Preparativi

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In quella casa il cioccolato non mancava mai per due motivi: 1 Remus adorava il cioccolato e quando era giù di morale gli bastava un morso per sentirsi meglio 2 A chi non piaceva il cioccolato?

Tuttavia quella mattina quando era andato ad aprire lo sportello in cui tenevano la cioccolata lo trovò vuoto. Avrebbe urlato se in quel momento non fosse entrata Lily in cucina. In mano teneva un pezzo di cioccolato.

"Scusa Rem...è solo che avevo voglia di qualcosa di dolce e...e" e incredibilmente scoppiò a piangere. Remus si avvicinò e le batté una mano sulla schiena.

"Era solo un po di cioccolato, si ricomprerà" le disse con amore. Non avrebbe mai permesso a nessuno di finire il suo cioccolato, ma poiché era incinta avrebbe fatto un'eccezione.

E poi era abituato a quel treatrino. Quasi ogni giorno la vedeva avere delle reazioni esagerate per delle sciocchezze. Per esempio aveva quasi cacciato di casa il gatto perché aveva rovesciato un po di lettiera.

Ovviamente due secondi dopo Sirius l'aveva trovata a piangere sul pavimento del bagno con il gatto tra le braccia. Stava sussurrando qualcosa che sembravano molto delle scuse.

Aveva degli sbalzi d'umore parecchio evidenti e a volte irritanti (cosa che Remus non avrebbe mai detto. Lily avrebbe potuto tirargli un calcio, come scoppiare a piangere o dargli ragione), ma ormai li trovava quasi normali.

Si era ritrovato a passare sempre più tempo con Lily. Man mano che la pancia cresceva, cresceva anche la paura di non avere abbastanza soldi. Sirius aveva finito tutta la sua eredità comprando la casa, e i genitori di James, per quanto gentili, non avevano del tutto approvato quel bambino.

Ne erano felici certo, ma avevano fatto capire che non gli avrebbero dato un centesimo. A quanto pareva pensavano che qual bambino fosse capitato nelle loro vite troppo presto.

Per questo motivo Sirius si era dovuto trovare un lavoro. Aveva iniziato con dei lavoretti piccoli, finché qualcuno non l'aveva visto e assoldato come Spezzaincantesimi. Lui ne era stato entusiasta e aveva accettato subito.

Remus del canto suo si era ritrovato a dover badare alla casa e a prendersi cura di Lily quando non stava molto bene. La cosa non lo faceva impazzire, soprattutto quando lei aveva mal di testa e anche il minimo rumore che le arrivava al cervello le faceva male.

In quei momenti Remus era costretto a stare sdraiato sul divano a leggere. Magari ad accarezzare il gatto per evitare che piangesse. O addirittura ad uscire e dondolarsi sull'altalena (cosa non molto piacevole a dicembre).

Poi si maledisse. Si disse che era un idiota, stupido, deficente, e chi ne ha più ne metta. Ma era ovvio no? Un incantesimo che impedisse a Lily di sentire i rumori! E aveva anche quello giusto, un Muffiliato e via!

All'inizio però Remus si ritrovava a invidiare i suoi amici. Avrebbe voluto tanto andare a lavorare, ma purtroppo non era possibile. Chi mai avrebbe dato un posto di lavoro ad uno come lui?

E poi non avrebbe potuto rimanere per più di due mesetti. Come avrebbe spiegato le assenze dopo le notti di luna piena per riprendersi? Semplice, non poteva, ma soprattutto non poteva mancare al lavoro almeno una volta al mese, sarebbe stato sospetto.

Tuttavia gli bastava guardare la sua amica per far svanire quelle brutte emozioni; però la vergogna non avrebbe potuto togliergliela nessuno.

Lily era come una sorella, poteva restare con lei per nove mesi. Anche di più se avesse avuto problemi con il bambino, o bambina, come teneva spesso a far notare.

Sirius, con grande gioia di tutti, divenne meno iperattivo. A volte, grazie al lavoro, tornava a casa mezzo distrutto, in grado solo di cenare e farsi coccolare dal suo fidanzato.

"Dovresti fare l'infermiere Moony sai?" Disse una volta Sirius. Era sdraiato sul suo letto a guardare il soffitto mentre aveva lasciato Remus a giocare con una ciocco dei suoi capelli.

