Marlene non molla mai

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"Allora?" Domandò ancora James dato che Remus sembrava restio a non proferire parola.
"James calmo, lascialo fiatare." Sbuffò Lily, pensando che l'amico avesse reagito così per la gelosia.

"Si, ma avrebbe potuto essere più gentile con Marlene. Possiamo sapere perchè siamo impegnati a Capodanno? Che programmi abbiamo?" James si calmò un po, ma il tono sarcastico fu presente nella sua voce. Ma Peter non gli permire di rispondere, fu lui che lo interruppe.

"Anche io in realtà sono occupata. Non so cosa deve fare Rem, ma io devo lavorare. Ho provato a liberarmi, ma non c'è stato verso di far cambiare idea ai miei capi. Mi dispiace."

"Peccato" disse James. "Sarebbe stato bello passare il Capodanno insieme. Proprio sicuro che non puoi fare nulla?" Ma visto che Peter scosse il capo tornò a rivolgersi a Remus.
"Allora?"

Remus guardò a terra iniziando a torturarsi i bordi delle maniche della felpa. "Ok, non può venire per colpa mia. La luna piena sarà l'ultimo dell'anno e sarò costretto a stare in cantina. Non posso azzardarmi ad uscire con tutta la gente che festeggerà e i fuochi d'artificio che esploderanno nel cielo."

A James tornò il sorriso amichevole che solitamente riservava ai suoi amici.
"Rem, perchè non ce l'hai detto prima? Se le cose stanno così allora passeremo Capodanno con te!"

Remus si aspettava quelle parole dai suoi amici. "No ragazzi, non mi permetterò di rovinarvi Capodanno. Proprio per questo non ve lo volevo dire. Sapevo che avreste detto una cosa stupida come questa." Ma stava sorridendo.

Proprio non capiva cosa mai avesse fatto per meritarsi degli amici come loro. "Stai scherzando spero!" gli disse Sirius avvicinandosi "Capodanno è una festa, proprio come il Natale. E le feste le si passano in famiglia!" Remus era commosso, ma anche convinto della sua scelta.

"Appunto! Non vorrete mica lasciare Lily da sola. Se state con me non potete stare con lei. Ed io preferisco di gran lunga che voi stiate con lei, è più sicuro e più divertente."

"Mi inventerò una scusa per non far venire Marlene. Le dirò che siamo impegnati e che me ne ero scordata." Lily salì le scale in fretta sicuramente pronta a spedire un gufo.

"Come vuoi, però non sono d'accordo." Furono le parole di James poco prima di sparire dietro la sua quasi moglie. Tuttavia Remus sapeva che non erano vere le parole di James. Aveva fatto bene a mettere in gioco Lily, sapeva che James non l'avrebbe mai lasciata sola.

Anche Peter salì le scale, così che Sirius e Remus potessero rimanere da soli. "Sei sicuro? Remy so quanto odi quel posto. Basta che tu me lo chieda e resterò con te!" Era tentato. Sarebbe stato bello passare una notte intera solo con Sirius, ma aveva preso la sua decisione.

"No, non te lo chiederò" sussurrò semplicemente, ma notando l'espressione contrariata dell'amico continuò. "Cos'è, perché non vuoi che passi la notte da solo? Hai paura?" Sussurrò l'ultima parola come se lui avesse paura a pronunciarla.

"Si Rem, certo che ho paura....ma per te, non di te. Quello mai! So cosa succede quando ti lasciamo da solo e non voglio rischiare."
Remus si rilassò. "Tranquillo, ti prometto che farò il bravo. D'accordo?"

"D'accordo!" Sirius lo tirò per un polso e lo imprigionò in un abbraccio. Remus sentì tutta la tensione di poco prima lasciare il suo corpo, e desiderò stringerlo più forte.

Non avrebbe mai voluto lasciare quel corpo, ma purtroppo fu costretto a separarsi da Sirius prima di quanto avrebbe voluto. Sentì il freddo prendere il posto delle braccia di Sirius. Avrebbe voluto tornare tra le sue braccia, dirgli che lo amava, dirgli che voleva solo lui, ma Sirius stava già salendo le scale, non lasciandogli il tempo di aprire bocca.

