SHATTER those MISTAKES || Taekook

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Rimango immobile, con le braccia al petto e le sopracciglia aggrottate mentre lo guardo in modo serio.
«Perché sei venuto, Taehyung?» Gli chiedo
Non voglio che l'effetto dell'alcol se ne vada.
«Ero preoccupato per te.»

Mi lascio uscire una risatina e butto la testa all'indietro. «Ne posso fare a meno della tua preoccupazione.»
«Mi odi, vero?»
«Sì. Molto.»

Tolgo la giacca e l'appoggio sul divano.
«Mi dispiace per averti spezzato il cuore.»
Stringo le labbra e sospiro.
«Ormai è passato, non m'importa più niente.»
Sto cercando di mentire con tutto me stesso, ma sto fallendo miseramente con la voce che trema e gli occhi lucidi.

«Non importa quello che c'è stato e quello che è successo dopo, tra noi due. È un capitolo della mia vita a cui ho messo il punto molto tempo fa, quindi ora vattene.»

Mi guarda e piega le labbra in un sorrisetto.
«No, invece.»
Alzo di scatto la testa, stringendo i denti. Cammino velocemente verso di lui e annuisco.
«Sì che te ne vai, questa è casa mia e tu sei l'ultima persona che dovrebbe metterci piede.»
I nostri occhi rimangono incastrati, giocando a chi mantiene lo sguardo per più tempo.

«C'è qualcun altro?»
Sbatto le palpebre e rido, alzando gli occhi al cielo. «Non sono cazzi tuoi.»
Mi siedo sulla poltrona e sospiro. Lui si mette sul divano, guardandomi.
«Senti, tu non puoi piombare nella vita in questo modo. Sono andato avanti, quindi che cosa vuoi da me? Avevi detto che sarebbe stato come se non fossi mai esistito.»

«Rispondi alla domanda, Jungkook. Stai con qualcuno?»
Mi massaggio le tempie, prima di bloccare i miei movimenti e guardarlo. Lecco le mie labbra e mi alzo, camminando verso di lui. Poso le mani sul divano e lo guardo, dritto negli occhi.

«Anche se fosse?» Domando. Avvicino le labbra al suo orecchio. «Se ci fosse un ragazzo, ti farebbe incazzare?» Chiedo, in un sussurro.
Appoggio una mano sul suo petto e ridacchio.
«Sembri agitato» sussurro.
«Chissà quante volte mi hai pensato...lei non ti provoca niente. Io sono l'unico.»

Stringo il suo pacco e ghigno.
«Ti manca incredibilmente tanto scoparmi.»
La sua erezione, spinge contro i jeans.
Sospiro e ritorno a guardarlo.
«Quanto ti sono mancato, hyung?»

Prende i miei fianchi facendomi mettere su di lui e in poco tempo, finiamo per avere le labbra incollate. La sua lingua si scontra con la mia. Tiro i suoi capelli, ricambiando il bacio.
Raggiungo la cintura dei suoi jeans, così da slacciarla.

«Che cosa stai facendo?» Domanda.
«Guardami» prendo il suo viso e faccio incontrare i nostri occhi. «Tu ora mi fotti.»
Fa scontrare ancora le nostre labbra e mi toglie i pantaloni.

«Sei sicuro?» Chiede, appena gli tolgo la camicia. «Domani mi odierai.»
«Io ti odio già» rispondo.
Si alza con me su di lui e cammina lungo il corridio.
«A destra, di là c'è il bagno.»
«Sai che cambia.»

Entra in bagno e fa scontrare la mia schiena con il muro della doccia.
Apre l'acqua e io rido sulle sue labbra.

Mi abbassa i boxer e sbottona la mia camicia
bacia il mio collo, lecca la mia pelle fino al capezzolo dove ho il piercing.
«Mh» mugolo e subito metto le mani tra i suoi capelli, mentre lui continua a stuzzicare quella parte del mio corpo con i denti e la lingua.

Chiudo gli occhi appoggiando la testa contro al muro. Morde la mia pelle e la succhia, per marchiarla.
Si abbassa e prende la mia intimità in bocca, facendomi gemere.