"L'infermiere?" Ripeté stupito Remus sorridendo e continuando a giocare con i capelli dell'altro. "Pensaci" proseguì Sirius come se non fosse stato interrotto. "Ti sei sempre preso cura di noi, ed ora fai la stessa cosa Lily.

Sono sicuro che anche con il bambino farai un ottimo lavoro." Poi si girò a guardarlo negli occhi, per accorgersi che non sorrideva più. Ecco un argomento delicato che non avevano mai approfondito.

"Non avrà paura di me?" Chiese Remus distogliendo gli occhi da quelli di Sirius e guardando il lenzuolo. Ma Sirius non si diede per vinto e gli sollevò il mento prendendolo tra le dita.

"Perché mai dovrebbe avere paura di te?" Chiese cercando di sorridere. "Perché sono un mostro." Fu la risposta pronta. Sirius cercò di dire qualcosa, ma venne interrotto.

"E non dire che non è vero Sir. Hai visto come spesso mi guardano tutti." "Ti guardano perché sei bellissimo." Provò a dire Sirius per far ridere Remus, ma esso rimase serio.

"No, non mi guardano perché sono bellissimo. Hai mai visto che a volte i bambini mi indicano per strada? Sussurrano qualcosa ai genitori. Loro gli dicono che è maleducazione indicare, ma poi sono i primi che scanzano i propri figli."

Sirius continuò a sorridere "Solo perché non ti conoscono Rem. Se solo vedessero la metà di quello che sei allora si che cambierebbero idea. Se avessi un figlio saresti la prima persona a cui lo affiderei."

Remus si riscosse dai suoi pensieri malinconici e decise di sorridere a sua volte. Non era il momento di fare certi pensieri. Si gettò sopra Sirius e lo baciò. "Certo che se avessi un figlio lo lasceresti a me, sarebbe anche mio!"

Sirius rise "E come fa ad essere sia mio che tuo? Devo davvero spiegarti come nascono i bambini? Nessuno te l'ha mai detto?" Remus finse di pensarci. "Forse potresti mostrarmelo."

Poi non tornarono più sull'argomento 'bambini' almeno fino alla nascita del piccoletto (o piccoletta! avrebbe aggiunto Lily se avesse ascoltato quei pensieri).

*********

Sarà stato il settimo mese del piccoletto (piccoletta) quando Remus aveva sentito un singhiozzo dietro la porta della camera di James e Lily. Era stato tentato di non entrare, magari l'amica voleva stare sola, ma poi aveva bussato.

Un fioco "Avanti" era giunto alle sue orecchie, e per questo aveva spinto la maniglia. Lily era seduta a terra con in mano una busta ed una lettera. Remus le si sedette accanto.

"Non ti ha risposto?" Domandò. Lei scosse la testa e la posò sulla spalla di lui. "Forse...forse dovresti lasciar perdere." Si sarebbe aspettato una delle sue reazioni esagerata, invece Lily rimase calma.

"Credo che tua abbia ragione, è la terza lettera che mi rispedisce indietro senza una sola riga." Tirò su con il naso e mostrò a Remus la lettere che teneva in mano.

Oltre alla calligrafia di lei, Remus non si accorse di altre scritture. Gliela passò di nuovo e lei alzò la testa asciugandosi le lacrime. "Non perderò più tempo con Severus. Se ha intenzione di dirmi qualcosa allora mi scriverà!"

Si alzò con un po di fatica e lasciò la lettera a terra. Remus fu felice di quella decisione, non la vedeva determinata su una cosa da troppo tempo. Si azzardò a leggere quella lettera solo dopo che Lily si fu chiusa la porta alle spalle.

Caro Severus,
Ho notato che non hai risposto alla mia ultima lettera. Ma non sono arrabbiata, se non hai trovato il tempo con il tuo nuovo lavoro ad Hogwarts, lo capisco. È solo che mi manca il mio amico. Quel ragazzino che mi raccontava del mondo magico seduti sul prato a guardare le nuvole. Vorrei riaverlo indietro. Ma forse chiedo troppo. Forse quel bambino non c'è più. Comunque è successa una cosa bellissima, sono incinta! Non so ancora se sarà maschio o femmina, ma spero vivamente che un giorno verrai a trovare me e mio figlio (o figlia, ovvio). Sono al settimo mese, quindi per Luglio dovrei partorire. Magari tieniti libero per le vacanze e scrivi i giorni in cui sei libero. Magari potremo anche andare a berci qualcosa io e te (analcolico ovvio!).

Con affetto,
Lily

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