Quella sera, quando James e Sirius scesero in cantina per legare Remus, lui era già li. Seduto su una sedia e stava leggendo qualcosa, sembrava tranquillo nonostante il pallore mortale e l'aria malaticcia che aveva.

"Sicuro che starai bene?" Gli chiese ancora una volta Sirius mentre lui e James gli legavano i polsi con le catene. Remus sorrise debolmente.
"Vi ho detto di si, starò benissimo. Ora andatevene però." Fu scosso da un brivido che gli attraversò il il corpo e lo fece cadere in ginocchio.

Sirius avrebbe voluto avvicinarsi, aiutarlo, ma James lo trattenne.
"Andiamo dai, lascimolo solo."
Sirius si sarebbe liberato dalla sua stretta se non fosse stato che con un ringhio Remus ripeté.
"Andate via!"

Ubbidirono, e non appena ebbero salito le scale trovarono Lily ad aspettarli fuori dalla porta. Aveva la bacchetta in mano ed era evidente che stava per mettersi a  piangere.

"È n-normale?" Domandò con voce tremante. Sirius e James si guardano e si ricordarono che era la prima trasformazione di Remus a cui 'assistiva' Lily. James l'abbracciò.

"Si tranquilla Lily, è normale. Prova solo un po di dolore, ma vedrai che domani mattina starà molto meglio." Lily fece cenno di si con la testa, si liberò di James  e si avvicinò alla porta. Levò la bacchetta e con dei semplici movimenti del braccio e alcuni mormorii, lanciò un po di incantesimi silenzianti.

I ringhi e gli ululati che stavano nascendo dall'altro lato della porta diminuirono, e si limitarono a dei cupi suoni ovattati. "Con un po di musica dovrebbe risolversi tutto. Nessuno lo troverà strano essendo Capodanno."

E detto questo James si avvicinò ad uno stereo (un altro oggetto Babbano che lui e Sirius avevano conosciuto grazie a Lily e Remus) e lo accese. Anche quei cupi suoni ovattati, così facendo, sparirono, lasciando i tre in uno strano stato di inquietudine.

Fu il Capodanno più brutto di tutti i tempi. Erano mezzi ubriachi. Non così tanto da potersi divertire, ma abbastanza per procurarsi un mal di testa la mattina seguente. Era mezzanotte passata quando James e Sirius si misero a dormire sdraiati sul tavolo.

Ed era sempre mezzanotte passata quando Lily si ritrovò sdraiata a pancia sotto sul divano, con un braccio che strusciava sul pavimento, a studiare il gatto, che acciambellato sul pavimento muoveva su e giu la coda.

"James ha ragione, dovrei darti un nome." Disse a sproposito biascicando un po le parole. La musica che continuava a uscire dallo stereo le faceva male alla testa ancora di più della sbornia.

E stava iniziando ad odiare i fuochi d'artificio che ancora esplodevano nel cielo e le persone che continuavano ad essere felici e ad urlare. Avrebbe voluto far finire tutto e pensò che dormire sarebbe stata una buona idea.

Chiuse gli occhi, ma in quel momento qualcuno suonò al campanello. James e Sirius si svegliano di soprassalto, e per la sorpresa Sirius cadde dal tavolo. Appena si alzò vide Lily aprire la porta e far entrare una Marlene traballante e visibilmente brilla.

Pensò che non era davvero il momento e che avrebbe preferito vedere chiunque altro piuttosto che lei. "Ma il vostro amico non aveva detto che eravate impegnati?" Biascicò gettandosi tra le braccia di Lily, probabilmente per evitare di cadere.

"Si, effettivamente abbiamo appena...ehm...avuto ospiti. Sono andati via due minuti fa." Inventò su due piedi Lily. "Non per essere scortese, ma eravamo stanchi e stavamo per andare a letto, quindi..." ma non finì mai la frase a causa di Marlene.

"Ma dai ragazzi! È appena finito l'anno, non potete andare a dormire a mezzanotte e quaranta! Prendete qualcosa da bere mentre io chiamo alcuni amici. Dai, questa sera ci divertiamo!" I tre ragazzi si guardarono preoccupati, non avevano proprio voglia di fare festa!

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