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La mattina successiva, Taehyung ha insistito affinché accompagnassi lui e sua nipote al centro commerciale.
Chaemin è una ragazzina molto esuberante e assomiglia molto a suo zio, fisicamente parlando.

«Lo zio me l'ha detto» mi dice, mentre siamo prendendo le scale mobili. Taehyung è andato in un negozio di elettronica, dandoci appuntamento al bar.
«Che cosa?» Le chiedo, confuso. «Che tu e lui, stavate insieme al liceo» risponde, con un sorrisetto.
«Sei il suo amante, vero?»
Sbatto le palpebre un paio di volte e ridacchio, in modo nervoso. «Lui ti ama molto. Vorrei trovare qualcuno che mi guarda allo stesso mondo, in cui mio zio guarda te.»

Arrossisco e sorrido. «Lui sta per sposarsi.»
«Se è intelligente, non lo farà e scapperà con te come nei romanzi» dice, saltellando contenta.
«La vita reale non è come un romanzo, Chaemin» le spiego e lei annuisce.
«Lo so...»

«E tu ce l'hai il ragazzo?» Le chiedo. Lei sussulta e annuisce appena. «Sì.»
Mi guarda e sforza un sorriso. «Sì, ce l'ho.»
«Allora, lui ti guardarà allo stesso modo, no?»
Lei fa spallucce e resta in silenzio. Aggrotto le sopracciglia confuso, ma non ci do troppo peso.

«Ecco lo zio» dice, indicando Taehyung, che è in piedi al bancone del bar. Appena ci raggiunge con il vassoio, ci sediamo a un tavolo. «Ho preso un nuovo cellulare.»
Posa i suoi occhi su di me e accarezza il mio piede da sotto il tavolo. Sussulto appena, mentre bevo il mio caffé.

«Hai soldi da buttare?» Sospira, Chaemin.
«Guarda che è per te, stupida» le dice e lei sgrana gli occhi. «Scherzi?!»
«No.»
«Oh mio dio! Ti voglio tanto bene! Sei lo zio migliore del mondo!» Esclama abbracciandolo.

«Vado in bagno un attimo» dico per poi alzarmi e andare verso i bagni. Mi sciacquo il viso e guardo il mio riflesso.
Non penso di star facendo la cosa giusta, anzi sono convinto di star sbagliando ogni singola cosa.

«Ehy, che ti succede?»
Mi prende per i fianchi da dietro e posa le labbra sul mio collo. Resto a fissare i nostri riflessi e dischiudo le labbra.
«Stiamo sbagliando tutto» sussurro.
«Ogni cosa.»

«Ah ah, hai ragione» dice, continuando a baciare il mio collo. «Sono serio, Tae.»
Spinge il suo pacco contro al mio fondoschiena facendomi ansimare.
Mi mordo il labbro, stringendo il bordo del lavandino. «Anche io» sussurra al mio orecchio.
La sua voce, è qualcosa di estremamente erotico e seducente. La sua calda, roca e profonda voce. Sento il mio corpo tremare sotto il suo tocco e accendersi.

Mi gira e mi fa sedere sul lavandino. Divarica le mie gambe per starci in mezzo e fa unire le nostre labbra, infilando la lingua nella mia bocca. Mugolo e stringo i suoi capelli.
«P-potrebbe entrare qualcuno» sussurro.
«T'importa?» Domanda, sulle mie labbra.
Lo guardo negli occhi e dischiudo la bocca.
«No» rispondo, per poi baciarlo.

Scende lungo il mio collo, marchiando la mia pelle.
Lego le gambe dietro alla sua schiena.
«Sei bellissimo, amore mio» sussurra. Poso le mani sulle sue guance. «Tu lo sei di più.»
Schiocca la lingua e tira il mio corpo, più a contatto col suo.

«Ti amo come solo un pazzo potrebbe amarti.»
Sfioro le sue labbra con le mie.
«Non c'è nessuno su questa Terra, che ti ami quanto ti amo io, Taehyung» rispondo e lui mi guarda negli occhi.
«Ho preso una cosa anche per te.»

Mi prende il polso, per poi mettermi un braccialetto. C'è un ciondolo a forma di libro, con un'incisione. "Notre Dame de Paris".
«Il tuo libro preferito.»
«Volesse il diavolo la vita passerei...» inizio.
«Con le mie dita tra i capelli di Esmeralda.»

Sorrido e lo bacio per qualche istante.
«Lo sai che la lascerò, vero?»
Lo guardo sorpreso e ridacchio falsamente, scendendo dal lavandino. Porto le braccia al petto.
«No, non lo farai» dico, scuotendo la testa.
«Lo sappiamo entrambi che metti il tuo lavoro prima di ogni cosa. L'hai sempre fatto, ma in fondo hai ragione il tuo lavoro è decisamente più importante di me.»

La sua espressione si fa confusa e prima che possa uscire dal bagno, mi blocca per il polso.
«Tu lo sai quanto ti amo, piccolo.»
Sforzo un sorriso e tiro su col naso. «Non come ti amo io, perché se dovessi essere costretto a cambiare casa editrice per te...io lo farei. T-tu non capisci un cazzo degli altri. Vivi nel tuo mondo perfetto e usi le persone a tuo piacimento, ma non funziona così. Finirai per restare solo.»

Deglutisco e lo guardo seriamente.
«Smettila di essere così fottutamente egoista, perché finirai col perdere anche me.»
«Di nuovo» aggiungo, per poi uscire dal bagno.

Chaemin sta parlando al cellulare, seduta al tavolo.
«Smettila» dice. «T-ti ho detto di no.»
Appena io mi siedo, lei mette giù e si schiarisce la voce tornando a bere la sua spremuta.
«Stai bene?» Le chiedo, notando quanto sia agitata. «Sì.»

Taehyung ci raggiunge e mi lancia un'occhiata,  che ignoro. «Domani non riesco a passarti a prendere, Chaemin» le spiega e la ragazza, sgrana gli occhi stringendo la sua giacca.
«Fatti portare da Minkyun.»
La guardo e aggrotto le sopracciglia.
«Ti passo a prendere io» dico. Lei mi guarda di scatto. «Sì, non è un problema.»

«Grazie, Jungkook-oppa» dice. «Sei sicuro?»
Annuisco.

[...]

Picchietto il dito sul volante, mentre aspetto che Chaemin esca da scuola.
So per certo che qualcosa non vada, glielo leggo in faccia.
Devo portarla a casa di Taehyung.

Appena la vedo, le faccio un cenno con la mano.
Lei sale e mi sforza un sorriso.
«Grazie ancora.»
«Figurati.»

Abbasso il freno a mano e parto le raggiungere la casa di Tae. Spero che si sia accorto, che qualcosa nella sua nipotina non va.
«Sicura di stare bene?» Le chiedo, lanciandole un'occhiata veloce. «Sicura» risponde, con un filo di voce.
«Se c'è qualcosa che non va...con la scuola, o con qualsiasi cosa, puoi parlarmene davvero. Sei ti serve qualcuno con cui sfogarti, io ci sono Chaemin.»

«Sono preoccupata per una mia amica.»
«C'è una persona che non la tratta bene, ma lei non riesce ad allontanarsi. Mi ha chiesto cosa dovrebbe fare, ma io non me ne intendo di queste cose.»
Sospira, guardando fuori dal finestrino.
«Lei è la mia migliore amica, non voglio che soffra...per questo sono così preoccupata.»

Appena arriviamo a casa di Taehyung, scendiamo.
«Credo che dovrebbe avere il coraggio di allontanarsi e capire che se continua a starci insieme, finirà per venire consumata.»
Lei apre la porta di casa e troviamo Tae e Hyebin, che stanno parlando del matrimonio.
Era questo il suo impegno.

«Ciao» dice Hyebin. Storgo il naso e le sforzo un sorriso.
Mentre loro due parlano, io e Chaemin andiamo nella sua stanza.
«Tu stai bene con mio zio?»
«È difficile in questo caso. Sto bene, ma so che questa sensazione di felicità mi porterà a soffrire. L'ha già fatto in passato.»
«Ma lui ti ama.»

Sorrido e la guardo, appoggiando le mani sul letto. «L'amore è una merda in certi casi.»
«Ci sono amori che ti corrodono dentro, che ti lacerano ma tu non te ne accorgi e quando lo fai...è troppo tardi. Ne sei consumato.»
Lei inclina la testa di lato. «Se dici così, perché stai con lui?»
«Perché lo amo, Chaemin» rispondo.

La porta della stanza si apre e la "coppietta felice", entra. Taehyung si siede accanto a Chaemin e prende le sue mani.
Aggrotto le sopracciglia, appena poso gli occhi sulla sua schiena. Sfioro il livido con le dita, facendola rabbrividire.
«Chaemin, ma cosa...» Taehyung, guarda la sua mano che lei ritrae subito.
«Che cazzo sono?!» Sbotta, con i denti stretti.
Lei sussulta.

Prima che Taehyung possa urlare ancora, stringo Chaemin tra le mie braccia.
«Non. Urlare» chiarisco, in modo serio.
Lei singhiozza.
«Lasciateci da soli, per favore.»

Loro due escono e io sospiro, guardando Chaemin in faccia.
«Devi lasciarlo. Subito.»

SHATTER those MISTAKES || Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora