Devi essere coraggiosa

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Risvegliarsi da un bel sogno fa davvero schifo. Un momento prima sei all'avventura in luoghi sconosciuti al genere umano e poi la sveglia ti riporta senza cuore alla realtà.

Mi alzo ancora con una parte di me su quella spiaggia color oro, riesco ancora a percepire il rumore delle onde che si rompono sugli scogli; scendo le scale diretta in cucina. Mia mamma è già uscita di casa. Non mi stupisco.

Mia madre è una brillante avvocatessa che ama molto il lavoro che è riuscita a conseguire facendosi in quattro. Forse lo ama un pò troppo dato che non mangiamo insieme ormai da cinque giorni, ma io sono orgogliosa di lei e della persona che è riuscita a diventare; una donna forte, caparbia, che si completa da sola. A volte mi capita di pensare che non abbia bisogno nemmeno dei suoi figli per essere felice.

Lo sportello del frigo è spalancato. Il latte è praticamente finito al suo interno.
"Giulio! Ma che cazzo!" Urlo consapevole che mio fratello minore sarà spiaggiato sul divano con la sua stupida console. Lascia sempre il frigo aperto incurante dell'immenso spreco che causa ciò.
Vedo la sua testa sbucare lentamente dallo schienale del divano. Si alza pigramente e mi sorride come solo un ebete potrebbe fare.

"Guendi stavo vincendo, perché mi hai rovinato la più grande conquista della mia vita?" Mi si avvicina con le braccia sventolanti sulla testa. Sempre il solito melodrammatico.

"Quante volte ti ho detto che devi chiudere il frigo dopo che ti sei preso da mangiare? Hai idea di quanti soldi butti così? Per non parlare del cibo che si rovina e", mi fermo quando noto che si è messo a sghignazzare sotto i baffi, portandosi la console davanti al naso.

"Ma cosa te ne frega? Siamo ricchi." Dice con una tranquillità disarmante.

"Chiudi il frigo la prossima volta. Oppure dirò a mamma che ti ho passato tutte le risposte del test di biologia."

Giulio si spostò la console dalla faccia e potei bene vedere il suo viso sbiancarsi velocemente.
"Va bene lo farò. Sei cattiva... a volte". Poi, sbuffando, si diresse verso il suo amato divano scamosciato.

"Ah, e il latte non lo rimetti in frigo quando lo finisci. È un gesto da completo idiota" gli urlai dietro sventolando il cartone del latte nella sua direzione.

"Beh grazie di avermi appena dato del completo idiota sorellina." Dalla cucina sbucò Elio con ancora i segni del cuscino sulla faccia.
"Chiunque si comporti da idiota, si merita di sentirselo dire da qualcuno." Si avvicinò a me e mi baciò la testa.

Poco dopo scese dalle scale una ragazza biondina che non avrà avuto più della mia età.

Salutò ammaliata mio fratello e se ne uscì da casa mia senza degnarmi nemmeno di uno sguardo. Era davvero bella e non si era sforzata nemmeno di esserlo. Alcune persone lo sono e basta.

"La solita conquista della settimana?" Gli rivolsi uno sguardo divertito. Ormai mi intrattenevo valutando tutte le ragazze che uscivano dalla porta di ingresso. Non c'era mai la stessa due volte di fila. O almeno non da Olivia.

"Puoi dirlo forte. Un bel culetto, che sicuramente non ti sei preoccupata di fissare mentre usciva". Doveva sempre punzecchiarmi su questo argomento. Seccante.

"Non posso negare l'evidenza Elio, ma mio dio, almeno scegline una che non potrei ritrovarmi in classe". Elio sorrise, prese una mela e si sedette al bancone davanti a me.

Mio fratello maggiore è un ragazzo molto intelligente, forse anche troppo. Il suo unico problema è che si è perso da tanto tempo. È stato spezzato e non riesce più a ricomporre tutti i pezzi; è come se ne mancasse sempre uno.

Possiamo dire che sia un ragazzo molto libero e che non si fa problemi a mostrarlo a tutti. Non è sempre stato così.

C'era lei prima, Olivia. Era una ragazza che aveva conosciuto al Climaxis, il bar sotto l'ufficio di mamma. Sono stati insieme tre anni, poi lei è sparita e da quel momento ha deciso che le relazioni non potessero essere contemplate nella sua vita. Solo le sane e divertenti "botte" accettava, a patto che le ragazze dopo non lo ricontattassero più.

Il coraggio di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora