella villetta, identica a tutte quelle attorno a lei. Senza identità, come lui.

Camminava in quella cenere, nella direzione opposta in cui tutte quelle persone correvano in preda al panico. Tutti avevano paura dell'anormale. Anzi, dello straordinario. Amava quella parola, erano ricordi di una vita passata, ma descriveva appieno tutto quello che stava succedendo. Il suo cuore batteva a ritmi impossibili per un essere umano, ma non era paura quella che provava. Era affascinato da quello che stava vedendo. "Forse fanno bene a considerarmi pazzo" si disse mentre raggiungeva quello che tutti chiamavano Makova. Migliaia di frammenti si stavano innalzando, lentamente ognuno di loro si stava illuminando di luce propria. Dominati da una forza straordinaria si stavano dirigendo verso la donna grande almeno quattro volte un essere umano. I suoi setosi capelli blu-viola si muovevano in aria guidati dalla forza attorno a lei, come le alghe si muovono sotto il peso della corrente marina.

Lei lo guardò. Lui rimase paralizzato dagli occhi di quell'essere. Erano veri diamanti ametista, nessuna pupilla, nessuna iride: solo pietre per cui ogni donna avrebbe pagato una fortuna. La osservò, continuò a farlo anche quando lei raccolse tutta la sua rabbia, un odio che qualcosa aveva scatenato. La riversò su tutto il mondo e lo rase al suolo.

L'ENCICLOPEDIA DEI PERCHÉ -Da dove nasce il male?-

[...]

Le persone raccontano che sul male solo il bene ne può uscire vincitore. Ciò che non dicono, invece, è che tutto è un circolo vizioso: un continuo scontro fra male e bene, ma se il bene è davvero il vincitore, allora perché non riesce mai a liberarsi del male? Perché deve sempre arrivare a uno scontro? Il male è una parte del mondo di cui sentiremo sempre parlare: le persone nascono per essere cattive. È inutile che fingano di essere buone, perché prima o poi ci sarà sempre qualcosa a scatenare il loro lato oscuro. L'unico modo per evitare questo ripetitivo, estenuante scontro è smettere di esistere. In un mondo di sole bestie, dove l'unica regola che vige è quella del più forte, non arriveranno mai a dover combattere la loro vera natura: si mostrano per quello che sono e non hanno paura di loro stessi. Quando ho visto [questa parte è considerata irrecuperabile] È per questo che sono arrivato alla soluzione più semplice.

Il bene nasce in relazione al male. Oppure è il male che nasce in relazione al bene? Chi lo sa? Importa? Se esistesse solo una delle due opzioni allora non sarei qui a scrivere su questo argomento. Saprei che non c'è altra soluzione: o solo bene o solo male, ma almeno saprei da che parte guardare. Almeno non arriverei al fondo. Mi correggo: almeno non sarei arrivato al fondo. Oh l'ho toccato e l'ho scavato ancora più profondo: non posso più risalire. È buio, freddo, stretto, ma c'è un'unica via da seguire. Non serve a niente cercare di fare del bene, se il mondo ride alle tue spalle appena ti giri. Perché se scommettiamo sull'esistenza di uno, piuttosto che dell'altro, solo il freddo e crudo male può darci qualche premio.

Frammento di del diario di N (Non siamo sicuri del nome dell'autore, né della sua iniziale, poiché il diario è stato ritrovato in pessime condizioni ed è stato sottoposto a innumerevoli interventi di ricostruzione)

SPAZIO AUTRICE

Ciaoo

Allora, personalmente amo questo capitolo. Vi prometto che dal prossimo comincerete a capire i legami fra i personaggi, quindi comincerete a capire dove questa storia potrebbe andare a finire. Nel frattempo, se avete già qualche idea fatemelo sapere!

Cercherò di aggiornare il prima possibile, ma il prossimo capitolo è l'ultimo che ho pronto: preferisco aspettare di averne almeno due finiti prima di pubblicare.

Al prossimo capitolo!

Shala - La stella caduta del Makova-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora